Stukeley, Lockyer, Atkinson, Watkins, Thom: questi nomi dicono forse poco o nulla, ma appartengono ad alcuni tra gli studiosi che più hanno contribuito, dal ’700 fino a oggi, a svelare il mistero di Stonehenge e degli altri siti megalitici delle isole britanniche. Scienziati romantici che hanno creduto alla possibilità di un’astronomia antica, rovesciando con prove difficoltosamente raccolte il facile paradigma della «splendida barbarie» in cui, secondo la scienza ortodossa, vivevano le antiche popolazioni del Nord Europa.