PLASTICA, DA OGGI IN VIGORE LE NUOVE REGOLE SUL MONOUSO
Oggi 14 gennaio entrano in vigore in Italia le nuove regole sulla plastica monouso, frutto del recepimento della Direttiva europea SUP (single-use plastics) 2019/904, che mettono al bando alcuni prodotti usa e getta di uso comune con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento da plastica, soprattutto di mari e oceani.
Oggi, infatti, circa 80% dei rifiuti rinvenuti nelle spiagge europee è costituito da plastica e il 50% dei rifiuti marini da plastiche monouso.
Ad essere inclusi tra gli oggetti che non potranno più essere immessi sul mercato italiano, ci sono: piatti e posate, cannucce, agitatori per bevande, aste dei palloncini e contenitori per cibi e bevande in polistirolo espanso e relativi tappi e coperchi.
Team di biologi molecolari UniTS dimostra l'efficacia di una nuova terapia cardiovascolare
Un anticorpo monoclonale può bloccare la fibrosi e proteggere il muscolo cardiaco dopo un infarto del miocardio.
È questa la significativa conclusione di uno studio guidato da Serena Zacchigna, professoressa associata al Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute (DSM) di UniTS e responsabile del laboratorio di Biologia Cardiovascolare dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) di Trieste, che ha dimostrato l’efficacia di un nuovo farmaco biologico. Nel gruppo di lavoro, oltre a Serenza Zacchigna, anche i biologi molecolari Mauro Giacca, professore ordinario, e Andrea Colliva, assegnista di ricerca, entrambi afferenti al DSM.
La ricerca, pubblicata dalla prestigiosa rivista Nature Communications, ha rilevato l'effetto benefico dell'anticorpo attraverso un doppio meccanismo: da un lato riduce la deposizione di tessuto fibroso che limita la funzione di pompa del cuore e dall’altro promuove la sopravvivenza delle cellule muscolari cardiache.
La plasticità del cervello parte dal microbiota intestinale
Lo studio coordinato da Università di Pisa e Scuola Normale Superiore è stato pubblicato sulla rivista Cell Reports.
Il microbiota intestinale – conosciuto da tutti come microflora intestinale – svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel mantenimento della funzione del sistema immunitario e nella regolazione del peso corporeo. Nuovi studi suggeriscono che il microbiota potrebbe essere coinvolto anche nella via di comunicazione tra centro e periferia chiamata asse intestino-cervello, modulando le funzioni cerebrali e infine il nostro comportamento.
Per esaminare in modo dettagliato la connessione tra microbiota e cervello, Paola Tognini, ricercatrice del Dipartimento di Ricerca traslazionale (Unità di Fisiologia) dell’Università di Pisa, in collaborazione con il professor Tommaso Pizzorusso della Scuola Normale Superiore, hanno studiato come segnali provenienti dai batteri intestinali possano influenzare la plasticità neuronale. Lo studio, dal titolo The gut microbiota of environmentally enriched mice regulates visual cortical plasticity, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Cell Reports ed è frutto di una collaborazione tra Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Istituto di Neuroscienze del CNR, Fondazione Stella Maris e Università di Milano.
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