Parkinson: un esame del sangue per "leggere" il danno ai neuroni. Scoperto il ruolo del biomarcatore JNK3

Uno studio coordinato dall'Università Statale di Milano e dall'Istituto Mario Negri rivela come un enzima nel plasma possa rivoluzionare la diagnosi precoce e il monitoraggio della malattia.
Una ricerca d'avanguardia, pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Parkinson’s Disease, segna un punto di svolta nella lotta alle malattie neurodegenerative. Per la prima volta, l'enzima JNK3 è stato identificato nel sangue non solo come un bersaglio per future cure, ma come un biomarcatore plasmatico estremamente preciso, capace di segnalare il livello di danno neuronale in corso.
Dalla ricerca di base alla clinica: la "doppia identità" di JNK3
Fino ad oggi, JNK3 era noto agli scienziati principalmente come un attore protagonista nei processi di morte dei neuroni. La grande intuizione del team coordinato dalla Prof.ssa Tiziana Borsello (Università Statale di Milano e Istituto Mario Negri) è stata ipotizzare che questo enzima potesse essere rilevato anche nel plasma, trasformandosi in un "messaggero" della patologia.

