Il verdetto di R Doradus: la polvere è troppo piccola
Analizzando la stella vicina R Doradus, il team guidato dall'astronomo Theo Khouri ha scoperto che la realtà è molto diversa. Utilizzando lo strumento Sphere del Very Large Telescope (VLT) dell'ESO, i ricercatori hanno misurato la luce riflessa dai granelli di polvere in una regione vasta quanto il nostro Sistema Solare.
I risultati sono stati sorprendenti:
Dimensioni microscopiche: I granelli di polvere (composti da silicati e allumina) misurano appena un decimillesimo di millimetro.
Forza insufficiente: I modelli computerizzati hanno dimostrato che questi granelli sono troppo piccoli per ricevere una spinta abbastanza forte dalla luce stellare da permettere loro di sfuggire alla gravità della stella.
"Pensavamo di avere un’idea chiara del funzionamento di questo processo, ma ci sbagliavamo. Per noi scienziati, non c'è risultato più entusiasmante", commenta Theo Khouri.
Qual è il vero "motore" del vento stellare?
Se la luce non è la forza trainante, come fanno questi elementi vitali a disperdersi nel vuoto interstellare? La scoperta punta verso meccanismi molto più complessi di quanto immaginato.
Il team di Chalmers suggerisce alcune alternative che saranno oggetto di studi futuri:
Bolle convettive giganti: Enormi masse di gas che salgono e scendono sulla superficie della stella (osservate in precedenza tramite il telescopio ALMA).
Pulsazioni stellari: Vibrazioni interne che potrebbero "lanciare" il materiale nello spazio.
Episodi drammatici di formazione: Picchi improvvisi e violenti nella creazione di polvere.
"Anche se la spiegazione più semplice è caduta, le alternative sono incredibilmente affascinanti", aggiunge il professor Wouter Vlemmings, co-autore della ricerca pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics.

