*Alveolo: è l’unità funzionale del polmone. È una piccola cavità in cui avvengono gli scambi gassosi: l’ossigeno viene rilasciato nel sangue, e l’anidride carbonica viene rimossa.
- All’eventuale guarigione, che cosa cambia? I polmoni possono riportare danni permanenti?
La guarigione anatomica dei tessuti e quindi radiologica è più lenta di quella clinica, e anche se l’infezione è passata il tessuto polmonare può risultare ancora alterato alla RX o alla TC.
Nelle TC di controllo di chi ha avuto la polmonite Covid-19, infatti, stiamo vedendo segni di fibrosi nelle aree precedentemente interessate dall’infezione. Si tratta di un accumulo di tessuto fibrotico che modifica la struttura del polmone e di conseguenza la funzionalità respiratoria. Il danno ai polmoni dipende da quanto è estesa l’area colpita dall’infezione, si va da una leggera dispnea ad una insufficienza respiratoria con un danno irreversibile del polmone la cui ripercussione clinica sarà valutata dallo Pneumologo con una serie di test specifici.
- Nel caso di bambini colpiti da Covid-19 quali sono le manifestazioni? Cosa evidenziano le radiografie?
Nei piccoli pazienti che si sono recati al Pronto Soccorso pediatrico della Clinica De Marchi con sintomi come febbre, tosse e rinite, e che hanno eseguito un RX del torace, abbiamo riscontrato una minor correlazione tra l’essere positivi a SARS-CoV-2 e presentare un imaging radiologico riconducibile a polmonite interstiziale.
Nei pochi casi di infezione accertata, infatti, i sintomi sono stati lievi o assenti, e non vi era compromissione dell’attività respiratoria. Il ricovero è stato eseguito solo a scopo precauzionale.
- Quante RX e Tac sono state eseguite?
L’emergenza Coronavirus ha condizionato fortemente l’attività del nostro ospedale. Dal punto di vista radiologico, confrontando le prestazioni erogate tra il 20 febbraio e il 20 aprile 2019 e tra il 20 febbraio e il 20 aprile 2020, abbiamo notato che gli RX al letto hanno subito un incremento pari all’87% (1349 vs 2599); di contro, si è quasi dimezzata l’attività TC (6815 vs 3565). Quest’ultimo dato è dovuto alla ridotta attività ambulatoriale, ad una minor affluenza di pazienti in Pronto Soccorso (come suggerito dalle disposizioni regionali nella fase 1) e al dirottamento di alcune specifiche urgenze medico- chirurgiche non legate all’infezione Sars-Cov2 (come gli ictus) verso altri ospedali.
- I percorsi per eseguire le RX e le TAC sono separati per Pazienti Covid e non Covid?
In tempi brevi, sia in pronto soccorso, che negli altri padiglioni del Policlinico, sono stati creati percorsi dedicati esclusivamente a pazienti con infezione da SARS-CoV-2 sospetta o accertata, ben separati da quelli riservati invece ai pazienti non infetti. E la radiologia non è stata da meno: sono state individuate due aree, una rivolta ai pazienti esterni o degenti con due tamponi negativi, l’altra ai pazienti COVID o sospetti tali.
Le apparecchiature vengono sanificate ad intervalli regolari. Il personale radiologico utilizza adeguati DPI a seconda del tipo di paziente e l’accesso alle diagnostiche “non-COVID” è contingentato per evitare assembramenti nelle sale di attesa.