Wörner, classe 1954, era presidente del Consiglio esecutivo della DLR (il Centro Aerospaziale tedesco) dal primo marzo 2007: ha alle spalle una brillante carriera accademica che lo ha portato a collezionare una lunga serie di premi scientifici e incarichi prestigiosi. Dal 1995 era anche presidente della Technische Universität di Darmstadt.
Il passaggio di consegne virtuale tra Dordain e Woerner è avvenuto di fatto all’ultima edizione del Salone Aerospaziale di Parigi Le Bourget, ma già il 18 dicembre 2014 il Consiglio dell’Agenzia Spaziale Europea aveva annunciato la nomina ufficiale.
Nei prossimi anni a capo dell’ESA, il nuovo direttore generale ESA vedrà importanti traguardi: nel 2016 la prossima missione europea su Marte e nel 2018 lo sbarco di un rover sul pianeta rosso. Per quanto riguarda la Stazione Spaziale Internazionale, Wörner sarebbe propenso ad andare sul lato nascosto della Luna, e installarvi una stazione permanente e costruire un grosso telescopio. Ma intanto deve calarsi nel suo ruolo, svolgere un’azione sempre più marcata di mediatore tra i diversi Paesi con capacità di accesso allo spazio e affrontare una fase di cambiamenti; tra questi la prospettiva di privatizzazione di Arianespace.