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Proteggere il cervello: la strategia integrata mente-corpo contro l'invecchiamento infiammatorio

Alessia Di Gioacchino 26 Nov 2025


Uno studio di rilievo, frutto della collaborazione tra l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas e l’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa, ha analizzato l'efficacia di un protocollo d'intervento concepito per la prevenzione delle malattie neurodegenerative. Il programma, basato sulla combinazione di attività fisica e stimolazione mentale in un ambiente socialmente attivo, ha dimostrato di potenziare la produzione di molecole con funzioni antinfiammatorie che esercitano un effetto protettivo sul tessuto cerebrale.

L’integrazione di esercizio motorio, allenamento cognitivo e la coltivazione di rapporti interpersonali può esercitare un’influenza notevole sul benessere del cervello in fase di invecchiamento. La recente pubblicazione su Brain, Behavior & Immunity – Health illustra come il programma multifattoriale, denominato "Train the Brain", non solo sia in grado di affinare le capacità cognitive in individui con Disturbo Cognitivo Lieve (MCI), ma anche di regolare la risposta infiammatoria del sistema immunitario, con risultati quantificabili attraverso esami ematici.

Questa ricerca si colloca nel panorama scientifico che pone l'infiammazione cronica tra i meccanismi biologici primari legati al processo di invecchiamento e all'insorgenza di patologie come l'Alzheimer, un fenomeno noto come inflammaging.

Sebbene un certo grado di deterioramento cognitivo sia una conseguenza fisiologica dell'avanzare dell'età, esiste una categoria di soggetti (i pazienti con diagnosi di MCI) nei quali tali cambiamenti sono più pronunciati e oggettivamente misurabili. Queste persone non solo presentano una diminuzione delle facoltà mentali maggiore rispetto alla norma per la loro fascia d'età, ma sono anche esposte a un rischio elevato di sviluppare l'Alzheimer. Per tale ragione, rappresentano il target ideale per strategie volte a inibire o rallentare l'evoluzione della loro condizione clinica.

È frequente osservare in questi individui un incremento dei livelli di citochine pro-infiammatorie. Tali sostanze, che fungono da trasmettitori chiave del sistema immunitario, se presenti in quantità eccessive nel sistema nervoso, possono risultare nocive: compromettono la funzionalità delle cellule nervose, riducono la flessibilità delle sinapsi e, di conseguenza, favoriscono i processi di neurodegenerazione.

"Train the Brain": Il Protocollo Multifattoriale
Per contrastare efficacemente questi fenomeni, il programma messo a punto dai ricercatori del Cnr-In di Pisa adotta un'ottica olistica e integrata per la salute cerebrale. Il protocollo combina:

Attività Motoria: Per ottimizzare la salute circolatoria e metabolica.

Esercizi di Stimolazione: Per preservare e potenziare le funzioni cognitive.

Interazione Sociale: In un ambiente dedicato, per combattere l'isolamento e promuovere il benessere emotivo.

L'obiettivo è intervenire in modo sinergico su molteplici fronti dell'invecchiamento per sostenere la salute neurologica nelle persone a rischio.

Il Prof. Alessandro Sale del Cnr-In ha confermato che le analisi iniziali del programma hanno evidenziato progressi significativi nelle capacità cognitive (in particolare memoria e attenzione) e modificazioni strutturali del cervello rilevate tramite Risonanza Magnetica, tra cui un miglioramento dell'irrorazione sanguigna cerebrale e una maggiore conservazione del volume della materia grigia nelle aree deputate alle funzioni esecutive. Tali benefici, inoltre, persistono nel tempo e non sono influenzati in modo determinante da sesso, età o livello di istruzione, benché l'effetto positivo sia apparso più marcato nelle donne e nei soggetti con minor grado di scolarizzazione.

La Modulazione Immunitaria e i Marcatori di Neuroprotezione
Per chiarire i meccanismi molecolari alla base di questi benefici, i ricercatori di Humanitas, guidati dalla Prof.ssa Michela Matteoli, hanno focalizzato l'attenzione sul ruolo del sistema immunitario. L'analisi condotta su 76 partecipanti con MCI, suddivisi in un gruppo attivo ("Train the Brain") e un gruppo di controllo, ha incluso la misurazione delle citochine.

I risultati hanno mostrato, nel gruppo sottoposto al programma, una diminuzione sensibile dei livelli plasmatici di molecole collegate all'infiammazione sistemica e al declino cognitivo, quali IL-6, IL-17A, TNF-α e CCL11.

In parallelo, si è osservato il mantenimento o l’incremento di molecole anti-infiammatorie note per la loro funzione neuroprotettiva (IL-10, TGF-β e IL-4). In particolare, l’IL-10, che svolge un ruolo vitale nella sopravvivenza dei neuroni e nella neurogenesi adulta, è risultata incrementata dopo l'allenamento e ha mostrato una correlazione diretta con le performance di memoria. Per questo, l'IL-10 è considerata un potenziale indicatore biologico (marcatore) per monitorare l'efficacia di interventi di stimolazione.

In conclusione, il programma "Train the Brain" ha dimostrato di operare non solo sul piano psicologico e motivazionale, ma anche su processi biologici cruciali per il mantenimento della salute cerebrale durante l'invecchiamento.

Il Ruolo Decisivo dello Stile di Vita
Lo studio consolida il principio secondo cui la salute cerebrale è fortemente condizionata dalle abitudini di vita. L'attività motoria, la stimolazione cognitiva e le relazioni sociali hanno un impatto diretto e incisivo sull'infiammazione sistemica e sulla funzionalità del cervello, agendo in modo misurabile a livello molecolare.

L'adozione di un tenore di vita dinamico, che combini esercizio fisico regolare e allenamento mentale, può rallentare o persino invertire i primi indizi di deterioramento. È un messaggio ottimista: non è mai troppo tardi per iniziare. Semplici consuetudini quotidiane—come passeggiare, impegnare la mente con la lettura o i giochi, e mantenere una rete sociale attiva—possono generare un beneficio significativo. Queste pratiche non sono meri "consigli", ma strategie preventive concrete accessibili a tutti per promuovere un invecchiamento positivo.

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