I due nidi trovati e messi in sicurezza del WWF in Basilicata si trovano a Maratea (uno è già schiuso), mentre in Puglia è la provincia di Taranto quella in cui si stanno attendendo le schiuse. In Calabria è attivo per il terzo anno consecutivo il progetto TartAmare.
Solo grazie all’impegno dei volontari, sostenuto anche dal progetto europeo Life Euroturtles, si è creato un vero e proprio network che coinvolge attivamente cittadini residenti, turisti, operatori balneari e Capitanerie di Porto.
Le attività di messa in sicurezza, monitoraggio e tutela dei nidi avviene anche grazie alla collaborazione con le Capitanerie e con le Ripartizioni faunistiche, che, come nel caso del coordinamento della ripartizione faunistico venatoria del “servizio per il territorio di Ragusa”, mette a disposizione gli operai forestali in servizio nelle aree attrezzate costiere proprio per aiutare a recintare i nidi, ma anche per sensibilizzare e formare turisti e residenti su come agire alla vista di tartarughe che nidificano o schiuse. Grazie a queste attività di comunicazione e alla presenza di appositi gruppi Facebook o Whatsapp, agli esperti arrivano numerose segnalazioni di escursioni, tracce o nidificazioni in corso.
Sono sempre di più, infatti, i cittadini che si avvicinano alle associazioni per aiutarle in tutti i modi possibili nelle attività di tutela delle tartarughe: aiutano i volontari nella costruzione delle gabbie di sicurezza attorno al nido e partecipano ai monitoraggi fino alla schiusa delle uova. Le attività dei volontari e cittadini -infatti- non si sono fermati nemmeno nelle giornate di vacanza. In tanti hanno vegliato i nidi durante le notti di San Lorenzo e Ferragosto.
Presto si attendono altre schiuse di nidi segnalati proprio grazie alle collaborazioni fra enti e associazioni e a tutte le attività di sensibilizzazione, formazione e monitoraggio realizzate sul territorio.
La tutela delle tartarughe marine e delle specie a rischio nel Mediterraneo è uno degli obiettivi della campagna GenerAzioneMare del WWF Italia, che ogni anno unisce volontari, ricercatori, pescatori, imprese per difendere il nostro capitale blu e ripristinare l’equilibrio del Mediterraneo, in modo che le persone e la natura possano continuare a prosperare, insieme.