L’intervento fa parte di uno studio pilota di valutazione della chirurgia radioguidata nei NET del polmone con sonda intraoperatoria portatile per radiazioni beta, sviluppata nel contesto di una collaborazione tra il Dipartimento di Fisica della Sapienza e l’INFN.
La sonda costituisce uno strumento innovativo in grado di rilevare i positroni, particelle emesse da radiofarmaci come quelli comunemente utilizzati per eseguire una diagnostica PET. Il dispositivo ha dimostrato un’elevata sensibilità nell’individuare cellule tumorali marcate con un radiofarmaco specifico per i tumori neuroendocrini. Una capacità che rende la sonda efficace nel guidare la mano del chirurgo esattamente alla sede della lesione, per quanto microscopica o in una posizione difficile.
Già sperimentata con successo sui tumori neuroendocrini gastro-entero-pancreatici e i tumori alla prostata, lo studio si propone di valutare la possibilità di estendere la tecnica alle metastasi linfonodali toraciche in pazienti affetti da NET polmonare sottoposti a chirurgia radicale del tumore primario e dissezione linfonodale.
L’analisi dei dati registrati dalla sonda durante l’operazione darà le prime indicazioni sulla capacità di individuare i linfonodi patologici, in attesa dei successivi interventi. Alla fine dell’anno è prevista un’analisi definitiva dei dati raccolti.
La sperimentazione si svolge interamente presso l’AOU Sant’Andrea, dove è attivo il Centro di eccellenza ENETS delle Neoplasie neuroendocrine, e si basa sulla collaborazione multidisciplinare tra le Unità di Medicina specialistica endocrino-metabolica, Chirurgia toracica, Medicina nucleare, Fisica sanitaria, Anatomia patologica, l’INFN e la Società NUCLEOMED s.r.l., per la progettazione della sonda “beta” utilizzata nel progetto.
Questa sperimentazione rappresenta un avanzamento tecnologico rilevante che pone l’AOU Sant’Andrea e l’Università Sapienza all’avanguardia nella medicina di precisione e nel trattamento dei tumori.