In un primo momento, i partecipanti, con l’ausilio di un joystick, dovevano avvicinare a sé i volti con le pupille contratte e allontanare da sé i volti con le pupille dilatate. In una seconda variante del compito le istruzioni sono state invertite: i partecipanti dovevano avvicinare a sé i volti con le pupille dilatate e allontanare da sé i volti con le pupille contratte. Ogni volta che il partecipante muoveva il joystick verso di sé, l’immagine del volto sullo schermo si ingrandiva, dandogli l’impressione che il volto si avvicinasse. Al contrario, quando il joystick veniva spinto, l’immagine con il volto sullo schermo si rimpiccioliva, dando l’impressione che il volto si allontanasse.
I risultati hanno mostrato che il desiderio di interagire con le persone presentate sullo schermo era fortemente influenzato dal livello di dilatazione pupillare. I partecipanti alla ricerca erano meno disposti ad avvicinare a sé – movimento indicativo del desiderio di interagire – volti con pupille contratte. Al contrario, i partecipanti erano maggiormente disposti a interagire con le persone le cui pupille erano dilatate.
La ricerca ha così dimostrato come impercettibili caratteristiche facciali delle persone con le quali si interagisce siano in grado di influenzare le risposte comportamentali. Ciò è ancor più sorprendente se si considera che al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che mostra effettivamente una differenza in termini di carattere, personalità e intenzioni in funzione della dilatazione delle pupille.
Ciononostante le persone attivano automaticamente la rappresentazione “stereotipica” secondo la quale gli individui con le pupille contratte sono pericolose e, di conseguenza, mettono in atto azioni al fine di distanziarsi il più possibile da tali individui. «I risultati ottenuti – afferma Marco Brambilla – oltre ad avere implicazioni circa i fattori in grado di promuovere o meno relazioni interpersonali, offrono importanti elementi di riflessione per il mondo del marketing e della pubblicità che spesso impiega immagini di volti nelle diverse campagne».