Note su piccole e medie imprese e spazio

Le piccole e medie imprese ( p.m.i.) sono tutte quelle aziende a cui si possono applicare, al fine della loro esatta identificazione, tre criteri fondamentali: il fatturato, il numero di dipendenti e la indipendenza (o il non controllo) da parte di altre imprese non p.m.i..

In un sistema economico-finanziario che attraversa un momento mai così delicato – anche alla luce della presente crisi dei mercati che sembra minare la stabilità di importanti banche e minaccia anche i grandi colossi industriali – possono essere le p.m.i. un nuovo motore per lo sviluppo soprattutto di quei settori ad alto contenuto tecnologico e di ricerca scientifica ?

L’ing. Walter Piperno, responsabile delle attività di trasferimento tecnologico e coordinatore delle attività delle p.m.i. dell’Agenzia Spaziale Italiana.

“Le p.m.i. possono sicuramente costituire un riferimento certo per nuove prospettive di sviluppo nel nostro paese, soprattutto in settori high-tec. La crisi attuale potrebbe, paradossalmente, consentire un rilancio delle attività manifatturiere e di servizio nei quali le p.m.i. possono giocare un ruolo essenziale. Va d’altra parte detto che di grande impresa, come di buona finanza, vi è assoluta necessità, anche per poter alimentare un canale privilegiato di domanda verso la p.m.i. e per poter affrontare complessità produttive e di scala che solo la grande impresa può intraprendere. Si tratta quindi di sostenere un circolo virtuoso che ad ogni dimensione di impresa offra le prospettive di sviluppo proprie del mercato di riferimento prescelto. In Italia dobbiamo favorire la crescita qualitativa, dimensionale nonché l’internazionalizzazione della p.m.i. soprattutto in settori ad alta tecnologia caratterizzati da una elevata componente di ricerca.
Particolarmente interessanti per il settore spaziale sono le p.m.i. che producono tecnologie innovative per le missioni spaziali e prodotti legati allo sfruttamento a terra dei segnali e dei dati satellitari.”

Le pmi possono rappresentare un punto di riferimento anche per il mondo della Ricerca ?

“Ancora una volta la riposta è sicuramente sì. Oggi la Ricerca scientifica è indissolubilmente legata alla tecnologia, si è per così dire, tecnologizzata. In questo senso le p.m.i. sono i naturali soggetti portatori di innovazione proprio per la loro intrinseca flessibilità produttiva che si coniuga perfettamente con la capacità di saper trasformare in tecnologie e prodotti le risultanze di ricerche sperimentali ad alto contenuto innovativo. Inoltre, si va sempre di più affermando una sorta di esternalizzazione dell’attività di Ricerca da parte della grande industria il che rafforza ancor di più il ruolo della p.m.i. come portatrice anche di innovazione per la grande industria.
Poiché inoltre il cosiddetto “time to market”, cioè il tempo necessario a che una innovazione arrivi sul mercato, è diventata una variabile cruciale dei fatturati delle aziende, si capisce ancor di più come le p.m.i. possano giocare un ruolo nientaffatto secondario nell’accelerazione di tale processo e quindi nell’aumento di redditività delle imprese nazionali.”

Lo spazio è un settore ad alto contenuto tecnologico, anche in questo campo le p.m.i. possono essere un punto di riferimento?

“La risposta è nei fatti. Da quando il nostro paese ha avviato la sua partecipazione alle missioni spaziali – che è utile rammentare risale agli anni ’60, terzo paese dopo USA e URSS – le p.m.i. hanno rivestito un ruolo essenziale nella subfornitura alla grande azienda,  nazionale e non solo, di componentitistica ed apparati essenziali alla buona riuscita delle missioni, e le missioni sono riuscite. Il panorama attuale delle p.m.i. spaziali nazionali mostra un settore di grande vivacità che ambisce a crescere nei settori propri cercando di gestire apparati sempre più complessi e –ove opportuno e compatibile – tentando di gestire soluzioni innovative che possano consentire loro di svincolarsi dal mero ma pur essenziale ruolo esclusivo di subfornitura. La possibilità di realizzare prodotti tecnologici di frontiera è una delle vie nobili per far crescere il nostro sistema produttivo ed in questo le p.m.i. sono un attore insostituibile.
C’è anche da aggiungere, infine,  che si va aprendo un mercato nuovo e potenzialmente molto pagante legato al trattamento di dati derivanti dall’osservazione satellitare della terra. Anche qui il ruolo che la p.m.i. potrà giocare potrebbe essere di assoluto rilievo.
Tengo a sottolineare che una particolarità molto saliente delle p.m.i. che operano in campo spaziale è data dalla loro capacità di essere contigue al mondo della Ricerca. Non è per niente facile né routinario saper colloquiare e definire soluzioni tecnologiche innovative a partire da presupposti prettamente scientifici come è nel caso delle Università e dei centri di ricerca. Servono competenze e attitudini esclusive e molto difficili da costruire. E’ quindi questa tipologia di impresa, anche nella sua veste da spin-off accademico, che va sostenuta ed incoraggiata in maniera particolare in quanto anche valorizzatrice del patrimonio di ricerca pubblica delle università.”

Come l’Agenzia Spaziale Italiana intende supportare la nascita e la crescita delle p.m.i. ?

“Per le varie ragioni dette prima, l’Agenzia Spaziale Italiana ha da sempre sostenuto con forte interesse le p.m.i. in quanto ritenute essenziali per lo sviluppo di nuovi programmi spaziali. Ancor più oggi abbiamo intenzione di sostenerle con interventi mirati – rispettosi della concorrenza – per consentire loro una stabile e qualificata presenza sia sul mercato domestico che in una, auspicabile, proiezione internazionale. In questo supporto favoriremo il più possibile un legame virtuoso con la grande azienda così da far crescere quella massa critica nazionale di innovazione e produzione che è sempre più un elemento distintivo di presenza sui mercati. Mercati che non saranno così solo quelli delle cosiddette “produzioni mature” ma anche quelli sempre più appetibili dell’high-tec. La ricerca e l’innovazione tecnologica, come si è oramai acclarato, “o la si produce o la si compra”. Vorremmo sempre più produrla. In questo il saper competere su mercati agguerriti è essenziale: “competere per crescere” potrebbe essere la parola d’ordine vincente.
In questo senso l’ASI intende dedicare significative risorse umane e finanziarie per favorire le piccole e medie imprese.”

Fabrizio Zucchini

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Settembre 2009 10:26
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