Giornata internazionale del Mediterraneo, il Mare Nostrum è sempre più caldo
I cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e colpiscono con ondate di calore nel periodo estivo, quando le acque del Mediterraneo raggiungono temperature superiori a quelle tropicali, gli effetti sulla biodiversità marina e sul funzionamento degli ecosistemi diventano devastanti.
Nella Giornata internazionale del Mediterraneo il WWF Italia rilancia un articolo a firma di Roberto Danovaro, professore di biologia marina all’Università Politecnica delle Marche e Presidente della Comunità scientifica del WWF Italia, pubblicata sull’ultimo numero di Panda, magazine dell’associazione.
Gli oceani sequestrano oltre il 40% dell’anidride carbonica (mitigando così i cambiamenti climatici) e assorbono circa il 90% del calore dell’atmosfera (rinfrescando il pianeta). Queste funzioni si sommano ad altre fondamentali, come la produzione di cibo (quasi il 30% delle proteine totali), e ossigeno (circa il 50% di tutto quello disponibile). Ma tutti questi servizi dipendono dalla loro salute. Oggi però è sempre più evidente che mari e oceani si sono ammalati: si stanno acidificando e scaldando troppo velocemente, soprattutto in Mediterraneo, con effetti negativi sugli organismi marini e sugli ecosistemi.
MITICA rivoluziona la mitilicoltura: cozze alleate contro la CO2 per un mare più resiliente
Un nuovo capitolo si apre per la storica mitilicoltura di Taranto, una delle eccellenze del Sud Italia. Prende il via ufficialmente "MITICA" (Mitilicoltura Integrata per la Tutela, l'Innovazione e la Capacità di Adattamento al Cambiamento Climatico ed Ambientale), un progetto ambizioso che punta a trasformare gli allevamenti di cozze in veri e propri alleati contro i cambiamenti climatici e per la salute del mare. Ma non solo: l'iniziativa intende anche rafforzare un settore cruciale che, nonostante la sua resilienza, è sempre più esposto alle fragilità imposte da un clima che cambia, offrendo al contempo un modello innovativo per la riduzione dell'anidride carbonica atmosferica. L'iniziativa è il frutto di una sinergia strategica tra il Commissario Straordinario per la bonifica di Taranto, il Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente del CNR e il CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare), che unisce ben 36 università italiane. Una squadra di alto livello per un obiettivo cruciale: rendere la mitilicoltura locale non solo più produttiva, ma anche più sostenibile e, soprattutto, più robusta di fronte alle sfide ambientali.
Parte 4 - Verso un futuro di bene-essere: proposte per un paradigma di pace e sostenibilità
Parte 4: Verso un futuro di bene-essere: proposte per un paradigma di pace e sostenibilità
Abstract: Nelle parti precedenti di questo saggio, abbiamo analizzato la profonda contraddizione tra la logica di crescita infinita del capitalismo e i limiti biofisici del nostro pianeta, evidenziando come la guerra possa fungere da meccanismo per "resettare" e riattivare il sistema. Abbiamo poi approfondito le crescenti pressioni sui sistemi ecologici e le risorse, dimostrando l'insostenibilità dell'attuale percorso. In questa quarta e ultima parte, ci concentreremo sulle soluzioni. Esploreremo modelli economici e sociali alternativi, concreti e basati sui principi di resilienza, equità e sostenibilità, che mirano a porre il benessere umano e planetario al centro, per costruire un futuro di pace e prosperità duratura.
5. Proposte per modelli economici e sociali alternativi
Un paradigma alternativo dovrebbe concentrarsi sulla resilienza, l'equità e la sostenibilità ecologica, ponendo al centro il benessere umano e planetario anziché la mera accumulazione di capitale. Questo richiede un ripensamento radicale delle priorità e l'implementazione di politiche e approcci concreti, non come utopie irrealizzabili, ma come approcci basati su principi economici e sociali già esistenti o in fase di sperimentazione.