Teletermografia: fumo di sigaretta e amputazione termica delle dita
Gli effetti nocivi cronici del fumo a carico dell'organismo sono ben noti e ben evidenziati da numerosi studi epidemiologici, clinici e sperimentali. Tra gli apparati maggiormente colpiti dal danno del fumo vi è, senz'altro, l'apparato cardiovascolare, in particolare le arterie coronariche, renali, cerebrali e periferiche, dal cui danno possono derivare sequele, talora gravi, sul piano clinico a carico di organi e tessuti da esse irrorate. Studi epidemiologici condotti su ampia scala hanno ad esempio evidenziato che l'ipertensione arteriosa è più frequente tra i soggetti fumatori, nei quali, per altro vi è una correlazione significativa tra numero di sigarette fumate e spessore delle placche di ateroma a livello epiaortico.
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Scarsi peraltro risultano gli studi sinora effettuati sugli effetti indotti acutamente dall' inalazione del fumo di una o più sigarette. In campo sperimentale esami condotti su cavie e cani hanno fatto rilevare che il "carico" di diverse sigarette fatte inalare in breve tempo, comportano "effetti acuti" indotti dall' inalazione del fumo di sigaretta sia sul tono muscolare arteriolare che sull' endotelio capillare. In campo clinico disponiamo di due metodiche paracliniche che consentono di valutare questi effetti, rispettivamente la misurazione pressoria omerale continua ( Ambulatory Blood Pressure (ABP) per quanto riguarda gli effetti sulle arterie muscolari, e la teletermografia per quanto riguarda lo studio del microcircolo.
La teletermografia (TT) è una metodica atta a valutare il flusso superficiale nutritivo dell' epidermide sulla base del fatto che la tempeatura cutanea è strettamente correlata alle condizioni dei flusso del derma papillare. In campo clinico-vascolare la tecnica si è infatti dimostrata utile nello studio della microangiopatia diabetica, della sindrome di Raynaud, nell'acrocianosi e nello studio della vasocostrizione da steroidi topici.
Impiegando contemporaneamente le due metodiche, rispettivamente l' ABP e la TT, è stato di recente valutato l' effetto del fumo di più sigarette in soggetti rispettivamente normotesi ed ipertesi ed i risultati sono stati riportati in un lavoro recente (1) del quale vengono riportati i dati principali.
La tecnica termografica impiega una termocamera che per mezzo di uno scanner trasforma i quanti calorici in segnali elettrici e quindi in immagini video. Sul monitor le aree più chiare corrispondono convenzionalmente alle zone cutanee più calde e quelle più scure riflettono le più fredde, mentre nella visione a colori ciascun colore indica un diverso gradiente termico.
La metodica è stata ulteriormente migliorata da Ippolito e Di Carlo (2) con l' impiego della termostimolazione con la quale è possibile ottenere valori in secondi dei gradienti termici, raggiungendo quindi una notevole sensibilità rispetto alla TT diretta.
(FOTO AMPUTAZIONE TERMICA)Fumatore iperteso
Termogramma di base (in alto)
Termogramma alla fine della terza sigaretta (in basso).
Evidente caduta dei gradienti termici, con suggestivo effetto di "amputazione termica".
Impiegano le tecniche TT e ABP è stato condotto uno studio su 20 soggetti fumatori, suddivisi in due gruppi, rispettivamente 10 normotesi e 10 affetti da ipertensione arteriosa di medio grado (secondo i criteri della American Hearth Association). I due gruppi erano omogenei per età (50 - 60 anni), costituzione fisica (normotipi), tipo di attività lavorativa (non addetti a lavori manuali), assenza di diabete e dislipemia. I soggetti erano invitati a fumare in una apposita stanza areata quattro sigarette nel corso di un'ora (una ogni 14 minuti). I controlli strumentali sono stati effettuati in condizioni basali, dopo ogni sigaretta e dopo 60' dall'accensione dell' ultima sigaretta.
I risultati hanno posto in evidenza nei normotesi e particolarmente negli ipertesi un significativo aumento della pressione arteriosa sistolica e diastolica, più evidente ad ogni successiva sigaretta fumata. Nel confronto tra i due gruppi l'incremento della pressione sistolica è risultata maggiore negli ipertesi. Inoltre, in tutti i soggetti normotesi il controllo finale eseguito 60' dopo l'accensione della quarta sigaretta ha evidenziato il ripristino dei valori iniziali, mentre in alcuni soggetti ipertesi non è stato osservato il ritorno ai valori basali, cosicchè la media finale di Pressione Arteriosa Sistolica è risultata superiore rispetto al tempo 0. Analoga risposta è stata osservata a carico del microcircolo cutaneo, con una progressiva caduta dei gradienti termici, segno di vacostrizione-ischemia, più evidente negli ipertesi.
Gli effetti osservati sia dopo una singola sigaretta che doopo più sigarette sulla pressione arteriosa osservati nel corso dello studio assumono un valore del tutto peculiare nel caso dei soggetti ipertesi. Infatti questi soggetti, già di per sé affetti da vasculopatia ipertensiva, vengono a subire in queste circostanze un ulteriore carico sui vasi di resistenza, con peggioramento delle condizioni emodinamiche ed esponendoli a gravi sequele sul piano clinico.
Anche l'effetto di vasocostrizione a livello cutaneo è risultato più evidente nei soggetti ipertesi ed è da presumere che analoga riduzione del flusso avvenga anche a carico dei vasi e capillari di altri organi.
Questi dati specie se confermati attraverso ulteriori studi, diverrebbero indicativo di un effetto più generale siui vasi dell' intero organismo. Inoltre poiché gli incrementi progressivi di vasocostrizione osservati ad ogni sigaretta sono apparsi percentualmente sovrapponibili alle variazioni pressorie, è da ritenere che la teletermografia (TT), per la sua semplicità di esecuzione e di documentazione, possa costituire un mezzo di indagine semplice ed accessibiòle per lo studio e la valutazione delle alterazioni sia macro che microvascolari sistemiche.
Infine, poiché le immagini televisive di "amputazione" delle dita sono di sicuro ed immediato effetto psicologico sull' osservatore-fumatore, è possibile prevederne un possibile impiego nelle campagne di prevenzione (cinema, televisione etc.) nei riguardi della polazione generale ed in particolare di quella scolastica . per cui va sottolineata l'importanza sul piano preventivo della educazione sanitaria della popolazione in generale ed in particolare dei giovani, al fine di ridurre ed eliminare l'abitudine al fumo.
STUDIO TERMOGRAFICO
Rilievi termografici in condizioni basali e rispettivamente dopo la 1a, 2a, 3a e 4a sigaretta
e dopo 1 ora dall'ultima sigaretta. I tempi di ripresa termica (TRT) sono espressi in secondi.
Termostimolo di + 5°Cx20"
Bibliografia:
Di Carlo A, Ippolito F.
[Early effects of cigarette smoking in hypertensive and normotensive subjects. An ambulatory blood pressure and thermographic study]
Minerva Cardioangiol. 2003 Aug;51(4):387-93.
Di Carlo A.
Thermography and the possibilities for its applications in clinical and experimental dermatology.
Clin Dermatol. 1995 Jul-Aug;13(4):329-36.
Link: www.teletermografia.it
Autore: Aldo Di Carlo
Istituto Dermatologico S. Gallicano - IRCCS - ROMA
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