Il viaggio nell’universo del 4° festival delle scienze di Roma

Che cos’è l’Universo, qual è l’origine della vita, quali sono le esplorazioni spaziali che hanno cambiato la conoscenza dell’uomo e cosa c’è ancora da scoprire. Queste le domande alla base della  la quarta edizione del Festival delle Scienze di Roma che si è aperto con successo, il 15 gennaio 2009, nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica.

E’ stato questo il primo appuntamento dell'Anno Internazionale dell'Astronomia che ha dato il via anche alle celebrazioni dedicate al padre della scienza moderna, Galileo Galilei. Ricorre infatti quest’anno il quarto centenario delle prime osservazioni astronomiche realizzate con un semplice cannocchiale.
Grazie a quelle osservazioni Galilei verificò, ad esempio , la validità del sistema copernicano, rivoluzionando il modo in cui, fino ad allora, l'uomo aveva interpretato la propria posizione nel cosmo.

 


La kermesse romana è stata promossa dalla Regione Lazio e sostenuta da Filas, la Finanziaria laziale di sviluppo e realizzata dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Codice.Idee per la cultura e con il Planetario e Museo Astronomico di Roma.
E’ stata questa un’occasione importante offerta al pubblico per comprendere insieme ai nomi eccellenti della scienza, dell'astrofisica, dell'astronomia e della cosmologia i misteri dell’universo in cui viviamo.


Il Festival è stato ricco di appuntamenti come conferenze, lezioni magistrali e aperitivi scientifici a cui hanno partecipato ospiti importanti. All’inaugurazione, fra gli altri, sono stati presenti Margherita Hack protagonista della conferenza “Il cielo sopra noi: cosa resta da conoscere dell’universo” e Leonard Susskind noto esponente della “Teoria delle stringhe”.
Nell’ultimo giorno della manifestazione, invece, è stato presente il premio Nobel per la Fisica George F. Smoot.
Tra gli eventi più seguiti, la presentazione da parte del canale 402 di Sky di cinque documentari inediti che indagano sui segreti del cosmo infinito e  il concerto, per la prima volta in Italia, di Karlheinz Stockhausen “Helicopter Quartet”, in occasione del quale quattro musicisti hanno suonato in cielo a bordo di quattro elicotteri.


Molte sono state anche le mostre permanenti tra cui quella dell’Agenzia Spaziale Italiana dedicata a Galileo e “Il gigante del Big Bang” a cura dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Sabato 17 l’intera notte è stata dedicata alla magia delle stelle e alla loro osservazione tra racconti, giochi, musica, film e un dj set live sui personaggi di Star Trek.
Chicca del programma è stata infine la presentazione di Braeinstein, un gioco tra gli aneddoti e le scoperte di Albert Einstein ideato da studenti della Sissa di Trieste e presentato in forma di show al pubblico che ne è stato protagonista.

Annalisa Scifo

Ultima modifica il Martedì, 06 Marzo 2012 14:00
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