Pediatri di famiglia: un allarme nazionale con epicentro al Nord

Guido Donati* 03 Lug 2025


Mancano almeno 502 pediatri di famiglia in Italia, con il 75% delle carenze concentrate in Lombardia, Piemonte e Veneto. Questa la denuncia della Fondazione GIMBE, che evidenzia come la situazione sia destinata ad aggravarsi: entro il 2028 andranno in pensione quasi 2.600 pediatri, a fronte di un ricambio generazionale incerto. La carenza si traduce in un sovraccarico per i pediatri esistenti, con numerosi casi in cui si supera il massimale di 1.000 assistiti, rendendo difficile per molte famiglie trovare un pediatra disponibile.
Il ruolo cruciale del Pediatra di Libera Scelta (PLS)
Il pediatra di famiglia è il punto di riferimento essenziale per la salute di bambini e ragazzi da 0 a 13 anni. L'assegnazione di un PLS è obbligatoria dalla nascita per garantire l'accesso ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale. Nonostante il calo delle nascite, che ha ridotto il fabbisogno di PLS di oltre 500 unità in sei anni, la situazione rimane critica. Infatti, il passaggio automatico dei ragazzi di 14 anni al medico di medicina generale (MMG) e il numero maggiore di quattordicenni rispetto ai nuovi nati, generano un saldo netto positivo di assistiti per i PLS, aumentando il loro carico di lavoro.

Le sfide attuali: massimali e burocrazia


L'ultimo Accordo Collettivo Nazionale (ACN), in vigore dal 25 luglio 2024, ha fissato a 1.000 il numero massimo di assistiti per PLS. Superata questa soglia, un pediatra può accettare nuovi assistiti solo "ricusandone" un numero equivalente tra quelli di età compresa tra 6 e 13 anni. L'unica eccezione è l'iscrizione di fratelli di pazienti già in carico. Le deroghe temporanee al massimale sono concesse solo in casi eccezionali.
Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, sottolinea che la carenza di oltre 5.500 MMG rischia di lasciare i ragazzi "ricusati" dai PLS senza un medico di riferimento. Questo porta spesso all'estensione delle deroghe, creando un circolo vizioso che sovraccarica i pediatri e riduce la qualità dell'assistenza.
Ambito territoriale carente e fabbisogno reale
L'inserimento di nuovi PLS nel SSN avviene identificando gli "ambiti territoriali carenti", ovvero le aree dove è necessario coprire un fabbisogno assistenziale. L'ACN stabilisce un rapporto ottimale di 1 PLS ogni 850 bambini. Questo nuovo calcolo, che include tutti gli assistiti in carico ai PLS (anche quelli tra 6 e 13 anni), mira a parametrare correttamente il numero di pediatri rispetto alla popolazione effettivamente assistita.


Nonostante ciò, la Fondazione GIMBE stima una carenza complessiva di 502 PLS a livello nazionale, con forti squilibri regionali. Le regioni del Nord come Lombardia (180), Piemonte (108) e Veneto (93) sono le più colpite, mentre in altre nove regioni non si registrano carenze.
Invecchiamento e ricambio generazionale incerto
Un ulteriore elemento di preoccupazione è l'invecchiamento della categoria: la quota di PLS con oltre 23 anni di specializzazione è passata dal 39% nel 2009 al 77% nel 2023, indicando un rallentamento nel ricambio generazionale. Tra il 2024 e il 2028 andranno in pensione 2.598 pediatri.
Sebbene il numero di borse di studio per la specializzazione in pediatria sia aumentato negli ultimi anni, non è possibile prevedere quanti dei nuovi specialisti sceglieranno la carriera di PLS. Questa incertezza rende difficile stimare se le nuove leve saranno sufficienti a garantire un ricambio adeguato e a colmare le attuali carenze.


Prospettive e soluzioni necessarie
Per affrontare questa emergenza, la Fondazione GIMBE raccomanda diverse azioni:
* Stime accurate: Ogni Regione deve disporre di stime precise sul numero di pediatri che effettivamente intraprendono la carriera di PLS, integrate con le proiezioni ISTAT sulla denatalità.
* Modelli organizzativi innovativi: È fondamentale adottare modelli organizzativi orientati al lavoro in team.
* Attuazione della riforma territoriale: La piena attuazione della riforma dell'assistenza territoriale prevista dal PNRR (Case e Ospedali di Comunità, assistenza domiciliare, telemedicina) è cruciale.
* Accordi sindacali: Servono accordi sindacali coerenti con gli obiettivi di ricambio generazionale e una distribuzione capillare dei PLS.
La situazione attuale, con la combinazione di carenze numeriche, sovraccarico dei professionisti esistenti e un ricambio generazionale incerto, rende sempre più difficile per le famiglie italiane, specialmente nelle aree più periferiche e disagiate, accedere a un pediatra di famiglia. Sarà necessario un impegno congiunto e strategico per invertire questa tendenza e garantire il diritto alla salute dei più giovani.

 

* Board Member, SRSN (Roman Society of Natural Science)




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