Dinosauri

Dinosauri


Team internazionale pubblica lo studio Ondate fredde alla fine del Cretaceo, e poi l’asteroide sulla rivista «Science Adavanced» dove emerge uno scenario in cui brevi inverni vulcanici sovrimposti a una tendenza globale al riscaldamento potrebbero aver deteriorato gli ecosistemi prima dell’asteroide di fine Cretaceo.
La fine dell’era mesozoica, 66 milioni di anni fa, è nota per l’estinzione di massa che colpì i dinosauri, e moltissime altre specie. Due le cause di cui si discute da decenni nella comunità scientifica. L’impatto di un asteroide, detto Chixkulub, di cui è oggi preservato il cratere in Yucatan (Messico), e l’eruzione di un volume anomalo di basalti continentali, detti del Deccan, in un’area corrispondente all’odierna India. In un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista «Science Advances», un team internazionale di geologi e geochimici aiuta a definire meglio il ruolo del vulcanismo, attraverso la ricostruzione dei volumi di gas vulcanici liberati. La ricerca è stata condotta da un team guidato da Sara Callegaro dell’Università di Oslo, di cui fanno parte anche ricercatori delle Università di Padova, Trieste e Napoli, ma anche della McGill (Montreal, Canada), dell’Università della California (Berkeley, USA) e del museo di Storia Naturale di Stoccolma (Svezia).

 

The best known sauropod dinosaurs were huge herbivorous creatures, whose brain structures were markedly different from those of their evolutionary predecessors, for the earliest representatives of the group were small, lithe carnivores.

The sauropod group of dinosaurs included the largest animals that have ever walked the Earth – up to 40 meters long and weighing as much as 90 tons. Evolutionarily speaking, they were obviously very successful, giving rise to a diverse and widely distributed array of plant-eating species. These forms were characterized by a small head, a long and highly flexible neck that allowed them – like modern giraffes – to graze the tops of the tallest trees, and a massive body that made mature specimens invulnerable to predators. The sauropods survived for well over 100 million years before succumbing to the meteorite that snuffed out the dinosaurs at the end of the Cretaceous Era.

However, the early representatives of the lineage that led to these lumbering giants were strikingly different in form and habits. For a start, they were carnivores – like Saturnalia tupiniquim, an early sauropod dinosaur that was about the same size as a modern wolf. Recent work carried out by researchers for Ludwig-Maxilians-Universitaet (LMU) in Munich in collaboration with colleagues in Brazil now confirms this scenario and adds new details to the story. Most of the evidence for the early members of the Sauropodomorpha comes from their type of dentition. Now paleontologists Mario Bronzati and Oliver Rauhut, who are based at LMU and the Bavarian State Collection for Paleontology and Geology in Munich, have used computer tomography (CT) to analyze fossil skull bones assigned to S. tupiniquim. The high-resolution images of the cranial bones provided by this technique enabled them to deduce the overall surface morphology of the brain. The results suggest that despite being capable of consuming both meat and plants, S. tupiniquim could have followed a purely predatory lifestyle. The new findings appear in Scientific Reports, one of the online journals published by Springer Nature.

65 Milioni di anni fà, sulla Terra è avvenuta uno dei più grandi eventi di estinzione della vita animale e vegetale. Si calcola che tale evento denominato KT, abbia fatto sparire il 75% della vita grazie ad una crisi ambientale forse generata da un impatto catastrofico o mutazioni climatiche dovute a grandi eruzioni vulcaniche. L'evento è sopratutto ricordato per aver fatto sparire i Dinosauri tanto famosi fra il grande pubblico. Ma, ad oggi, non era stato mai ritrovato un giacimento fossile che era la testimonianza d tale evento. Ora, in una cava dietro un centro commerciale in una piccola cittadina del New Jersey, pare (e qui gli scienziati sono molto cauti) di aver ritrovato finalmente un giacimento fossile di quell'evento.

 

Nel 2013, un team della Universidad Nacional de Educación a Distancia (UNED) e dell'Università Autonoma di Madrid, scoprì uno scheletro parziale di un'euornithopode del Cretaceo inferiore, nella cava di Morella, Spagna.
Ora lo scheletro è stato studiato e pubblicato su Plosone (http://www.plosone.org/), ed è stato assegnato il nome di Morelladon beltrani Gasulla et al., 2015. Il nome generico deriva dal greco antico e combina le parole Morella (luogo del ritrovamento) con il termine greco ὀδών, odoon, "dente". Il nome specifico, invece, onora Victor Beltrán, il proprietario del Vega del Moll SA, un'impresa di sfruttamento delle cave.

Paleontologi dell'Università di Alberta, hanno scoperto delle prove per distinguere il sesso di due dinosauri. La determinazione del sesso nei dinosauri è difficilissima, a causa della mancanza nei fossili delle parti molli, che darebbero una indicazione certa del sesso. Così, le ricerche si stanno concentrando sulle evidenze indirette e sui dettagli che possono essere rilevati sui fossili conservate i e studiati. Alcuni dati possono essere dedotti dagli attuali uccelli (discendenti di alcuni tipi di dinosauri), che mostrano strutture anatomiche differenti fra i due sessi. Tali strutture, tipo la cresta di gallo, le code più sviluppate nei maschi del pavone, e le piume lunghissime dell'uccello del paradiso, lasciano dei segni o strutture differenti sulle ossa fossili dei reperti studiati.

Secondo leggenda fu il caso ad aiutare i ricercatori nel 1923. La spedizione del naturalista americano Roy Chapman Andrews si era persa in un labirinto di gole scavate dall´erosione nel deserto dell´Asia Centrale, quando decisero di chiedere informazioni a una remota base militare nel bel mezzo del niente. Il fotografo della spedizione, John B. Shackelford, abbastanza annoiato a questo punto, si fermò a osservare il panorama ai bordi di una parete di roccia quando si accorse di alcuni frammenti di ossa che emergono dal sedimento. Dopo brevi scavi emersero intere ossa di dinosauro e di piccoli mammiferi e più sorprendente delle gigantesche uova.
Uova di dinosauro fossili erano molto rare a quei tempi, ma grazie a questa scoperta Andrews sarà in grado di descrivere perfino interi nidi. 
Le uova furono attribuite al dinosauro erbivoro Protoceratops (di cui abbondavano i fossili), mentre a un dinosauro teropode con strano becco (usato probabilmente come uno schiaccianoci) fu attribuito il ruolo di sciacallo, che rubava le gustose uova dai nidi e propriamente fu denominato Oviraptor - ladro di uova. Solo nel 1993 la scoperta di un individuo di dinosauro oviraptoride accovacciato sulle uova rivela che si trattava di uno scambio d'identità: Le uova e i nidi ritrovati nel deserto appartenevano a questa specie!

Sauri delle Dolomiti

18 Ott 2011 Scritto da

Fino a trenta anni fa, nessun paleontologo avrebbe mai pensato di trovare tracce di dinosauri nell'area dolomitica. L´apparente mancanza di dinosauri sul territorio fu spiegata con la ricostruzione paleoambientale che collocava l´area dell'odierna Italia in un vasto mare (la Tetide), in parte profondo, in cui crescevano barriere coralline e in cui si depositarono marne e limi - però nessuna estesa terraferma che poteva ospitare i dinosauri.

Fig.1. La mostra temporanea "Sauri delle Dolomiti" organizzata dal Museo Scienze Naturali Alto Adige (BZ) dedicata ai vertebrati fossili delle Dolomiti e il loro antico ambiente.

 

In queste ore le agenzie stampa estere stanno trasmettendo la notizia che è stato scoperto l'uccello più antico del mondo, nel Nord-Est della Cina.

Le notizie che vengono rilasciate dalle varie agenzie stampa sono confuse e si basano tutte su un dispaccio molto breve rilasciato dall'Istituto di Paleontologia dei Vertebrati dell'Accademia Cinese di Scienza.

In Cina vengono ritrovati 34 cuccioli di dinosauro fossilizzati con ancora l'adulto che li covava!Nido Dinosauro

Questa scoperta getta una luce quasi definitiva sul fatto che i Dinosauri possedevano cure Il fossile proviene dal famoso giacimento fossilifero di Liaoning, nel nord-ovest della Cina, ma ora è conservato presso il Museo Dalian di Storia Naturale.

 

E' un nido di Psittacosaurus (Fotografia a destra e sotto, Image: David Varricchio, Copyright http://www.nature.com), un piccolo dinosauro erbivoro dal becco, vissuto 110 milioni di anni fa (Cretacico). Il suo peso poteva variare da 25 a 80 chilogrammi, raggiungeva l'altezza di poco più di un metro e poteva raggiungere i due metri di lunghezza.

Le orme scoperte a Zone sono fossili-guida per datare le rocce in tutto il mondo
L'articolo pubblicato il 5 gennaio 2008 sul portale Paleofox.com (Orme di Dinosauro nel comune di Zone) ha avuto il suo epilogo il 16 aprile 2009 nella conferenza stampa tenuta presso il Museo di Storia Naturale di Milano. Le orme, studiate ora da un team scientifico, hanno fatto luce su una parte della storia geologica della nostra Italia considerata sempre povera da questo punto di vista ma che riserva sorprese continue con il progredire degli studi.

Impronte digitali per i detectives del passato
Il comune di Zone (Brescia), che si affaccia sulla sponda orientale del Lago d’Iseo, era già noto a studiosi e appassionati di geologia per le “piramidi di terra”, spettacolari forme di erosione risalenti alla fine dell’ultima glaciazione. Una approfondita indagine paleontologica conferma ora che, a meno di due chilometri dalle piramidi, su una parete di roccia formatasi nel Triassico superiore (220 milioni di anni fa), sono conservate le orme di grandi rettili arcosauri, antenati di coccodrilli e dinosauri.

 

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