In tempo di crisi, la tecnologia si fa verde
Alla fine, potrebbe essere l’ambiente a guadagnarci di più dalla crisi mondiale. Le attività produttive all’insegna del risparmio energetico sembrano, infatti, essere la chiave per uscire dalla stagnazione. Salvando in un colpo solo sia l’economia, sia le risorse del pianeta. 
Sulla scia del “new deal verde” di Barack Obama, che a pochi giorni dall’insediamento alla Casa Bianca ha varato un piano per la produzione di automobili pulite che dovrebbe far risparmiare agli Stati Uniti almeno due miliardi di dollari l’anno, anche il nostro ministro dell’Istruzione. dell'Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini ha annunciato la volontà di investire sulle tecnologie per la lotta all’inquinamento e ai cambiamenti climatici, promuovendo così la ripresa del paese. “Al G8 della scienza punterò molto sullo spazio e sulla green technology”, ha detto il ministro Gelmini, durante la recente visita all’ESRIN, il centro di ricerca dell’ESA di Frascati (Roma) dedicato alle attività di osservazione della Terra. Il vertice che a fine giugno vedrà riuniti a Milano scienziati, politici e rappresentanti delle principali potenze della Terra, ruoterà quindi intorno alle attività spaziali e alle tecnologie verdi, in perfetto accordo con la linea sposata lo scorso novembre alla ministeriale dell'ESA, del quale la Gelmini ha assunto la presidenza per il triennio 2009-2011. 
La Soyuz all’equatore
Un pezzo di storia dell’esplorazione spaziale russa si trasferisce all’equatore. A partire dalla fine di quest’anno, infatti, il vettore russo Soyuz (ultima evoluzione della gloriosa famiglia di razzi che hanno letteralmente fatto la storia dell’avventura spaziale sovietica prima e russa poi) inizierà a lanciare anche da da Kourou, Guiana Francese, sede dello spazioporto europeo. Il sito di lancio, in costruzione dal 2004, è ormai agli ultimi ritocchi. Mancano solo i test finali di qualifica, previsti in autunno, e se tutto procede regolarmente il primo lancio commerciale sarà a dicembre.
Analisi climatologica per l’Italia nel corso degli ultimi due secoli
Il gruppo di climatologia storica dell’ISAC/CNR di Bologna, in collaborazione coi colleghi del Dipartimento di Fisica-UniMi, ha realizzato una banca dati di serie storiche ultrasecolari di parametri meteorologici che copre uniformemente il territorio italiano e che ha consentito di colmare una fondamentale lacuna della comunità scientifica nazionale in questo ambito. La banca dati contiene oltre a temperatura e precipitazioni anche pressione atmosferica, copertura nuvolosa, eliofania, umidità relativa e pressione parziale di vapore. La risoluzione delle serie è per molte stazioni giornaliera. Assieme ai dati, sono state raccolte anche tutte le notizie relative alla storia delle varie stazioni meteorologiche (spostamento delle stazioni, sostituzioni di strumenti, malfunzionamenti degli stessi, etc.); tutte queste preziose informazioni si sono rivelate di fondamentale importanza nella fase di “omogeneizzazione” dei dati, necessaria per “ripulire” le serie meteorologiche da tutti i segnali di origine non climatica. La qualità di questa banca dati, ha garantito una ricostruzione attendibile della variabilità e delle variazioni climatiche avvenute in Italia negli ultimi 200 anni. I risultati sono pubblicati sulle più qualificate riviste internazionali del settore.
Earth Hour: il 28 marzo il pianeta si spegne per un’ora, per manifestare la sua voglia di vita
Darwin in «Vaticano»
E’ stato un incontro fra scienza, filosofia e teologia, organizzato nell’ambito del programma STOQ (Science, Theology, and the Ontological Quest) con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura. L’impostazione del convegno è stata indicata da Mons. Gianfranco Ravasi (presidente dello stesso Consiglio), intervenuto nella sessione inaugurale, quando ha parlato di un dialogo da intraprendere “incrociando gli sguardi”.
Evoluzione dell’evoluzionismo: gli anni del “dopo Darwin” (Parte prima)
Spenta l’ondata romantica, spente le prime eco che avevano accompagnato la scoperta di Darwin, rimaneva una perplessità di fondo che avrebbe accompagnato la coscienza di una transizione generazionale e l’avvio di un nuovo secolo, il ‘900, carico di promesse quanto di tragedie storiche. Dopo lo sgomento provocato dalla teoria darwinista nella società ottocentesca, si affermò un “pensiero creativo” che, affiancando lo studio sistematico degli oggetti nei laboratori a un nuovo modo di interpretare la conoscenza scientifica, portò anche all’allestimento dei primi nuclei museali.
Pace fatta tra Chiesa e Darwin?
Il titolo lasciava presagire un confronto infuocato. Ma a voler pensar male, a volte si sbaglia. “L'evoluzione biologica: fatti e teorie. Una valutazione critica 150 anni dopo ‘L'origine delle specie’”, ovvero il convegno internazionale organizzato a Roma dal 3 al 7 marzo dalla Pontificia Università Gregoriana, non ha lasciato spazio a dubbi. La Chiesa cattolica ha respinto in maniera categorica il creazionismo e l’intelligent design come alternative scientifiche all’evoluzione.
Anche l’orecchio vuole la sua parte
Sono centinaia i cellulari e i lettori mp3 che affollano i negozi e che consentono di ascoltare musica. Interi settori di centri specializzati sono dedicati alla vendita di diffusori stereo di tutte le dimensioni e potenze, e di sistemi 5.1 e 7.1 (con 5 e 7 diffusori), nati per regalare all’ascoltare un’immersione totale nell’audio originale dei film. Tuttavia il mercato dei prodotti audio si presenta come uno dei più controversi, poiché da una parte i costruttori hanno puntato sul miglioramento della qualità sonora dei supporti, mentre dall’altra hanno preferito indirizzarsi sulla trasportabilità dei supporti portatili in grado di riprodurre file musicali in mp3 o in wma, che riducono sensibilmente le caratteristiche sonore del brano.
Il primo miglio della Grande Rete Globale: In India la rivoluzione digitale viaggia a bordo di…un autobus!
Harare, Sud Africa, 1997. Titus Moetsabi, poeta ed esperto di comunicazione, partecipa ad un workshop intitolato “South African Rural Connectivity”, in cui numerosi esponenti delle comunità rurali sudafricane discutono animatamente su come coprire l’“ultimo miglio” della Grande Rete Globale. Di fronte ad una platea di facce scettiche e rassegnate, Moetsabi sa, come tutti i grandi comunicatori, che la ‘forma’ è ‘contenuto’ e che a volte basta cambiare una parola per rivoluzionare le idee.
Posta Elettronica Certificata: un passo verso la dematerializzazione nella PA
Introdotta in Italia con il D.P.R. 11 febbraio 2005 n. 68 (G.U. 28 aprile 2005, n. 97) la Posta Elettronica Certificata, meglio conosciuta come PEC, è stata  sviluppata con l’obiettivo di fornire un valida alternativa alla raccomandata cartacea con ricevuta di ritorno. 
Questo sistema presenta delle forti similitudini con il servizio di posta elettronica tradizionale, che tutti conosciamo, a cui però sono state aggiunte delle caratteristiche tali da fornire agli utenti la certezza, a valore legale, dell'invio e della consegna (o meno) dei messaggi e-mail al destinatario con attestazione dell'orario esatto di spedizione.
Utenti con una buona esperienza di posta elettronica possono facilmente falsificare il mittente, l’orario di invio, la notifica di ricezione e quant’altro. Questo non è possibile con la PEC in quanto il fornitore del servizio si fa carico di certificare i vari passaggi ed il contenuto della mail stessa tramite l’apposizione di una firma digitale ed una marca temporale.
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