Droni e Blockchain: la nuova frontiera della gestione delle emergenze in tempo reale
Un team internazionale guidato dalla School of Computer Science della Peking University, in collaborazione con la Chongqing Research Institute of Big Data, il National Engineering Research Center for Software Engineering e il State Key Lab for Novel Software Technology di Nanjing University, ha sviluppato un sistema di droni che integra la tecnologia blockchain per rivoluzionare le operazioni di ricerca e soccorso. Questa innovazione promette di superare i limiti di coordinamento e adattabilità delle flotte di droni, consentendo una risposta alle crisi più rapida, sicura e flessibile rispetto alle soluzioni tradizionali.
Blockchain e droni: una sinergia per la sicurezza e la velocità
Il cuore del nuovo sistema è l’uso della blockchain, che garantisce sicurezza, affidabilità e decisioni collettive durante le emergenze. La rete blockchain viene suddivisa in “shard” (sottoreti indipendenti), accelerando l’elaborazione dei dati e permettendo ai droni di coordinarsi e adattarsi in tempo reale. Questa architettura è cruciale per operazioni su larga scala, dove ogni secondo può fare la differenza tra la vita e la morte.
Una spugna solare per desalinizzare il mare: Aerogel 3D e acqua potabile a basso consumo
La scarsità di acqua potabile è una delle sfide ambientali più urgenti del nostro tempo: il 97% dell’acqua terrestre si trova negli oceani e la sua elevata salinità la rende inutilizzabile senza costosi processi di desalinizzazione. Oggi, un team guidato da Xi Shen ha sviluppato un materiale spugnoso, stampato in 3D e composto da nanotubi di carbonio e nanofibre di cellulosa, capace di trasformare l’acqua di mare in acqua dolce sfruttando esclusivamente l’energia solare. Questa innovazione, pubblicata su ACS Energy Letters, promette una svolta verso la desalinizzazione sostenibile, scalabile e a basso impatto energetico.
Aerogel 3D: la nuova frontiera della desalinizzazione solare
Il cuore della scoperta è un aerogel poroso, realizzato tramite una tecnica di stampa 3D su superficie ghiacciata, che permette di solidificare ogni strato prima di aggiungere il successivo. Il risultato è una struttura spugnosa con minuscoli canali verticali di circa 20 micrometri di diametro, distribuiti uniformemente. Questi canali favoriscono la diffusione del vapore acqueo durante l’evaporazione, garantendo che la resa rimanga elevata anche aumentando la dimensione del materiale—a differenza degli aerogel tradizionali, la cui efficienza cala con l’aumentare della superficie.
Durante i test, sono stati realizzati campioni quadrati da 1 a 8 centimetri di lato: sia i piccoli che i grandi pezzi hanno mantenuto la stessa efficienza di evaporazione. In una prova all’aperto, il materiale è stato immerso in acqua di mare e coperto da una cupola di plastica trasparente. Il sole riscalda la parte superiore della spugna, facendo evaporare solo l’acqua (non il sale), che si condensa sulla cupola e viene raccolta come acqua dolce.