Per il resto, i versi spaziano in un arco umano e culturale ampio, nel quale però si identificano alcuni temi nodali: la poesia stessa, l’amore, il gioco come metafora del destino e della vita, la politica, alcune descrizioni paesaggistiche. Senza mai, però, il tono saccente di chi vuole trasmettere il messaggio ma, anzi, sempre con una marcata autoironia: “perché la poesia è lavoro / e mettersi in gioco, / è spogliare l’anima, / sfogliarla poco a poco / rischiando il ridicolo, / con un salto nel fuoco”.
In tale spettro tematico, a dire il vero, la scienza e la ricerca in senso lato tornano almeno un’altra volta, prepotentemente, in ‘Almagesto’. Una poesia dove però si vagheggia “un cosmo a misura d’uomo/ dove Copernico non abbia l’esclusiva”. Un “universo con il cuore al centro/ un nuovo, tolemaico sistema/ che ruoti intorno alla nostra pena/ nel quale l’anima rimanga sempre dentro”. Giacché “Queste galassie, come le conosciamo/ son troppo fredde e buie, e troppo grandi/ perché ci possa raggiungere un ‘ti amo’/ ci vogliono anni luce, e pure tanti”. Un “universo riprodotto in scala/ invece ci starebbe meglio addosso”.
Anche questa, in qualche modo, è ‘ricerca’. E proprio come talvolta accade nei laboratori, il risultato può essere raggiunto quasi casualmente, per serendipità, o al contrario essere ignorato anche quando ci si sbatta di fronte. Come accade alla “infermiera canterina” di ‘Misericordia corporale’: “Al piano superiore si sente / un vagito, è il reparto maternità/ nella rianimazione, solo un tintinnio/ cantilenante: l’infermiera non lo sa/ ma è la metafora dell’umanità”.
Il libro è edito da Terre Sommerse (www.terresommerse.it, € 10,00 pagg. 73).

Gli unici ma non irrilevanti riferimenti alle discipline scientifiche di questa raccolta di poesie sono nel titolo, nella poesia eponima e nella copertina, che rimandano all’utilizzo dei "disegni ambigui" per valutare la personalità di un individuo. Un'idea dalle radici antiche, era anche una sorta di gioco di società, ma che nel 1921 fu Hermann Rorschach con il suo “test” il primo ad applicare come strumento di indagine psicometrica.

