Lo studio del Dna per prevenire la violenza sui minori

Un progetto dell’Istituto di scienze neurologiche del Cnr per approfondire le correlazioni cliniche e le evidenze di tipo genetico ed epigenetico nei soggetti che hanno sviluppato gravi neuropsicopatologie comportamentali in seguito a maltrattamenti e abusi subiti nell’infanzia e nell’adolescenza
La violenza sui minori è una delle più gravi emergenze umanitarie del nostro tempo. A confermarlo, i dati dell’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della Sanità: in Europa più di 18 milioni di minori subiscono forme di violenza. In Italia, ogni giorno, quattro bambini sono vittime di abusi. Da un’analisi condotta su 16.000 segnalazioni arrivate al Telefono Azzurro dal 2008 al 2013, 8.885 riguardano forme di violenza: il 18,8% abusi psicologici e l’11% violenza fisica (di cui il 63% percosse, il 3,8% violenza sessuale e il 10,5% trascuratezza). Le vittime sono nella maggior parte bambine e adolescenti femmine (53%), percentuale che sale al 68,1% in caso di abusi sessuali. I ricercatori dell’Istituto di scienze neurologiche del Consiglio nazionale delle ricerche (Isn-Cnr) di Catania hanno avviato il progetto pilota ‘Maltrattamenti e abusi sui minori: correlazioni cliniche, genetiche ed epigenetiche’. “Il fenomeno della violenza subita nell’infanzia spesso provoca un modello ciclico di comportamenti violenti che perdurano di generazione in generazione”, spiega Enrico Parano, responsabile scientifico del progetto e ricercatore Isn-Cnr. “
Sarà Paolo Nespoli il protagonista della prossima missione italiana nello Spazio

“Onorato e orgoglioso di tornare in orbita con la bandiera italiana”: queste le prime parole che Paolo Nespoli, astronauta dell’ESA, ha detto ai giornalisti durante la conferenza stampa in cui l’agenzia spaziale nazionale (ASI), insieme a quella europea, ha annunciato il suo terzo volo nel 2017.
La visita istituzionale di AstroSamantha in Italia

È stata la prima visita in Italia dopo la fine di FUTURA, la missione dei record targata Agenzia Spaziale Italiana: il 20 luglio scorso Samantha Cristoforetti è stata accolta al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ha poi pranzato con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
#PlutoFlyBy: la sonda New Horizons ha raggiunto Plutone

Missione compiuta, ancora una volta: un’altra impresa spaziale è entrata nella storia.
Alle 13.49 italiane, la sonda New Horizons della Nasa ha raggiunto Plutone, ai confini del Sistema Solare, passando a 12.500 chilometri dalla superficie del pianeta nano. L'evento storico nell'esplorazione spaziale è stato salutato da un lungo applauso nel centro di controllo della Nasa.
La dislessia si manifesta anche sul movimento

Il disturbo non riguarda solo le difficoltà di lettura ma anche la motricità. Lo rivela una ricerca dell’Università di Milano-Bicocca, condotta in collaborazione con l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, pubblicata sulla rivista Human Movement Science.
Lo studio ha misurato il ritmo di scrittura di 77 bambini di cui 38 con dislessia.
Milano, 6 luglio 2015 – I disturbi tipici della dislessia non riguardano soltanto la lettura ma anche la motricità, cioè l’esecuzione di movimenti ritmici e coordinati. È il risultato al quale sono arrivati i ricercatori del dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca che sono partiti da un esperimento di misurazione del ritmo di scrittura su 77 bambini.
La ricerca (“Dyslexic children fail to comply with the rhythmic constraints of handwriting”; doi:10.1016/j.humov.2015.04.012, i cui autori sono Elena Pagliarini, Maria Teresa Guasti, Carlo Toneatto, Natale Stucchi del dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca e Elisa Granocchio, Federica Riva, Daniela Sarti, Bruna Molteni dell’Istituto Neurologico Carlo Besta) pubblicata sulla rivista Human Movement Science ha mostrato che nei bambini affetti da dislessia evolutiva la durata relativa di scrittura di ciascuna singola lettera che compone una parola non è costante ma varia in funzione della dimensione e velocità della parola scritta.
Lo studio è stato condotto dal gruppo di ricerca coordinato da Maria Teresa Guasti, ordinario di Glottologia e Linguistica, e Natale Stucchi, ordinario di Psicologia Generale, entrambi dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con il Servizio per i disturbi del linguaggio e dell’apprendimento dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano.
Sette note per migliorare la capacità motoria delle persone colpite da ictus

Eseguire la scala musicale utilizzando una tastiera può aiutare la riabilitazione motoria nelle persone colpite da ictus. È il risultato di uno studio dell’Università di Milano-Bicocca e dell’Istituto Auxologico italiano IRCCS pubblicato sulla rivista Journal of Neuropsychology.
Milano, 7 luglio 2015 – La musica può servire per aiutare le persone colpite da ictus a riacquistare le capacità motorie. Lo dimostra uno studio dell’Università di Milano-Bicocca, condotto in collaborazione con l’Istituto Auxologico Italiano-IRCCS, pubblicato su Journal of Neuropsychology (Improving left spatial neglect through music-scale playing DOI:10.1111/jnp.12078)
L’ESA ha un nuovo direttore generale

Staffetta alla direzione generale dell’ESA. Dal primo luglio è il tedesco Johann Dietrich Wörner il nuovo DG dell’Agenzia Spaziale Europea: ha preso il testimone dal francese Jean-Jacques Dordain, che ha ricoperto il ruolo per 12 anni.
Brevettato da Directa Plus il processo di produzione di inchiostro a base dei nanomateriali Grafene G+

Troverà applicazione in molteplici campi: energia, smart textile, elettronica flessibile, plastiche multifunzionali, batterie agli ioni di litio e ritardo di fiamma
6 Luglio 2015 – L'azienda tecnologica con sede a Lomazzo (Co), che si colloca tra i principali produttori di nanomateriali a base grafene al mondo, ha di recente ottenuto l'approvazione del brevetto per l’invenzione industriale in Italia, con prossima estensione globale, sulla produzione di dispersioni ad alta concentrazione di Grafene G+.
Agenti chimici ambientali coinvolti nella carcinogenesi

Ricercatori dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia hanno fatto parte di una task force internazionale che ha studiato l’effetto dell’esposizione a basse dosi di agenti chimici ambientali nella genesi del cancro. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Carcinogenesis della Oxford University Press
Stime dell’Organizzazione mondiale dalla sanità e dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro indicano che la frazione di tumori attribuibili all’esposizione ad agenti tossici ambientali sia compresa tra il 7% e il 19%. 174 ricercatori impegnati nella ricerca sui tumori provenienti da 28 paesi, tra cui Chiara Mondello e Ivana Scovassi dell’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia (Igm-Cnr), hanno approfondito la relazione tra ambiente e cancro analizzando criticamente dati tossicologici pubblicati in letteratura. I risultati del lavoro di questo gruppo di ricercatori hanno dato origine a 12 review pubblicate dalla rivista scientifica Carcinogenesis (Oxford University Press) in un numero speciale intitolato ‘Assessing the Carcinogenic Potential of Low Dose Exposures to Chemical Mixtures in the Environment’ (disponibile al link).
Zanzare e terrorismo psicologico: cui prodest?

L’Italia è la più grande consumatrice di insetticidi in Europa: oltre che essere largamente utilizzati nelle attività agricole, grandi quantità di essi vengono diffuse, da Enti pubblici e privati, nelle aree fortemente antropizzate, per contrastare i cosiddetti “insetti molesti”.
Come giustificazione di questo costante e ripetuto avvelenamento del territorio, nelle Ordinanze dei Comuni frequentemente si cita Aedes albopictus in quanto potenziale vettore di malattie, quali Chikungunya e Dengue, e Culex pipiens come vettore di West Nile Virus.
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