Redazione
Diretto dal regista Matteo Rovere (Veloce come il vento, Il primo Re, Romulus) con la casa di produzione Groenlandia e con protagonista l’attrice Greta Scarano (Suburra, La Linea Verticale, Il Nome della Rosa), il video spot di Greenpeace realizzato dall’agenzia creativa DLV BBDO ha lo scopo di denunciare e sensibilizzare il pubblico sul tema dell’inquinamento dei mari e del Pianeta, focalizzandosi sulla presenza di ingredienti in plastica nei più comuni prodotti di make-up come mascara, rossetti, lucidalabbra, fondotinta, ciprie e illuminanti. Insieme al video l’organizzazione ambientalista mette a disposizione di tutte le persone una guida su come riconoscere gli ingredienti in plastica più utilizzati.
Scoperto il meccanismo con cui la mutazione del gene ETNK1 causa la leucemia mieloide cronica atipica
27 Nov 2020
Una nuova scoperta – effettuata da un team italiano coordinato dai professori Rocco Piazza, professore associato di Ematologia presso la facoltà di Medicina dell’Università di Milano-Bicocca, Carlo Gambacorti-Passerini, professore ordinario di Ematologia presso la stessa facoltà direttore del reparto di Ematologia dell’ospedale San Gerardo – fornisce un contributo importante alla comprensione della patogenesi della Leucemia Mieloide Cronica Atipica (LMCa) e potrebbe nel futuro cambiare il destino dei pazienti affetti da questa malattia. I risultati di questo lavoro di ricerca, condotto sotto il patrocinio della Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) e dell’Associazione “Antonio Castelnuovo”, sono stati pubblicato sull’autorevole rivista “Nature Communications”. L’8 dicembre, inoltre, lo studio sarà presentato dalla dottoressa Diletta Fontana, ricercatrice presso l’Università di Milano-Bicocca e primo autore della pubblicazione, al congresso della Società Americana di Ematologia in sessione plenaria, dove è stato selezionato, insieme ad altri 5 lavori scientifici provenienti da tutto il mondo, nella prestigiosa categoria dei “Late-breaking abstracts”.
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Clinical Cancer Research, risultato della collaborazione tra il Dipartimento di Medicina Sperimentale e la Harvard Medical School, ha individuato una molecola in grado di rallentare la crescita tumorale dei linfomi. Il test clinico del farmaco, sviluppato con la casa farmaceutica statunitense miRagen Therapeutics, sta entrando nella seconda fase della sperimentazione
Un team di ricerca internazionale ha dimostrato che l’uso di un farmaco ad azione anti-miRna-155 rallenta in modo importante la crescita tumorale sia in vitro che in vivo nei linfomi più aggressivi. Lo studio è il risultato della collaborazione tra il gruppo del Dipartimento di Medicina sperimentale della Sapienza (Eleni Anastasiadou, primo autore dello studio, Cinzia Marchese e Pankaj Trivedi) e la Harvard Medical School ed è stato appena pubblicato sulla rivista Clinical Cancer Research.
Alla base della scoperta c’è la possibilità per i ricercatori di spegnere a scelta un gene specifico, come un oncogene oppure un oncomiRna, il motore responsabile della proliferazione delle cellule tumorali. I microRNA (miRNA) sono piccole molecole di RNA che, sebbene non codifichino per nessuna proteina, hanno un ruolo fondamentale nella regolazione di processi biologici fondamentali come sviluppo, differenziazione, proliferazione e morte cellulare. Di queste molecole ne esiste un tipo, i miRna oncogenici, in grado di spegnere i geni che ci proteggono dal cancro. Altamente espressi nelle cellule tumorali, questi miRna sono un bersaglio importante delle nuove terapie contro il cancro.
About this book
Lactoferrin is an iron-binding glycoprotein belonging to the transferrin family. It acts as a defense in host animals against microbes and viruses, since it has a broad spectrum of antimicrobial and antiviral activities. Lactoferrin has been shown to regulate the growth and differentiation of many types of cells. The results of recent studies indicate that lactoferrin is a potent regulator of dermal fibroblasts, and promotes cutaneous wound healing. The collagen gel contraction, a model of wound contraction during wound healing process, and migration of human fibroblasts were enhanced by lactoferrin. LRP-1 (LDL Receptor related Protein-1) acts as a signaling receptor for lactoferrin that mediate fibroblast response to lactoferrin by activating ERK/MAPK signaling pathway. In addition, lactoferrin promotes biosynthesis of extracellular matrix (ECM) component such as type-I collagen and hyaluronan. Hyaluronan is a major component of ECM in connective tissue and promotes wound healing. The promoting effect of lactoferrin on hyaluronan production was accompanied by promotion of HAS2 (hyaluronan synthase 2) expression.
These observations suggest that lactoferrin promotes the wound healing by providing an ECM that promotes fibroblast migration. Lactoferrin is also known for its anti-inflammatory and immune modulating properties. According to recent in vivo study, lactoferrin promotes wound repair by promoting the early inflammatory phase of wound healing. Based on this, recombinant human lactoferrin was subsequently tested clinically in a Phase II trial in patients with diabetic ulcers and was found to be effective. Lactoferrin should be further evaluated in patients with diabetic and other types of ulcers.
Bibliography:
https://www.youtube.com/watch?v=GODBYRbPL00&feature=youtu.be
- Sreus A. G. et al.; COVID-19 during Pregnancy and Postpartum: Antiviral Spectrum of Maternal Lactoferrin in Fetal and Neonatal Defense; Journal of Dietary Supplements; 08 Nov 2020
- Universidad Peruana Cayetano Heredia; Lactoferrin for Prevention of COVID-19 in Health Care Workers
First interim analysis included 95 participants with confirmed cases of COVID-19
Phase 3 study met statistical criteria with a vaccine efficacy of 94.5% (p <0.0001)
Moderna intends to submit for an Emergency Use Authorization (EUA) with U.S. FDA in the coming weeks and expects the EUA to be based on the final analysis of 151 cases and a median follow-up of more than 2 months
Moderna, Inc. (Nasdaq: MRNA), a biotechnology company pioneering messenger RNA (mRNA) therapeutics and vaccines to create a new generation of transformative medicines for patients, today announced that the independent, NIH-appointed Data Safety Monitoring Board (DSMB) for the Phase 3 study of mRNA-1273, its vaccine candidate against COVID-19, has informed Moderna that the trial has met the statistical criteria pre-specified in the study protocol for efficacy, with a vaccine efficacy of 94.5%. This study, known as the COVE study, enrolled more than 30,000 participants in the U.S. and is being conducted in collaboration with the National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), part of the National Institutes of Health (NIH), and the Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA), part of the Office of the Assistant Secretary for Preparedness and Response at the U.S. Department of Health and Human Services.
Un lavoro coordinato dal Dipartimento di Medicina sperimentale e pubblicato sulla rivista EBioMedicine del gruppo The Lancet, identifica in un autoanticorpo un possibile indicatore di resistenza ai trattamenti immunoterapici nei pazienti con carcinoma polmonare
L’ultima frontiera della lotta al cancro è rappresentata da terapie che armano il sistema immunitario del paziente in modo che sia in grado di riconoscere e annientare le cellule tumorali. Cosa accade se il sistema immunitario ha un difetto? In questo caso è molto probabile che si inneschi un meccanismo di resistenza all’immunoterapia usata contro il tumore compromettendo gravemente l’efficacia della cura.
La presenza di autoanticorpi può essere una spia di allarme di un sistema immunitario disfunzionale e l’identificazione di biomarcatori di questo sistema può essere una guida per la scelta della corretta terapia per il paziente.
Il Presidente FIMP Paolo Biasci: “Gli effetti dell’epidemia pesano su alimentazione, sedentarietà, sonno e disturbi dell’apprendimento. Noi disponibili a inserire nei Bilanci di salute le profilassi del Calendario della vita e l’anti-influenzale. Ma i nostri studi devono rimanere Covid-free, soprattutto per il bene dei piccoli”.
Roma, 16 ottobre 2020 – “Mangiano male, dormono meno, si muovono poco. E quel 15% con disturbi del neurosviluppo, dalle difficoltà di apprendimento alle forme di autismo, è in grande sofferenza. La salute dei bambini italiani al tempo del Covid-19 desta più di una preoccupazione in tutti noi. Ad allarmarci anche i ritardi nei recuperi del calendario vaccinale in tante Regioni, dovuti all’impegno dei Dipartimenti di Prevenzione sul contenimento del virus. Ribadiamo al Ministro Roberto Speranza, che su questo e sulla profilassi anti-influenzale siamo disposti a fare la nostra parte, approfittando degli accessi programmati per i Bilanci di salute”. Queste le parole di Paolo Biasci, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri durante il XIV Congresso Nazionale FIMP, in corso fino a domani in modalità virtuale.
La sfida mondiale della metalizzazione dell’idrogeno vede il Dipartimento di Fisica della Sapienza Università di Roma in prima linea. Lo studio, volto allo sviluppo di nuovi strumenti altamente efficienti per l’elettronica e per il settore dell’energia, è stato pubblicato sulla rivista Nature Physics.
È possibile prendere un gas come l’idrogeno e comprimerlo fino a renderlo solido e resistente come il metallo?
La risposta è affermativa e arriva dal team di ricercatori del Dipartimento di Fisica della Sapienza che, in un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Physics con la collaborazione delle università di Trento e dei Paesi Baschi, ha calcolato le caratteristiche fisiche (conducibilità elettrica, colore e lucentezza) e le proprietà chimiche dell’idrogeno al variare della pressione.
La ricerca si inserisce in un filone di studi che da decenni vede gruppi di tutto il mondo impegnati nel comprimere gli atomi di idrogeno per creare, in laboratorio e a temperatura ambiente, un superconduttore dalle prestazioni molto elevate, che non si surriscaldi e non disperda energia. Peculiarità che rendono il materiale di grande interesse per applicazioni nel settore energetico e dell’elettronica e in altre svariati contesti che richiedono materiali in grado di funzionare anche in condizioni estreme.
COVID-19 is the most devastating pandemic in recent history. As with many emerging infectious diseases, it is of zoonotic origin, meaning that animals played a major role in the initial transmission events. Despite SARS-CoV-2 being highly adapted to jump from human to human, several animal species are naturally susceptible to SARS-CoV-2, including pets such as cats. In the present report, a cat from a family with several relatives affected by COVID-19 developed severe respiratory clinical signs, leading to humanitarian euthanasia. Due to the suspicion of a potential COVID-19 infection in the cat, different antemortem and postmortem tests were assayed. The clinical condition was finally attributed to a feline hypertrophic cardiomyopathy, but the animal was also infected by SARS-CoV-2.
Sono stati i Panda Club della Romanina, periferia della capitale, i vincitori del Premio Violetta inaugurato lo scorso anno, premio che si è aggiunto a quelli offerti dal WWF all’interno del contest Urban Nature e dedicato ad aumentare la biodiversità negli spazi urbani. Nell’Istituto Comprensivo Raffaello è stato riqualificato uno spazio arido e in abbandono che oggi è animato da una vegetazione rigogliosa e fiorita, paradiso per una grande varietà di farfalle, api e altri insetti impollinatori. Il Premio verrà assegnato anche quest’anno ad altri due Panda Club, classi iscritte al WWF, all’interno del contest di Urban Nature che si concluderà la prossima settimana con le premiazioni di altre 6 classi (due primarie, due secondarie di primo e due di secondo grado).
Le premiazioni del contest Urban Nature sono uno dei passaggi chiave delle due settimane di raccolta fondi del WWF che, fino al 4 ottobre, vuole stimolare la generosità degli italiani per creare, grazie al numero solidale (SMS o chiamata) 45585 il maggior numero possibile di Aule Natura dal nord al sud del paese.
Il WWF vuole allestire negli spazi esterni delle scuole aree di supporto alla didattica in grado non solo di garantire la sicurezza degli alunni attraverso un opportuno distanziamento interpersonale ma di arricchire la didattica in un’aula letteralmente “fatta di natura”.