La mostra, costituita da copie moderne realizzate a partire da positivi e negativi originali in bianco e nero e a colori, consta anche di documenti originali che testimoniano il lavoro come fotografo del Comandante Ernesto Che Guevara.
Lo spettatore della mostra viene senza dubbio colpito dall'altissimo numero di paesi in cui le fotografie sono state scattate, che mostrano anche la passione per il viaggio da parte del Che. Tutto il sud America, India, Tanzania, Giappone, Spagna, Egitto e Marocco.
Ovunque si recasse Ernesto Guevara era affascinato dalla cultura, dalla storia e dall'architettura in primis, ma anche dai paesaggi e dalla natura. E poi il lavoro, il mondo degli operai delle fabbriche, dei minatori di carbone e dei contadini delle piantagioni di tabacco.
Un ambito, quello del lavoro, che nel percorso fotografico sembra essere quasi un'ossessione e che per l'autore ha rappresentato un punto di vista da cui osservare l'evoluzione della società.
Non mancano istantanee dei momenti più intimi e privati come quelle in compagnia dei figli oppure solo seduto alla sua scrivania con il suo immancabile sigaro.
Una mostra quindi che oltre a rappresentare un interessante documento storico mostra, nel suo percorso, la profonda sensibilità estetica ed umana di quest'uomo, attento e curioso osservatore della realtà.
Fabrizio Giangrande