Matematica

Matematica (5)


Uno studio congiunto delle Università di Padova e di Genova, recentemente pubblicato sulla rivista Intelligence, ha esaminato 13 milioni di prove Invalsi per valutare le differenze in matematica fra ragazze e ragazzi nelle scuole del Nord e Sud Italia.
Nell’immaginario comune, il Pitagora del futuro non è una ragazza e non proviene dal Sud Italia: nella corsa a chi arriva primo in matematica tra gli studenti, i cliché vogliono che siano i ragazzi a vincere, e di solito provenienti dalle zone ricche del nord Italia. Questa considerazione si basa sull’osservazione che le differenze fra maschi e femmine sono enfatizzate nelle zone meno ricche e progredite.
Ma è effettivamente così? Quali sono i fattori che determinano il minore interesse delle ragazze nelle cosiddette materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica)? Quanto influiscono gli aspetti geografici, sociali, culturali ed economici nel gender gap in matematica?

 

È uno dei pochi modelli computazionali che, riproducendo l'attività di diversi network genetici, è in grado di fare predizioni poi verificate in vivo. Lo studio, coordinato dal Dipartimento di Biologia e biotecnologie Charles Darwin della Sapienza in collaborazione con l’Università di Utrecht, è stato pubblicato sulla rivista Developmental Cell
La crescita di un organo è un processo articolato in cui l’attività delle cellule e dei tessuti che lo compongono deve essere finemente regolata per garantire una forma e una dimensione finale compatibili con la sua funzione. Ciò vale anche per i vegetali, dei quali sono ancora poco noti i meccanismi alla base della formazione di organi, quali radici, fusti e foglie.

Con le moderne tecnologie di analisi molecolare ad ampio spettro è stato possibile raccogliere negli ultimi anni un'enorme quantità di dati di rilevanza biologica, ma la possibilità di integrarli in un modello capace di predire il comportamento in funzione di alcuni parametri resta ancora molto limitata.

 

L’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) ha studiato per la prima volta un problema legato alla stampa 3d utilizzando modelli

matematici e teorizzando dei metodi per diminuire il tempo di realizzazione.

La ricerca è pubblicata su Applied Mathematical Modelling

 

Oggi le stampanti 3d sono in grado di creare qualsiasi oggetto solido e replicare quelli esistenti, ma sono ancora poco diffuse a causa delle difficoltà di utilizzo. L’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) ha pubblicato su Applied Mathematical Modelling uno studio in cui per la prima volta, per migliorare gli standard di stampa, si usano metodi matematici già utilizzati per l’ottimizzazione di forme o per la fluidodinamica computazionale (riproduzione o simulazione al computer di fluidi in movimento definiti da espressioni matematiche). “Un problema tipico delle stampanti 3d è la creazione automatica di supporti o impalcature sulle quali si appoggia l’oggetto durante la stampa”, spiega Emiliano Cristiani, ricercatore Iac-Cnr. “Il sistema prevede un ugello che deposita il materiale strato dopo strato, il tempo di raffreddamento è relativamente lungo, quindi il materiale tende a ‘colare via’, determinando una cattiva realizzazione di stampa. Questo inconveniente può essere superato con la creazione di supporti specificamente disegnati per ogni oggetto, così da ridurre il tempo impiegato a produrre l’oggetto e diminuire il materiale per la sua realizzazione”.

Mozart dà i numeri

22 Dic 2009 Scritto da

La musica ha a che fare con i numeri? Certo che si, e Mozart ce lo dimostra. Infatti, una delle sue opere più famose, “Le nozze di Figaro”, inizia con le parole (anzi, i numeri): “Cinque, dieci, venti, trenta, trentasei, quarantatre”. Chi canta (o conta) è il protagonista, Figaro, che misura lo spazio per il suo letto nuziale.
Anche nel “Don Giovanni” si conta (e si canta), e a farlo è il servo di Don Giovanni, il dissoluto libertino più famoso della storia dell’opera, Leporello, che rivela a Donna Elvira (la quale pure spasima per il perfido traditore, ma ognuno è libero di farsi del male come vuole) il catalogo amoroso del licenzioso cavaliere di Spagna elencando numericamente le sue conquiste: “In Italia seicento e quaranta, il Almagna duecento e trentuna, cento in Francia, in Turchia novantuna, ma in Ispagna son già mille e tre...”.

Le giovani speranze della matematica applicata ricevono il premio INdAM-SIMAI 2009

Si è svolta a Roma, il 9 ottobre scorso, presso l'Aula Marconi del CNR, la cerimonia di consegna dei premi INdAM-SIMAI 2009 per le migliori tesi di dottorato in matematica applicata prodotte degli ultimi due anni. L'evento è stato promosso dall'Istituto Nazionale di Alta Matematica "Francesco Severi" (INdAM) e dalla Società Italiana di Matematica Applicata e Industriale (SIMAI), e organizzato in collaborazione con l'Istituto per la Applicazioni del Calcolo “M. Picone” del CNR.

 

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