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Tecnologia (213)
Idrogeno da biomassa: sviluppato un nuovo catalizzatore sostenibile al nichel-indio
20 Feb 2025 Scritto da Cnr
Un gruppo di ricerca coordinato dal Cnr, in collaborazione con l’Università di Pavia e lo European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble, ha sviluppato un catalizzatore a base di nichel e indio che consente di produrre idrogeno verde dalla biomassa a basso costo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Applied Catalysis B: Environment and Energy..
Un gruppo di ricerca coordinato dall’Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Natta” del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano (Cnr- Scitec) ha sviluppato un catalizzatore a base di nichel e indio in grado di convertire composti derivati dalla biomassa in idrogeno verde con una stabilità finora ottenibile solo con catalizzatori a base di metalli nobili, molto stabili ma dal costo elevato. Questo risultato rappresenta un passo avanti significativo verso la produzione di idrogeno sostenibile, riducendo la dipendenza da materiali rari e costosi. Allo studio hanno partecipato anche altri due Istituti di ricerca del Cnr - l’Istituto di chimica dei composti organometallici (Cnr-Iccom) e l’Istituto per i processi chimico-fisici (Cnr-Ipcf), entrambi con sede a Pisa, l’Università di Pavia e lo European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble, in Francia. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Applied Catalysis B: Environment and Energy.
I papiri di Ercolano ai raggi X, gli studiosi di UniTo ricostruiscono il pensiero storico di Crisippo di Soli
20 Feb 2025 Scritto da Università di Torino
Prende il via al Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino un ambizioso progetto per la ricostruzione sistematica del pensiero del filosofo stoico Crisippo di Soli (III secolo a.C.), figura chiave nello sviluppo della logica, della fisica e dell’etica nella nostra tradizione filosofica. L’iniziativa, sostenuta con due milioni di euro dalla Commissione Europea attraverso l’ERC-Consolidator Grant APATHES, vedrà una collaborazione internazionale tra studiosi e istituzioni di prestigio.
Una task force interdisciplinare, guidata dalla cattedra di Papirologia del Prof. Christian Vassallo, coinvolgerà l’Universität Wien, la Transylvania University (KY, USA) e l’Université Laval (Québec, Canada). L’obiettivo principale sarà la realizzazione della prima edizione moderna del trattato Sulla Provvidenza di Crisippo, un'opera in almeno cinque libri, di cui conserviamo quasi esclusivamente testimonianze indirette. Due Papiri di Ercolano — il PHerc. 1421 e il PHerc. 1038, che trasmettono rispettivamente i libri I e II del trattato — rappresentano gli unici manoscritti a noi pervenuti e sono conservati attualmente nell’Officina dei Papiri della Biblioteca Nazionale di Napoli ‘Vittorio Emanuele III’.
Flessibili e biocompatibili, nuovi dispositivi piezoelettrici per medicina ed energia
19 Feb 2025 Scritto da Redazione
Un team dell’Istituto nanoscienze del Cnr, in collaborazione con le Università di Pisa, del Wisconsin-Madison e la Scuola Normale Superiore, ha ideato dispositivi piezoelettrici flessibili, biodegradabili e ad alte prestazioni, basati su nanocristalli di cellulosa e metalli degradabili, che offrono nuove soluzioni per il monitoraggio cardiaco, la somministrazione di farmaci e la medicina rigenerativa. Lo studio è pubblicato sulla rivista Science Advances.
Un gruppo di ricercatori e ricercatrici dell’Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Nano) ha sviluppato una tecnologia innovativa che combina nanomateriali di origine naturale e strati di metalli degradabili per realizzare dispositivi avanzati destinati al settore biomedicale. Lo studio, svolto con le Università di Pisa, del Wisconsin-Madison (Stati Uniti) e con la Scuola Normale Superiore, è pubblicato sulla rivista Science Advances.
L’AI per la diagnosi di Alzheimer e Parkinson svela le differenze tra donne e uomini
11 Feb 2025 Scritto da Cnr
Una ricerca coordinata dal Cnr-Istc ha utilizzato, per la prima volta, un algoritmo di machine learning per analizzare l’esito di test neuropsicologici, neurofisiologici e genetici volti a predire l’insorgenza delle due patologie tenendo conto del sesso. Lo studio si pone come base per implementare nella pratica clinica approcci diagnostici specifici basati sul genere. I risultati sono pubblicati in due distinti articoli del Journal of the Neurological Sciences.
Che ruolo ha il sesso nello sviluppo di patologie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson? Alla domanda prova a rispondere uno studio coordinato dall’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Istc), che per la prima volta ha utilizzato lo strumento dell’Intelligenza Artificiale (IA) per individuare i fattori più importanti per la diagnosi precoce, differenziando uomini e donne. In particolare, sono stati sottoposti a un algoritmo di AI l’esito di una serie di test neuropsicologici, dati neurofisiologici e genetici condotti su un campione misto - composto da uomini e donne sia sani/e che malati/e, con l’obiettivo di identificare e differenziare in base al sesso i principali fattori predittivi associati all’insorgenza delle due malattie.
MAGICBIOMAT: al via il progetto per sviluppare materiali bio-based circolari con biodegradabilità programmata
07 Feb 2025 Scritto da Università degli studi di Padova
È ufficialmente iniziato MAGICBIOMAT, un progetto ambizioso che mira a rispondere alla sfida globale dell’inquinamento da plastica, sviluppando materiali innovativi, biodegradabili e rispettosi dell’ambiente, pensati per diverse applicazioni.
Il progetto, finanziato nell’ambito di Horizon Europe dall’Unione Europea, è coordinato dalla Technological University of the Shannon: Midlands Midwest (Irlanda), con la partecipazione di sette partner europei: Università degli Studi di Padova (Italia), Organik Kimya Sanayi veTicaret AS (Turchia), DIGIOTOUCH OU (Estonia), Centre Technique Industriel de la Plasturgie et des Composites (Francia), Isotech Ltd (Cipro) e The University of Sheffield (Regno Unito). Il kick-off meeting, che si è tenuto in Irlanda il 15 e 16 gennaio, ha riunito i rappresentanti di tutte le organizzazioni partner per dare ufficialmente avvio al progetto.
Il nuovo progetto europeo WET – Water-based Electric Thrusters, coordinato dall’Università di Bologna, studierà i processi fondamentali che regolano la formazione e il comportamento del plasma generato a partire dall’acqua per arrivare a progettare un propulsore elettrico capace di azionare i veicoli spaziali.
Usare l’acqua come carburante, per viaggiare nello spazio. È la sfida di WET – Waterbased Electric Thrusters, nuovo progetto di ricerca Horizon Europe coordinato dall’Università di Bologna. Gli studiosi esploreranno il comportamento del plasma generato a partire dall’acqua per ideare una nuova tipologia di propulsore elettrico da utilizzare sui satelliti spaziali.
"Con questo progetto vogliamo fare un passo decisivo verso la standardizzazione di tecnologie di propulsione sostenibili, in grado di ridurre l’impatto ambientale delle missioni spaziali e di sfruttare le risorse disponibili nello spazio", spiega Fabrizio Ponti, professore al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Bologna (Campus di Forlì), che coordina l'iniziativa. "Grazie all’acqua, un propellente ecologico e versatile, potranno aprirsi possibilità inedite per l’esplorazione dello spazio profondo, con un occhio di riguardo alla sostenibilità economica e ambientale".
Pubblicato su «Nature» lo studio di un team internazionale di ricercatori delle Università di Padova e Hong-Kong che svela un nuovo materiale “intelligente” di dimensioni nanoscopiche per immagazzinare e rilasciare sostanze in modo controllato.
Studiare materiali innovativi che individuino e catturino sostanze inquinanti per aria e acqua è oggi di fondamentale importanza: un aiuto nella preparazione di questi nuovi materiali arriva dalle capsule proteiche artificiali. In biologia le capsule proteiche svolgono funzioni essenziali in diversi processi, tra cui il trasporto e l’immagazzinamento di sostanze che spaziano dal fragile materiale genetico dei virus al ferro contenuto nelle ferritine.
Idrogeno verde: il catalizzatore dal "cuore di grafene" più efficiente e durevole
23 Dic 2024 Scritto da CNR
Frutto della ricerca di tre Istituti del Consiglio nazionale delle ricerche, è un innovativo catalizzatore a basso costo e ad alta efficienza per la produzione elettrolitica di idrogeno dall’acqua, denominato “Nigraf”. Descritto su Cell Reports Physical Science, incapsula al suo interno una struttura di ossido di grafene
E’ pubblicato sulla rivista Cell Reports Physical Science lo studio relativo alla messa a punto di un nuovo catalizzatore a basso costo ed alta efficienza denominato “NiGraf” per la produzione elettrolitica di idrogeno dall’acqua, frutto di un team del Consiglio nazionale delle ricerche composto da ricercatori e ricercatrici dell’Istituto di cristallografia del Cnr di Bari (Cnr-Ic), dell’Istituto dei composti organometallici del Cnr di Firenze (Cnr-Iccom), e dell’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati del Cnr di Palermo (Cnr-Ismn).
La chirurgia del futuro ripara le articolazioni con biomateriali e stampanti 3D
17 Dic 2024 Scritto da Università di Pisa
Al via il progetto europeo LUMINATE coordinato dall’Università di Pisa
Si chiama EndoFLight, è un rivoluzionario strumento chirurgico avanzato per riparare le articolazioni con biomateriali e stampanti 3D. Il dispositivo sarà sviluppato grazie a LUMINATE, un progetto coordinato dall’Università di Pisa e finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon Health 2024.
“EndoFLight utilizza una combinazione di tecniche di biostampa 3D, cellule del paziente e biomateriali avanzati, per riparare le cartilagini delle articolazioni in maniera personalizzata – spiega il professore Giovanni Vozzi del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Università di Pisa e responsabile di LUMINATE - Il sistema ha una piccola telecamera che viene inserita nell'articolazione durante l'intervento per scansionare la lesione e determinare la dimensione e la forma dell'area danneggiata grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, quindi EndoFLight riempie la lesione con biomateriali avanzati studiati appositamente per integrarsi con i tessuti circostanti e promuovere la rigenerazione della cartilagine”.
Team di ricerca internazionale guidato da Padova osserva per la prima volta vetri resistenti all'irraggiamento e apre nuovi ambiti di applicazione.
Una nuova ricerca sui vetri pubblicata sulla prestigiosa rivista «Reports on Progress in Physics» fa luce sull'interazione tra materiali amorfi e radiazione X. Lo studio, sviluppato nell’ambito di una collaborazione tra il gruppo Sistemi Disordinati (https://disorderedsystems.dfa.unipd.it/) del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova e gli scienziati del sincrotrone tedesco PETRA
III presso il Deutsches Elektronen-Synchrotron (DESY), ha svelato come vetri preparati con metodi diversi rispondano all'irraggiamento con raggi X.