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50esimo della ricerca sulla dopamina

Il 15 dicembre, cinquant'anni or sono usciva a Vienna su una rivista seria ma non di altissimo prestigio una pubblicazione, frutto di una combinazione di pazienza certosina, profonda conoscenza dell'anatomia umana e di utilizzo di tecniche analitiche allora all'avanguradia, . Autori erano due giovani nel Dipartimento di Farmacologia dell'Università di Vienna, uno dei quali aveva tenacemnte perseguito l'idea nata durante uno stage ad Oxford presso il prof Blaschko. Quel lavoro costitui' una delle pietre miliari piu' solide e rivoluzionarie della storie delle neuroscienze: Oleh Hornykiewicz ed il suo post doc Ehringer riportavano la pressochè totale assenza di dopamina nel caudato di 6 pazienti parkinsoniani.

Tale lavoro non solo condusse alla dimostrazione l'anno successivo che la somministrazione della levodopa, precursore della dopamina, era in grado di alleviare tutti i maggiori sintomi dei pazienti parkinsoniani e quindi al trattamento razionale ed efficace del morbo di Parkinson ancora oggi in uso, ma soprattutto costitui'  il pilastro su cui i decenni  che seguirono poterono basare la certezza che l'analisi del materiale autoptico dei paziente avrebbe fornito indicazioni precise su quella che era la patologia biochimica che sottendeva le malattie neurologiche. Tutto quello che noi sappiamo sulle alterazioni biochimiche alla base della malattia di Huntington, dell'Alzheimer, della depressione, dellla schizofrenia tanto per citare solo alcuni esempi derivano direttamente da quella prima prova inconfutabile che correlava le alterazioni molecolari di un sistema neurotrasmettitoriale alla patologia in atto. Oggi, Hornykiewicz, cui venne negato  ingiustamnte il premio Nobel nel 2000 continua la sua attività nel Centro di Ricerca sul Cervello a Vienna circondato da una numerosa famiglia e dall'affetto dei suoio allievi. Rimane un faro, un modello di vita ed una ispirazione per molti giovani neuroscienziati A lui, in questa ricorrenza, vanno il riconoscimento ed i complimenti del mondo delle Neuroscienze.

Luigi Zecca

 

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