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Si sa che una mamma in attesa che ascolta della musica rende felice anche il suo bambino e lo fa crescere più sereno, ma oggi una tale verità diventa ancora più importante grazie ad una nuova ed interessante scoperta dei centri ospedalieri di ricerca canadesi: la musica aiuta i neonati prematuri a crescere e svilupparsi in buona salute.
I ricercatori dell’Università di Alberta, in Canada, hanno infatti notato che i prematuri sottoposti ad un ascolto musicale durante la loro permanenza in incubatrice crescono di peso con più rapidità, sono più tranquilli ed hanno una degenza più breve. La stessa musica ha inoltre degli effetti benefici sulla loro frequenza cardiaca e respiratoria (spesso in una situazione delicata proprio perché insufficiente), così che i piccolissimi pazienti si giovano di una “terapia musicale” indolore ed efficace fin dai primi giorni di vita.
Si dice Biomusica quella metodologia precisa e diretta atta all’equilibrio ed alla stimolazione del corpo per evitare la somatizzazione dei conflitti emotivi. Il termine evocativo della vita (bios) nel nome di questa particolare terapia sta a significare la diretta correlazione che esiste fra le funzioni vitali del corpo e l’arte della musica, un rapporto invero assai antico che oggi trova moderne ed importanti applicazioni.
L’ideatore della biomusica è il professor Mario Corradini, docente di Musicoterapia in Italia, in Svizzera ed in Spagna, il quale si è basato sulla relazione fra suoni, musica e malattia, creando un percorso terapeutico indirizzato alle persone sofferenti di sintomatologie non sempre dichiarate, ma con chiare difficoltà di relazione o in uno stato di dipendenza (come la tossicodipendenza).
Decine di migliaia di italiani si recheranno nei prossimi mesi in Cina per seguire le Olimpiadi e per visitare un Paese così ricco di storia e cultura, rappresenta un’esperienza indimenticabile.
Ogni viaggio comporta la consapevolezza dei rischi connessi allo spostamento e al soggiorno in un paese straniero: le principali responsabilità che - secondo l’OMS - il viaggiatore deve accettare sono;
I benefici della musicoterapia nella cura della malattia ossessiva
La musica ha una fortissima influenza sull’essere umano, ad iniziare dal corpo. Il nostro respiro è la prima cosa ad essere influenzata all’ascolto di una qualsiasi musica, tanto che l’ispirazione e l’espirazione vanno all’unisono con il ritmo, e il nostro corpo è rilassato (o eccitato) e stimolato durante tutta la durata della musica.
Ma questo è solo l’inizio di un processo ben più profondo che coinvolge tutto l’organismo.
La respirazione polmonare si ripercuote sulla circolazione del sangue, e di conseguenza sul liquido cerebro-spinale che giunge al cervello ad ogni battito del cuore e che ne regola le funzioni. Ad ogni ispirazione il liquido giunge in alto, ad ogni espirazione scende verso il basso, e questa alternanza viene modificata dalle impressioni musicali. Così il pensiero è accompagnato dalla musica, che allo stesso modo segue ogni nostro movimento e sentimento.
Il compositore Robert Schumann fu afflitto da disturbi mentali importanti, e la sua situazione fu talmente grave da dover essere ricoverato in una casa di cura dalla quale non uscì più. La causa di una tale dolorosa condizione non ha ancor oggi una risposta certa, perché è certo che non si trattò di una demenza senile o di una malattia di Alzheimer non riconosciuta, ma piuttosto di un disturbo manifestatosi assai precocemente, iniziato nell’adolescenza e poi sempre più aggravato nell’età adulta.
Schumann ebbe una famiglia normale, padre, madre ed una sorella maggiore. Il padre era un uomo schivo e tendenzialmente depresso, ma che comunque egli amò molto e che gli mancò terribilmente allorquando morì a breve distanza dalla sorella, la quale, minata da una malattia mentale congenita, si suicidò. La tragedia familiare, accaduta quando Schumann aveva 16 anni, scosse terribilmente la sua psiche, e fu uno choc dal quale non si riprese mai.
Sul grande Mozart le storie sono tante, a cominciare da quelle che lo ritraggono come un ex bambino prodigio mai cresciuto, uno scavezzacollo, un genio senza pari, un incompreso rivoluzionario che pagò la sua voglia di libertà con la stessa vita… La sua morte, poi, avvolta da sempre nel mistero, ha fatto scrivere oceani d’inchiostro agli studiosi ed ai romanzieri, dalla malattia all’omicidio ogni tesi è stata presentata.
Anche dopo morto Mozart ha continuato a girare per la mente di tutti. Prova ne è la leggenda del ritrovamento del suo cranio, che narra di un becchino che al momento della deposizione nella fossa comune a Vienna avrebbe messo intorno al collo della salma un filo di metallo in modo da poterla riconoscere. Tale sconosciuto individuo avrebbe in seguito segnalato la presenza della reliquia nella fossa al fine di poterla recuperare e farne dono ad un museo cittadino.
E' la disidratazione il principale rischio per la salute durante le ondate di calore
10 Ago 2010 Scritto da Walter PasiniLe ondate di calore rappresentano un importante rischio per la salute pubblica specie per la popolazione anziana cui manca lo stimolo della sete quando il corpo si disidrata. Le ondate di calore sono tanto più pericolose quanto maggiore è l'intensità,il tasso di umidità,la durata e quando il caldo persiste nelle ore notturne. I rischi del caldo sono legati agli effetti della disidratazione, condizione fisio-patologica che comporta una serie di effetti sul rene, sul cervello e sull'apparato cardiovascolare. Il rischio principale delle ondate di calore è rappresentato dal colpo di calore che si caratterizza per una grave alterazione dei meccanismi di termoregolazione e per l'incapacità dell'organismo di disperdere calore.
Controllare il colesterolo per prevenire le malattie cardiovascolari
19 Nov 2008 Scritto da Roberto VolpeChe cos’è il colesterolo. Il colesterolo è un componente delle membrane delle cellule ed è il precursore degli ormoni steroidei (ad esempio, cortisone, ormoni sessuali), della vitamina D e degli acidi biliari. Nel sangue viene trasportato da proteine denominate lipoproteine: le LDL, trasportano il cosiddetto colesterolo aterogeno, vale a dire quello che, se in eccesso, rappresenta uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare in quanto va a depositarsi a livello delle arterie formando la placca aterosclerotica; al contrario, le HDL, trasportano il colesterolo cosiddetto buono, in quanto è quello che viene rimosso dalle arterie.
Accade che alcune persone riferiscano di “ascoltare dei colori” e di “gustare dei suoni”. Non si tratta però, come si potrebbe pensare, di un linguaggio figurato, ma di una vera e propria sensazione di cui riferiscono coloro che sono colpiti da sinestesia, una percezione anomala che può essere indotta da alcune droghe, o, in casi più rari, insorgere spontaneamente.
Chirurghi riparano grave lesione del pavimento pelvico con gel di piastrine
20 Gen 2010 Scritto da Massimo MongardiniGiovane profuga di guerra con lesione traumatica del pavimento pelvico (da probabile violenza), caratterizzata da una devastazione retto-vaginale e un unico meato (cloaca), è stata trattata chirurgicamente nel mese di settembre u.s. presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università La Sapienza di Roma, utilizzando un composto di gel di piastrine e globuli bianchi in grado di accelerare la riparazione di questi tessuti. La donna presentava incontinenza fecale totale, infezioni urinarie ricorrenti, e impossibilità ad una vita sessuale normale. E, ad aggravare la patologia, anche una sieropositività per HIV (Human Immunodeficiency Virus) ed per HCV (Hepatitis C Virus).
Una lesione perineale, dunque, di IV grado (lesione cloacale complessa retto-vaginale) che presentava assenza del perineo ano-vulvare con contestuale distruzione dello sfintere e del setto retto-vaginale. Problematica spesso legata a parti vaginali difficili (incidenza: circa un caso ogni 5000 parti), a lesioni da fistole perianali complesse con conseguenti ascessi (molto meno frequenti e difficilmente quantizzabili) o, come in questo caso, a lesioni traumatiche.