Sorghum's bioactive compounds could improve modern diets
Sorghum possesses unique lipid profiles and bioactive compounds that support health and meet the demand for health-promoting food products.
Sorghum, often relegated to animal feed in developed countries, boasts significant nutritional potential that remains largely untapped for human consumption. This oversight presents a critical challenge for health-conscious consumers and nutritionists who are increasingly searching for sustainable food options to address chronic health issues. Sorghum is not only abundant but also resilient, requiring fewer resources than many other crops, making it environmentally friendly.
Deciphering the genome of an endemic species in the Canary Islands to protect the archipelago’s biodiversity
Spider Dysdera curvisetae is a species endemic to the Canary Islands. Photo: Pedro Oromí
A project led by the University of Barcelona and the University of La Laguna will sequence the complete genome of the spider Dysdera curvisetae, a species endemic to the Canary Islands that has its natural habitat in the intertidal zone in the coast of Tenerife. This initiative is one of the twenty projects to be promoted by the European Reference Genome Atlas Consortium (ERGA) — the European node of the Earth BioGenome Project (EBP) — which aims to sequence reference genomes of species of eukaryotic organisms to improve the management and conservation of biodiversity in European territory.
The D. curvisetae genome sequencing project, led by experts Sara Guirao and Julio Rozas, from the UB’s Faculty of Biology and the Institute for Biodiversity Conservation (IRBio) of, and Nuria Macías, from the research group Systematics, Biogeography and Evolution of Arthropods of the Canary Islands, from the Faculty of Biology of the University of La Laguna.
Neonati con Hiv: mortalità ancora alta in Africa. Scoperti nuovi indicatori di rischio
I risultati degli studi del Consorzio di ricerca internazionale EPIICAL con il coordinamento scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Tassi di mortalità ancora alti in Africa tra i neonati affetti da HIV nonostante la diagnosi rapida dell’infezione e la disponibilità delle terapie antiretrovirali. È quanto emerge da due nuovi studi condotti dal consorzio di ricerca internazionale EPIICAL guidato dalla Fondazione Penta con il coordinamento scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Queste ricerche hanno portato alla scoperta di due proteine nel sangue predittive del rischio di morte. Dal 2015 i ricercatori del consorzio EPIICAL, composto dai maggiori Centri per l’HIV di Europa, Africa e USA, svolgono attività scientifica e clinica per il controllo dell’infezione in età pediatrica soprattutto nei Paesi svantaggiati dove oggi si concentra il più alto numero di bambini contagiati dal virus.
Riscaldamento globale: entro 2100 pericolo estinzione per alghe e foreste marine
Se non ci saranno interventi per mitigare subito le emissioni di gas serra, le foreste macroalgali e le fanerogame (fra cui Posidonia oceanica, una pianta superiore endemica del Mediterraneo) sono a rischio estinzione entro il 2100. Il riscaldamento globale rischia di provocare a livello mondiale una riduzione fra l’80 e il 90% degli ambienti adatti alla sopravvivenza di queste specie che potranno trovare rifugio solo nelle regioni polari. Lo scenario emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications e condotto dalle Università di Helsinki e di Pisa, dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dal Centro di eccellenza australiano per la Biodiversità e il patrimonio naturale (CABAH).
Odori "emozionali", terapia mindfulness e ansia sociale
Pubblicata sul «Journal of Affective Disorder» la ricerca dell’Università di Padova su come gli odori emozionali abbiano la capacità di aumentare i benefici degli interventi basati sulla mindfulness in situazioni di ansia sociale.
Gli odori del corpo umano sono un efficace mezzo di comunicazione sociale: gli individui esposti a un particolare tipo di odori, quelli emozionali, sperimentano una parziale replica dello stato affettivo del mittente. Questo fenomeno può essere particolarmente rilevante in condizioni in cui le interazioni sociali sono compromesse, cioè quando si è in presenza di ansia sociale. Lo studio dal titolo “Sniffing out a solution: How emotional body odors can improve mindfulness therapy for social anxiety” – pubblicato sulla rivista scientifica «Journal of Affective Disorder» dal team del Dipartimento di
Psicologia Generale dell’Università di Padova – si è proposto di verificare se gli odori emozionali hanno la capacità di aumentare i benefici degli interventi basati sulla mindfulness. In particolare la ricerca si è concentrata su come gli odori sociali corporei possano modulare il comportamento e i sintomi di individui affetti da ansia sociale. Lo studio è il primo a utilizzare gli odori corporei emozionali come catalizzatore di un trattamento psicologico, indicando come questi possano essere uno strumento potenziale per migliorare un breve training di mindfulness (ovvero una pratica di meditazione e rilassamento ispirata alla meditazione buddista) per i sintomi dell'ansia sociale.
Una nuova spettroscopia rivela i segreti quantistici dell'acqua
Il Consiglio nazionale delle ricerche ha contribuito, con l’Istituto per i processi chimico-fisici di Messina, alla ricerca internazionale coordinata dall’Ecole Polytechnique Federale di Losanna che ha per la prima volta osservato in maniera diretta - tramite il metodo della spettroscopia vibrazionale correlata - le molecole che partecipano ai legami a idrogeno nell'acqua liquida, misurando gli effetti quantistici elettronici e nucleari che in precedenza erano accessibili solo tramite simulazioni al calcolatore. Lo studio, al quale hanno partecipato anche l’ICTP di Trieste, l’Ecole Normale Superieure di Parigi e la Queen’s University di Belfast sperimentale e computazionale sono stati pubblicati su Science.
Tumore al cervello, una combinazione di molecole naturali per terapie più efficaci
Un nuovo studio, pubblicato su International Journal of Molecular Sciences, ha validato l’efficacia di curcumina e polidatina nel pretrattamento di alcune tipologie di carcinomi cerebrali quali il glioblastoma. La ricerca, realizzata su modelli cellulari in vitro, dal Cnr-Ift in collaborazione con Iss e Fondazione Artoi, apre importanti prospettive nella cura di questi tumori, fornendo un supporto per il potenziamento delle tradizionali terapie chemioterapiche
Uno studio recentemente condotto da ricercatori dell’Istituto di farmacologia traslazionale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ift), Istituto superiore di sanità (Iss) e Fondazione Artoi ha dimostrato come la combinazione di curcumina e polidatina - due molecole naturali - migliori l'efficacia nel trattamento del glioblastoma, un tumore cerebrale. La ricerca, su modelli cellulari, è stata pubblicata sull'International Journal of Molecular Sciences, nel numero speciale New agents and novel drugs use for the oncological diseases treatment.
Regulations of m6A and other RNA modifications and their roles in cancer
Cancer, a disease with global impact, is intricately linked to dysregulated gene expression, which is influenced by both genetic mutations and epigenetic changes, including RNA modifications. A comprehensive review published in the journal reveals the significant role of various RNA modifications in cancer development and progression. The review particularly focuses on N6-methyladenosine (m6A), the most prevalent internal modification in RNA, and its regulatory mechanisms.
m6A modification is catalyzed by "writers," including methyltransferases METTL3, METTL14, and WTAP, and is removed by "erasers" like FTO and ALKBH5. "Readers" such as YTHDF proteins recognize m6A sites and mediate downstream effects, which are crucial for the biological functions of m6A. The review underscores that the levels of m6A and its regulators are often aberrant in cancer, contributing to hallmarks of the disease such as proliferation, survival, metastasis, and drug resistance.
Biscotti con vinaccia per prevenire le malattie cardio-metaboliche
Una ricerca coordinata dall’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr ha dimostrato che biscotti arricchiti con vinaccia di uva rossa sono in grado di fornire un contenuto maggiore di polifenoli e fibre, elementi noti per i loro effetti benefici sulla salute. I risultati ottenuti suggeriscono un ruolo potenziale dell’utilizzo di questi prodotti nella prevenzione di malattie come obesità e diabete
Come aumentare la quantità di polifenoli e fibre nella dieta, elementi noti per i loro effetti benefici? Una possibile risposta viene da uno studio dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche di Avellino (Cnr-Isa), pubblicato sulla rivista Foods e realizzato in collaborazione con l’Istituto per la Bioeconomia del Cnr di Bologna, l’Università degli Studi di Napoli Federico II e con l’Università degli Studi di Salerno. La ricerca ha riguardato lo sviluppo e la caratterizzazione dal punto di vista chimico-fisico e sensoriale di biscotti arricchiti con vinaccia di uva rossa con potenziali effetti benefici sulla salute cardio-metabolica.
AI in medicine: new approach for more efficient diagnostics
Researchers from LMU, TU Berlin, and Charité have developed a new AI tool that uses imaging data to also detect less frequent diseases of the gastrointestinal tract.
Already used in many areas of medicine, AI has tremendous potential when it comes to helping doctors diagnose diseases with the help of imaging data. However, AI models have to be trained with large numbers of examples, which are generally available in sufficient quantities only for common diseases. “It’s as if a family doctor only had to diagnose coughs, runny noses, and sore throats,” says Professor Frederick Klauschen, Director of the Institute of Pathology at LMU. “The actual challenge is to also detect the less common diseases, which current AI models often overlook or misclassify.”
Together with the group of Professor Klaus-Robert Müller from TU Berlin/BIFOLD and colleagues from the Charité – Universitätsmedizin Berlin, Klauschen has developed a novel approach that overcomes this limitation: As the scientists report in the journal New England Journal of Medicine AI (NEJM AI), their new model only needs training data from common findings to also reliably detect the less frequent diseases. This could significantly improve the diagnostic accuracy and ease the workloads of pathologists in future.
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