Gli squali, in quanto predatori posti al vertice della piramide alimentare svolgono un ruolo ecologico fondamentale: la loro cattura, anche accidentale, minaccia quindi l’intero ecosistema marino. Nel Mediterraneo, lo squalo mako, insieme ad altre 23 specie di elasmobranchi, è a rischio di estinzione secondo la IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) e protetto per legge. La sua commercializzazione inoltre è soggetta a limitazioni secondo la Convenzione Internazionale CITES (Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie minacciate di Estinzione). Purtroppo la scarsa conoscenza e il mancato rispetto delle normative vigenti in Italia sulla cattura, lo sbarco e la vendita delle specie protette ne mettono a rischio la sopravvivenza.
"Pratiche illegali, come quella appena denunciata a Catania, hanno reso il Mediterraneo uno dei mari più pericolosi per gli squali. Nonostante il nostro paese abbia leggi precise che vietano la cattura, la detenzione a bordo e lo sbarco di varie specie di squali, tuttavia esemplari di squali protetti finiscono sui banchi e sulle nostre tavole in maniera fraudolenta spesso come pesce spada, con rischi anche per la salute umana. Sono necessari più controlli e maggiore informazione per far si che questi animali magnifici rimangano nel solo habitat che gli compete: il mare", afferma Giulia Prato, Marine Officer WWF Italia.
La normativa che protegge questi animali nei nostri mari è sicuramente complessa. Pertanto e’ fondamentale, non solo aumentare i controlli, ma anche formare adeguatamente gli organi deputati al controllo, e veicolare informazioni chiare a pescatori e commercianti.
Per questo WWF insieme ad un gruppo di ricercatori e altre ONG hanno realizzato una scheda (scaricabile QUI) che elenca le specie di squali e razze (elasmobranchi) più comunemente catturate in Mediterraneo. La scheda fornisce a pescatori, commercianti e addetti al controllo un utile strumento di identificazione e chiarisce il comportamento da tenere in caso di cattura di questi individui secondo le normative vigenti: rilascio a mare e registrazione della cattura accidentale sul libretto di bordo nel caso di Mako, squalo bianco, smeriglio e molte altre specie, o possibilità di sbarco ma sempre con segnalazione sul libretto di bordo per altre specie di squali.