Scienzaonline - Ultimi Articoli

Fitocomplesso senoterapico per una quasi "eterna giovinezza"

Fitocomplesso senoterapico per una quasi "eterna giovinezza"

05 Luglio 2024

Team di ricerca guidato da Padova identifica nuova terapia anti-invecchiamento...

Covid 19 e fegato: l'infezione del pericita scatena la trombosi e peggiora l 'insufficienza respiratoria

Covid 19 e fegato: l'infezione del pericita scatena la trombosi e peggiora l 'insufficienza respiratoria

04 Luglio 2024

Team internazionale di ricerca guidato da Padova individua ruolo del...

Vulcani: piccole differenze, grandi effetti. La chimica e la reologia dietro le eruzioni di Etna e Stromboli

Vulcani: piccole differenze, grandi effetti. La chimica e la reologia dietro le eruzioni di Etna e Stromboli

03 Luglio 2024

L'area craterica del vulcano Stromboli I vulcani Stromboli ed Etna...

Nano frutti della passione e tumori testa-collo

Nano frutti della passione e tumori testa-collo

02 Luglio 2024

I "frutti della passione" al microscopio elettronico Si chiamano "frutti...

Se sbadigli, sbadiglio anch’io: svelati nuovi meccanismi alla base del comportamento imitativo

Se sbadigli, sbadiglio anch’io: svelati nuovi meccanismi alla base del comportamento imitativo

02 Luglio 2024

Un’indagine guidata da studiosi dell'Università di Bologna ha messo in...

Tombe di epoca greco-romana con sepolte intere famiglie: una nuova scoperta nel sito archeologico di Assuan (Egitto)

Tombe di epoca greco-romana con sepolte intere famiglie: una nuova scoperta nel sito archeologico di Assuan (Egitto)

28 Giugno 2024

La Missione archeologica italo-egiziana EIMAWA coordinata dall’Università degli Studi di...

Appennino centrale: scoperti antichi ghiacciai

Appennino centrale: scoperti antichi ghiacciai

28 Giugno 2024

Un team di ricercatori dell’Università Statale di Milano ha individuato...

Cellule di lievito ingegnerizzate come microlenti biologiche ottiche

Cellule di lievito ingegnerizzate come microlenti biologiche ottiche

27 Giugno 2024

Rappresentazione schematica delle proprietà ottiche dei vari compartimenti intracellulari all'interno...

Mercoledì, 25 Maggio 2022

Un nuovo strumento per affrontare questa sfida arriva dalla matematica, in particolare dalla geometria frattale, che permette di caratterizzare le variazioni individuali di tutte le popolazioni mondiali. Questo è il risultato dello studio multicentrico realizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irib, Cnr-Istc, Cnr-Iasi) e dall’Università di Padova, pubblicato su International Journal of Neural Systems.

 Il DNA umano è complesso: oltre 20.000 geni e 3 miliardi di coppie di basi nucleotidiche. Ma questi numeri rappresentano solo in parte l’eterogeneità presente nei nostri geni: infatti, gran parte delle sequenze del nostro DNA non codificano e sembrano ripetersi in maniera casuale all’interno del genoma. Inoltre, ad aumentare la complessità ci sono anche i single nucleotide polymorphisms, piccole variazioni genetiche che rappresentano la storia della nostra evoluzione, la base per lo sviluppo di patologie e anche la differenziazione tra popolazioni diverse.

Per aiutare i biologi a comprendere e ridurre questa complessità sono stati proposti numerosi modelli matematici. Il più promettente deriva dalla geometria frattale, ideata da Benoît Mandelbrot, che ha permesso di studiare tutte quelle strutture ricorrenti alle quali la geometria euclidea non era in grado di rispondere. Un frattale è un oggetto geometrico che ripete infinite volte la sua forma su scale diverse: ingrandendo una sua parte qualunque, si ottiene dunque un oggetto simile all’originale. Un team del Consiglio nazionale delle ricerche - Istituto per la ricerca e l'innovazione biomedica (Cnr-Irib) di Messina e Cosenza, Istituto di analisi dei sistemi ed informatica "Antonio Ruberti" (Cnr-Iasi) di Roma, Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Cnr-Istc) di Roma – e dell’Università di Padova ha applicato i concetti di dimensione frattale su 1.184 individui di 11 diverse popolazioni geograficamente diverse (es. Maasai a Kinyawa, Kenya, Giapponese, Cinese di Pechino, Toscani in Italia, persone con origini africane negli Stati Uniti sudoccidentali) e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista International Journal of Neural Systems.

Pubblicato in Genetica

 

Da uno studio condotto dall’Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Cnr, in collaborazione con il John Innes Centre di Norwich e pubblicato sulla rivista Nature Plants, viene progettata una nuova linea di pomodoro in grado di contrastare la carenza di vitamina D

 

Secondo alcune stime, circa il 40% della popolazione europea, il 26% di quella americana e il 20% di quella orientale sarebbe a rischio di carenza di vitamina D. Da una ricerca dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Consiglio nazionale delle ricerche di Lecce (Cnr-Ispa), in collaborazione con Cathie Martin del John Innes Centre (Norwich, UK) viene proposta una nuova soluzione alimentare proprio con lo scopo di ridurre tale rischio: una nuova linea di pomodoro in grado di accumulare in tutti gli stadi di maturazione pro-vitamina D3, ovvero il precursore assumibile della Vitamina D. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Plants.

Pubblicato in Medicina

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery