Studi sugli uomini di Neanderthal e su quelli di Denisova erano già stati effettuati in passato, e si era visto che tracce del DNA di quest'ultimo sono ancora presenti nelle attuali popolazioni di Papua Nuova Guinea e nelle Isole del Sud Est Asiatico. Ora, un team di ricercatori del CNRS, dell'Université d'Aix Marseille e dell'Establissement Francais du Sang (EFS), hanno sequenziato il genoma di un uomo di Denisova e di tre donne di Neanderthal vissute da 100.000 a 40.000 anni fa per identificarne il gruppo sanguigno- I ricercatori si sono concentrati sui sette gruppi sanguigni importanti per le trasfusioni di sangue (A, B, AB e 0), inclusi H/Se ed il fattore Rh. Va ricordato che i nostri attuali parenti più prossimi, gli scimpanzè, sono di gruppo A, mentre i gorilla di gruppo B. Questi ominidi invece mostravano tutte le varianti A, B, 0; in particolare, i Neanderthal esaminati avevano un unico allele Rh assente in quasi tutta la popolazione umana moderna ad esclusione di un aborigeno ed un papuano.
Dagli studi emergono le grandi somiglianze fra H. sapiens, H. neanderthal, e H. Denisova e l'interfecondità fra i tre gruppi.
Inoltre, i ricercatori, hanno trovato alleli ABO correlati che attualmente prevengono infezioni intestinali virali e alleli di Neanderthal RhD e RhCE, oggi associati ad un alto rischio di malattia emolitica del feto e del neonato; quindi si può supporre che feti di madri Neanderthal accoppiatesi con sapiens o Denisova avrebbero potuto andare incontro alla malattia emolitica fetale (eritroblastosi fetale) a causa dell'assenza del fattore Rh.
https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0254175