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Sifilide, una nuova prospettiva sul trattamento: una singola dose di penicillina è sufficiente?

Guido Donati* 15 Set 2025



La sifilide, Infezione sessualmente trasmissibile (IST) causata dal batterio Treponema pallidum (F.Schaudinn-E.Hoffmann), continua a rappresentare una sfida significativa per la salute pubblica a livello globale. Per decenni, il trattamento standard per la sifilide precoce – che include la sifilide primaria, secondaria e latente precoce – è stato l'iniezione intramuscolare di penicillina G benzatina. La terapia raccomandata prevede una singola dose per la sifilide primaria e secondaria, mentre per la sifilide latente precoce sono spesso prescritte tre dosi, somministrate a distanza di una settimana.

Tuttavia, un recente studio clinico ha sollevato importanti interrogativi su questa pratica. Pubblicato il 3 settembre 2025 su New England Journal of Medicine, lo studio intitolato "One Dose versus Three Doses of Benzathine Penicillin G in Early Syphilis" ha esplorato l'efficacia comparativa di una singola iniezione rispetto al regime di tre dosi nel trattamento della sifilide latente precoce.

Il team di ricerca, con Edward W. Hook III e Jodie A. Dionne, ha condotto uno studio multicentrico, in doppio cieco e randomizzato, su un'ampia coorte di pazienti. L'obiettivo era determinare se il regime a tre dosi offrisse un beneficio clinico superiore rispetto a una singola dose nei pazienti con sifilide latente precoce.

I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi in modo casuale: un gruppo ha ricevuto una singola iniezione di penicillina G benzatina e due iniezioni di placebo (soluzione salina), mentre l'altro gruppo ha ricevuto tre iniezioni di penicillina G benzatina, tutte somministrate a intervalli di una settimana. I pazienti sono stati poi seguiti per un periodo prolungato, con l'analisi dei risultati basata sul successo del trattamento, definito dalla diminuzione dei titoli anticorpali nel sangue (espressi come titoli VDRL o RPR) a 12 mesi.

Risultati: una singola dose di Penicillina G Benzatina è sufficiente?
I risultati dello studio hanno mostrato che, in termini di successo terapeutico, non vi era una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi. I pazienti che avevano ricevuto una singola dose hanno mostrato un tasso di successo del trattamento paragonabile a quello del gruppo che aveva ricevuto tre dosi. Questo suggerisce che, per la sifilide latente precoce, una singola iniezione di penicillina potrebbe essere altrettanto efficace del regime a tre dosi, contrariamente alle attuali linee guida cliniche in molte regioni.

Implicazioni per la sanità pubblica
Le implicazioni di questa scoperta sono potenzialmente enormi. La riduzione del trattamento da tre dosi a una singola dose offrirebbe numerosi vantaggi:

Aumento dell'aderenza del paziente. Molti pazienti non riescono a completare il ciclo di tre iniezioni a causa di vari fattori, come la scomodità, i costi o la difficoltà nel tornare in clinica. Un trattamento a singola dose eliminerebbe questo ostacolo, aumentando significativamente la probabilità che i pazienti completino la terapia.

Riduzione dei costi sanitari. Un regime terapeutico più breve comporterebbe minori costi per i sistemi sanitari, sia in termini di farmaci che di risorse cliniche e di tempo del personale.

Semplificazione della gestione clinica. Semplificare il protocollo di trattamento renderebbe più facile la gestione dei pazienti, specialmente in contesti con risorse limitate.

Gli autori dello studio concludono che il regime a singola dose di penicillina G benzatina si è dimostrato non inferiore al regime a tre dosi per il trattamento della sifilide latente precoce. Questi risultati potrebbero portare a una revisione delle linee guida cliniche globali e rappresentano un passo fondamentale verso un approccio più efficiente e accessibile alla gestione di questa malattia.

Sebbene i risultati siano promettenti, i ricercatori sottolineano l'importanza di ulteriori studi per confermare questi dati in popolazioni diverse e per esplorare l'efficacia a lungo termine, in particolare per prevenire sequele tardive e rare come la neurosifilide. Questo studio, tuttavia, apre la strada a un futuro in cui il trattamento della sifilide potrebbe diventare più semplice e più efficace per tutti.

 


Bibliografia

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*Board Member, SRSN (Roman Society of Natural Science)
Past Editor-in-Chief Italian Journal of Dermosurgery

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