La realizzazione di questo progetto contribuì, senza dubbio, a fare di Milano una realtà originale nel panorama scientifico-culturale italiano almeno per un sessantennio, dagli inizi successivi all’Unità d’Italia fino all’avvento del fascismo.
L’opera “Milano scientifica, 1875-1924” (2 voll., Sironi editore 2008) è il frutto dell’intelligente collaborazione tra accademici italiani e studiosi provenienti da settori diversi, come quelli degli archivi, delle biblioteche e dei musei.
Il primo volume, a cura di Elena Canadelli, si occupa della rete delle Istituzioni del grande Politecnico, ideata da Brioschi. Ne facevano parte, tra gli altri, l’Osservatorio astronomico e l’Orto botanico di Brera, le Scuole superiori di Agricoltura e Veterinaria, il Museo civico di storia naturale, il Gabinetto numismatico e l’Accademia scientifico-letteraria, l’Istituto civico di psicologia sperimentale, l’Istituzione elettrotecnica italiana Carlo Erba, l’Acquario civico con la Stazione di biologia.
Il volume secondo, a cura di Paola Zocchi, tratta invece delle Istituzioni sanitarie milanesi fondate da Mangiagalli; una rete di istituti clinici di perfezionamento, con cliniche ostetrico-ginecologica, delle malattie epidemico-contagiose, del lavoro e pediatrica, a cui si aggiunsero in seguito nuovi padiglioni clinicizzati di Ospedali e Istituti spedalieri autonomi d’avanguardia.
Documenti inediti ed immagini d’epoca presenti nella preziosa opera, edita da Sironi, contribuiscono favorevolmente a ricostruire con cura l’insieme di queste Istituzioni e la loro storia.
Ciò che ne consegue è l’interessante ritratto tecnico-scientifico di un microcosmo ben radicato nel tessuto socio-economico della città.
Fausto D'Aprile