Novembre 2025


L'obiettivo primario di molteplici studi nel campo della meccanica quantistica è sviluppare sistemi di comunicazione più veloci e intrinsecamente sicuri. L'implementazione di reti quantistiche – ovvero l'interconnessione di punti distanti attraverso l'uso di correlazioni quantistiche – rappresenta il passaggio cruciale verso una nuova architettura di connettività mondiale: l'Internet quantistico. In questo futuro scenario, il trasferimento delle informazioni si baserà sul teletrasporto quantistico, un meccanismo che consente di spostare stati quantistici tra località remote senza trasmissione fisica diretta, sfruttando il fenomeno dell'entanglement quantistico, una speciale correlazione a distanza peculiare dei sistemi quantistici, come i singoli fotoni.

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L'eccezionale stato di conservazione dello scheletro umano di Altamura, risalente a circa 150.000 anni fa, ha permesso di svelare informazioni inedite sulla struttura interna del seno nasale dei Neanderthal.

Un gruppo di ricercatori congiunto italo-spagnolo (comprendente esperti della Sapienza Università di Roma, dell'Università di Perugia, dell'Università di Pisa, dell'IPHES e dell'Università di Tarragona) ha concentrato la sua analisi sulla cavità nasale del Neanderthal di Altamura (Puglia). Questo scheletro si distingue per la sua straordinaria completezza, con le strutture morfologiche del naso mantenute in modo eccezionale. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences USA" (PNAS), ha rivelato particolari inediti sull'anatomia facciale dei Neanderthal e su come si siano adattati alle basse temperature.

Pubblicato in Antropologia


L'energia solare rappresenta una risorsa fondamentale nel panorama energetico rinnovabile italiano. Nonostante ciò, l'adozione diffusa degli attuali sistemi fotovoltaici è limitata dai costi elevati e dalla complessità del ciclo produttivo, rendendoli meno convenienti per famiglie e aziende.

Una recente indagine internazionale, pubblicata sulla rivista scientifica Small, ha aperto nuove prospettive. I ricercatori dell'Università Sapienza di Roma, in collaborazione con l'Istituto di Cristallografia del CNR e la BEAM Engineering for Advanced Measurements Co. (USA), hanno sviluppato una nuova tipologia di cella solare che si propone come un'alternativa più economica ed ecosostenibile ai tradizionali moduli in silicio.

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Quel compito che rimandi da giorni, quel messaggio a cui non rispondi, quella email che eviti di aprire. Tutti sappiamo come funziona: il pensiero del lavoro è sempre lì, in sottofondo, mentre scrolliamo il telefono, ordiniamo la scrivania, "controlliamo solo una cosa in più". Un nuovo studio dell'Università della California, Santa Barbara, ha scoperto che esiste un esercizio guidato di meno di due minuti capace di ridurre la resistenza emotiva e aumentare drasticamente la probabilità di iniziare, trasformando quello che sembra un insormontabile muro psicologico in un ostacolo superabile. La ricerca è pubblicata in BMC Psychology e il team ha già trasformato i risultati in un'app gratuita, Dawdle AI, disponibile su App Store.

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Uno studio di rilievo, frutto della collaborazione tra l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas e l’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa, ha analizzato l'efficacia di un protocollo d'intervento concepito per la prevenzione delle malattie neurodegenerative. Il programma, basato sulla combinazione di attività fisica e stimolazione mentale in un ambiente socialmente attivo, ha dimostrato di potenziare la produzione di molecole con funzioni antinfiammatorie che esercitano un effetto protettivo sul tessuto cerebrale.

L’integrazione di esercizio motorio, allenamento cognitivo e la coltivazione di rapporti interpersonali può esercitare un’influenza notevole sul benessere del cervello in fase di invecchiamento. La recente pubblicazione su Brain, Behavior & Immunity – Health illustra come il programma multifattoriale, denominato "Train the Brain", non solo sia in grado di affinare le capacità cognitive in individui con Disturbo Cognitivo Lieve (MCI), ma anche di regolare la risposta infiammatoria del sistema immunitario, con risultati quantificabili attraverso esami ematici.

Pubblicato in Medicina

 

Da decenni gli scienziati avvertono che il pianeta sta vivendo una sesta estinzione di massa, paragonabile a quelle che hanno cancellato i dinosauri o innescato la fine del Permiano. Ma un nuovo studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society of London dall'Università dell'Arizona, guidato da Kristen Saban e John Wiens, sfida questa narrativa con dati sorprendenti: i tassi di estinzione di piante e animali hanno raggiunto il picco circa 100 anni fa e da allora sono in declino.​

Analizzando 912 specie estinte negli ultimi 500 anni e integrando dati su quasi 2 milioni di specie, i ricercatori hanno rivelato che le cause delle estinzioni passate – principalmente specie invasive sulle isole – differiscono profondamente dalle minacce attuali, dominate dalla perdita di habitat e dai cambiamenti climatici.​

Pubblicato in Antropologia

 

 

Nel 2031, la sonda giapponese Hayabusa2 avrà un incontro straordinario e impegnativo. Il suo bersaglio non sarà una roccia spaziale gigante, ma un asteroide di soli 11 metri di diametro denominato 1998 KY26—piccolo abbastanza da stare comodamente dentro il domo di un telescopio terrestre. Ma qui iniziano i problemi. Questo asteroide microscopico ruota completamente su se stesso in soli 5 minuti, il doppio della velocità precedentemente ritenuta. Questo significa che il team di JAXA (l'agenzia spaziale giapponese) deve ripensare completamente la missione. I risultati, pubblicati su Nature Communications da un team internazionale coordinato dall'astronomo spagnolo Toni Santana-Ros, rappresentano il primo caso mai registrato in cui il target di una missione spaziale è paragonabile in dimensioni al veicolo che lo visita.

Pubblicato in Astronomia


Un nuovo ceppo di influenza A, denominato H3N2 subclade K, si sta diffondendo con sorprendente rapidità in Regno Unito, Europa occidentale, Giappone e Nord America. Il Global Virus Network, coalizione di virologhi esperti in oltre 40 paesi, ha emesso un allarme nei giorni scorsi, sottolineando che questa variante rappresenta un'evoluzione del virus stagionale che affrontiamo ogni anno, ma con caratteristiche che la rendono più trasmissibile e in grado di aggirare parzialmente l'immunità acquisita. Non è una minaccia da panico, ma è sicuramente una situazione che merita attenzione, sorveglianza rigorosa e, soprattutto, azione consapevole da parte di cittadini e istituzioni.

Pubblicato in Medicina

 

Immagina di ingoiare una pillola contenente batteri ingegnerizzati che si illuminano quando incontrano sangue, poi viene recuperata dalle feci con una calamita. Sembra fantascienza, ma è esattamente quello che un team di ricercatori cinesi ha realizzato, pubblicando i risultati su ACS Sensors. Questa innovazione potrebbe trasformare il modo in cui diagnostichiamo le malattie intestinali, offrendo un'alternativa non invasiva alla colonscopia—la procedura oggi considerata il gold standard, ma che milioni di persone temono e rimandano.


Perché abbiamo bisogno di alternative alla colonscopia
Ogni anno, decine di milioni di persone nel mondo si sottopongono a colonscopie per diagnosticare il cancro del colon-retto, la colite ulcerosa, il morbo di Crohn e altre malattie infiammatorie intestinali. Negli Stati Uniti, il numero di persone che vivono con queste condizioni è stimato in oltre 3 milioni, e continua a crescere. La colonscopia è straordinariamente efficace: consente ai medici di visualizzare direttamente l'intestino tenue e il colon, prelevare campioni tissutali e persino rimuovere polipi precancerosi in tempo reale.

Pubblicato in Medicina

 

Una piccola griglia di platino-iridio, non più grande di un francobollo, potrebbe trasformare la vita di milioni di persone. Paradromics, l'azienda texana che sfida Elon Musk nel mercato delle interfacce cervello-computer, ha appena ricevuto il via libera dalla FDA per il primo trial clinico del suo innovativo dispositivo. A breve, due pazienti paralizzati scopriranno se una tecnologia fino a poco tempo considerata fantascienza può davvero restituire loro la capacità di comunicare attraverso il pensiero.

La rivoluzione silenziosa delle interfacce cervello-computer

Quando la parola viene meno, il pensiero rimane. È su questa semplice ma profonda osservazione che si fonda la ricerca sulle brain-computer interface, o BCI: dispositivi impiantati nel cervello in grado di tradurre l'attività neurale in comandi che controlano computer, cursor sullo schermo, o addirittura voci sintetiche personalizzate. Per chi ha perso la capacità di parlare a causa di malattie neurodegenerative come la sclerosi laterale amiotrofica (ALS), l'ictus o il trauma midollare, questa tecnologia rappresenta una porta verso un mondo di nuove possibilità.

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