Il viroma intestinale: virus che guariscono e rivoluzionano la medicina di precisione.
Nel vasto universo del microbiota intestinale umano, i protagonisti più studiati sono sempre stati i batteri. Tuttavia, un nuovo filone di ricerca sta portando alla ribalta il viroma: la comunità di virus che abita il nostro intestino e che, secondo le ultime evidenze, potrebbe essere la chiave per comprendere e trattare molte patologie gastrointestinali. Un’importante review pubblicata su Precision Clinical Medicine da un team internazionale guidato da Tao Zuo (Sun Yat-sen University, University of Heidelberg, Polish Academy of Sciences) offre una panoramica aggiornata e approfondita su come i virus intestinali—soprattutto i batteriofagi—regolino l’ecosistema microbico, influenzino l’immunità e aprano nuove prospettive terapeutiche.
Dalla tempesta alla calma: la rabbia femminile si trasforma con l’età
La gestione delle emozioni, in particolare della rabbia, è una sfida che accompagna molte donne nel corso della vita, soprattutto durante la transizione menopausale. Se la ricerca si è spesso concentrata sugli aspetti depressivi della menopausa, poco si sa su come rabbia e regolazione emotiva evolvano con l’età e con le tappe riproduttive. Un nuovo studio pubblicato su Menopause dalla Menopause Society, basato su oltre 500 donne tra i 35 e i 55 anni, dimostra che sia l’età anagrafica sia quella riproduttiva influenzano profondamente i livelli di rabbia e la capacità di gestirla.
Rabbia e menopausa: un legame sottovalutato
La rabbia, definita come antagonismo verso persone o situazioni, si distingue dall’ostilità, che è più legata a una reazione di paura e a una costante prontezza al conflitto. Studi storici, fin dagli anni ’80, hanno collegato la rabbia nelle donne di mezza età a un aumento del rischio cardiovascolare: livelli elevati di “trait anger” (propensione alla rabbia) sono stati associati a un incremento della pressione arteriosa e a un maggiore spessore della parete carotidea dieci anni dopo. Altri lavori hanno evidenziato che la rabbia può aumentare la vulnerabilità a sintomi depressivi, soprattutto nelle donne che assumono terapie ormonali per la menopausa.
Pediatri di famiglia: un allarme nazionale con epicentro al Nord
Mancano almeno 502 pediatri di famiglia in Italia, con il 75% delle carenze concentrate in Lombardia, Piemonte e Veneto. Questa la denuncia della Fondazione GIMBE, che evidenzia come la situazione sia destinata ad aggravarsi: entro il 2028 andranno in pensione quasi 2.600 pediatri, a fronte di un ricambio generazionale incerto. La carenza si traduce in un sovraccarico per i pediatri esistenti, con numerosi casi in cui si supera il massimale di 1.000 assistiti, rendendo difficile per molte famiglie trovare un pediatra disponibile.
Il ruolo cruciale del Pediatra di Libera Scelta (PLS)
Il pediatra di famiglia è il punto di riferimento essenziale per la salute di bambini e ragazzi da 0 a 13 anni. L'assegnazione di un PLS è obbligatoria dalla nascita per garantire l'accesso ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale. Nonostante il calo delle nascite, che ha ridotto il fabbisogno di PLS di oltre 500 unità in sei anni, la situazione rimane critica. Infatti, il passaggio automatico dei ragazzi di 14 anni al medico di medicina generale (MMG) e il numero maggiore di quattordicenni rispetto ai nuovi nati, generano un saldo netto positivo di assistiti per i PLS, aumentando il loro carico di lavoro.
L’efficienza delle piante nel “catturare” il carbonio
Uno studio internazionale, al quale ha contribuito anche il Cnr-Isafom, ha rivelato come varia, su scala globale, l’efficienza con cui le piante trasformano il carbonio atmosferico in biomassa.
Pubblicata su Nature Ecology and Evolution, la ricerca offre una nuova prospettiva sul ruolo cruciale della vegetazione nella lotta al cambiamento climatico: più efficacemente le piante usano o trattengono il carbonio, più riescono a sottrarre CO2 dall’atmosfera e a ridurne l’impatto.