Venerdì, 05 Gennaio 2018


Part of a neck vertebra of the dwarf sauropod Europasaurus with deep cavities (asterisk) that presumably housed air sacs. (c) Verändert nach Lambertz et al. (2018) Biol. Lett. doi:10.1098/rsbl.2017.0514

Dinosaurs are far from extinct, but dominate as birds still most regions of the globe. Part of this huge success is due to the evolution of air sacs, which are crucial for the high efficiency of their respiratory system. Scientists at the University of Bonn analyzed the structure of bones that are in contact with air sacs and found both in extinct and extant species a hitherto unknown type of bony tissue. The results now are published in “Biology Letters”. “The respiratory organs of vertebrates exhibit a tremendous degree of diversity, but the lung-air sac system of birds is truly unique among extant species,” says Dr. Markus Lambertz from the Institute for Zoology at the University of Bonn in Germany. Air sacs are bellows-like protrusions of the lung, and their volume changes cause the air flow in the separate gas exchanger. This functional separation is crucial for the exceptional efficiency of this respiratory system, but air sacs can do more: they can invade bones, a process called “pneumatization”.

Pubblicato in Scienceonline



NEI MARI DEL PIANETA “NAVIGANO” 150 MILIONI DI TONNELLATE DI RIFIUTI PLASTICI

BIOPLASTICHE: UN’ECCELLENZA ITALIANA FRUTTO DI INNOVAZIONE E SVILUPPO TECNOLOGICO

La polemica sui sacchetti ultraleggeri per gli alimenti a pagamento ha spostato il dibattito scatenatosi nei primi giorni dell'anno sulla questione economica piuttosto che ambientale. Ricordare quanto il tema dell'invasione di plastiche sia centrale sia a livello mondiale, sia su scale regionali più limitate è fondamentale almeno quanto chiarire il malinteso che ha generato il dibattito stesso. Infatti secondo l’articolo 9-bis della legge di conversione 123/2017 - è previsto che “il prezzo di vendita per singola unità deve risultare dallo scontrino o fattura d’acquisto delle merci o dei prodotti trasportati per il loro tramite”.
Si tratta di una spesa di massimo 15 euro all’anno per le famiglie, considerato il costo medio di un sacchetto dell’ortofrutta, le 139 spese effettuate ogni anno di media, secondo i dati Gfk-Eurisko (2017) e il fatto che ogni spesa comporti l'utilizzo di almeno tre sacchetti per frutta e verdura.
Il fatto che i sacchetti di plastica per l’ortofrutta fossero gratuiti non significa che questi non fossero pagati dal consumatore attraverso la definizione del prezzo del prodotto che i sacchetti devono contenere. Si tratta dunque di un costo già comunque a carico del consumatore, inserito in maniera occulta nel totale del prodotto. L’obiettivo è quello della responsabilizzazione del consumatore .

Pubblicato in Ambiente

 

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