Una spugna solare per desalinizzare il mare: Aerogel 3D e acqua potabile a basso consumo

Carlo Rossini 04 Lug 2025

 

La scarsità di acqua potabile è una delle sfide ambientali più urgenti del nostro tempo: il 97% dell’acqua terrestre si trova negli oceani e la sua elevata salinità la rende inutilizzabile senza costosi processi di desalinizzazione. Oggi, un team guidato da Xi Shen ha sviluppato un materiale spugnoso, stampato in 3D e composto da nanotubi di carbonio e nanofibre di cellulosa, capace di trasformare l’acqua di mare in acqua dolce sfruttando esclusivamente l’energia solare. Questa innovazione, pubblicata su ACS Energy Letters, promette una svolta verso la desalinizzazione sostenibile, scalabile e a basso impatto energetico.

Aerogel 3D: la nuova frontiera della desalinizzazione solare

Il cuore della scoperta è un aerogel poroso, realizzato tramite una tecnica di stampa 3D su superficie ghiacciata, che permette di solidificare ogni strato prima di aggiungere il successivo. Il risultato è una struttura spugnosa con minuscoli canali verticali di circa 20 micrometri di diametro, distribuiti uniformemente. Questi canali favoriscono la diffusione del vapore acqueo durante l’evaporazione, garantendo che la resa rimanga elevata anche aumentando la dimensione del materiale—a differenza degli aerogel tradizionali, la cui efficienza cala con l’aumentare della superficie.

Durante i test, sono stati realizzati campioni quadrati da 1 a 8 centimetri di lato: sia i piccoli che i grandi pezzi hanno mantenuto la stessa efficienza di evaporazione. In una prova all’aperto, il materiale è stato immerso in acqua di mare e coperto da una cupola di plastica trasparente. Il sole riscalda la parte superiore della spugna, facendo evaporare solo l’acqua (non il sale), che si condensa sulla cupola e viene raccolta come acqua dolce.

“Il nostro aerogel consente la desalinizzazione a piena capacità a qualsiasi dimensione, offrendo una soluzione semplice e scalabile per produrre acqua pulita senza energia esterna,” spiega Xi Shen.

Dati chiave e risultati sperimentali
Il sistema ha prodotto circa 3 cucchiai di acqua potabile in 6 ore di luce solare naturale durante un test all’aperto.

La struttura stampata in 3D mantiene la stessa efficienza di evaporazione sia su piccoli che su grandi formati. Il materiale è composto da nanotubi di carbonio e nanofibre di cellulosa, garantendo resistenza, leggerezza e proprietà fototermiche ottimali.

Questa soluzione supera i limiti degli idrogel, che sono più morbidi e meno stabili, e degli aerogel tradizionali, la cui efficienza cala con l’aumentare della superficie. La tecnica di additive freeze-printing consente inoltre di personalizzare la geometria dei pori e lo spessore degli strati per adattarsi a diversi scenari climatici.

Passato e futuro di questa nuova tecnologia

La ricerca sugli aerogel per la desalinizzazione solare è in rapida crescita. Sun J. et al. (2023) hanno recensito i progressi degli aerogel per la produzione di acqua da salamoia e umidità atmosferica, evidenziando come la struttura porosa sia cruciale per massimizzare la resa. Li J. et al. (2024) hanno presentato un evaporatore a base di aerogel di cellulosa ispirato alla natura, dimostrando alte prestazioni in condizioni reali. Zhang Y., Kim D., et al. (2024) hanno testato aerogel a base di carbonio fototermico derivato da biomassa, ottenendo efficienze di evaporazione superiori rispetto agli evaporatori convenzionali.

In passato, alcuni scienziati avevano ipotizzato che la scalabilità degli aerogel fosse un limite insormontabile a causa del calo di efficienza su grandi superfici. Tuttavia, l’approccio di Shen e colleghi dimostra che, grazie a una progettazione intelligente dei pori e all’uso di materiali avanzati, è possibile mantenere alte prestazioni anche su scala maggiore.

Applicabilità in prospettiva

Questa tecnologia rappresenta una svolta per la desalinizzazione off-grid, ideale per comunità costiere, isole e aree remote prive di infrastrutture energetiche. L’uso esclusivo dell’energia solare e di materiali facilmente reperibili rende il sistema sostenibile e potenzialmente a basso costo. In futuro, il team prevede di ottimizzare ulteriormente la resa integrando rivestimenti fototermici e superfici di condensazione passiva, oltre a personalizzare il design per diverse condizioni climatiche.

L’innovazione si inserisce perfettamente negli obiettivi globali di sostenibilità, offrendo una soluzione concreta a una delle crisi ambientali più pressanti: l’accesso all’acqua potabile.



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