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Le Nanostrutture Plasmoniche Rivoluzionano il Fotovoltaico: Verso Celle Solari Più Accessibili ed Ecologiche

Alessia Di Gioacchino 28 Nov 2025


L'energia solare rappresenta una risorsa fondamentale nel panorama energetico rinnovabile italiano. Nonostante ciò, l'adozione diffusa degli attuali sistemi fotovoltaici è limitata dai costi elevati e dalla complessità del ciclo produttivo, rendendoli meno convenienti per famiglie e aziende.

Una recente indagine internazionale, pubblicata sulla rivista scientifica Small, ha aperto nuove prospettive. I ricercatori dell'Università Sapienza di Roma, in collaborazione con l'Istituto di Cristallografia del CNR e la BEAM Engineering for Advanced Measurements Co. (USA), hanno sviluppato una nuova tipologia di cella solare che si propone come un'alternativa più economica ed ecosostenibile ai tradizionali moduli in silicio.

Come spiegato da Luciano De Sio della Sapienza, coordinatore della ricerca, questo innovativo dispositivo fotovoltaico sfrutta eterostrutture ibride che utilizzano nanoparticelle d'oro e d'argento come agenti fotosensibilizzanti. La loro specifica configurazione geometrica e la combinazione metallica ottimizzano notevolmente l'assorbimento della luce solare nelle bande del visibile e del vicino infrarosso.

Questi nuovi componenti dimostrano una stabilità fotoelettrica eccellente, mantenuta grazie a un aumento trascurabile della temperatura operativa, che non compromette l'efficienza complessiva del sistema.

Inoltre, collegando diverse celle in serie, è possibile incrementare la potenza erogata al punto da poter sostituire una comune batteria e fornire energia a piccoli dispositivi elettronici, come ad esempio un cronometro da laboratorio, garantendone il corretto funzionamento.

I risultati evidenziano una tecnologia interamente basata sulle proprietà chimico-fisiche di nanomateriali avanzati. Questo filone di ricerca rappresenta una promettente alternativa che può condurre allo sviluppo di una nuova generazione di dispositivi fotovoltaici più efficienti, sostenibili e facilmente integrabili in svariati contesti, dal supporto energetico per ospedali da campo e laboratori mobili al soddisfacimento del fabbisogno energetico collettivo.

La ricerca è stata sostenuta da finanziamenti provenienti dai progetti “Next-Generation Liquid Crystal Devices with Integrated Advanced Plasmonic Solar Cells” dell’Air Force Office of Scientific Research e dai programmi NATO - Science for Peace and Security, “SPS-G5759, NANO-LC; SPS-G7425, CLC-BIODETECT”.

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