In Italia sono tante le donne del panda impegnate sul campo, ecco solo alcune delle loro storie:
Giulia Prato e Claudia Scianna, del Programma Mare WWF, sono in contatto ogni giorno con uno dei settori maschili per eccellenza, quello della pesca e dei pescatori. Con il dialogo e la competenza, magari superando le diffidenze iniziali, lavorano per coinvolgere i pescatori nella tutela del mare, e farne degli alleati. A difesa delle tartarughe marine in Sicilia c’è Oleana Prato, volontaria del WWF, che solo la scorsa estate ha censito e in molti casi gestito, fino alla schiusa, ben 72 nidi lungo le coste siciliane, pari al 29% di tutte le nidificazioni italiane, assicurando oltre 3.100 piccoli nati alla biodiversità marina.
Impegnata nella ricerca sui cetacei a bordo delle Vele del Panda con WWF Travel, la giovane etologa Laura Pintore, nella stagione 2020 in 23 giornate di monitoraggio ha censito 32 cetacei ma anche individui di Caretta caretta, mobula, verdesca e pesce spada.
L’attività riprenderà nella prossima estate e unirà turismo a citizen science per la salvaguardia di delfini e balene del Santuario dei cetacei.
In Abruzzo c’è un’Oasi da sempre tutta al femminile, è l’Oasi delle Gole del Sagittario.
Dopo Filomena Ricci, oggi Delegato Regionale del WWF, il testimone è passato da un paio d’anni a S Sefora Inzaghi. Leggi la sua storia >
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