L'ASI cambia look: è online il nuovo sito
Se dici NASA, tutti pensano spazio. Ma sentendo nominare ASI, forse non molti saprebbero fare la stessa relazione. Sarà anche per questo che l'Agenzia Spaziale Italiana, giunta al ventesimo anno dalla sua istituzione, ha deciso di farsi conoscere meglio al pubblico, portando le imprese spaziali a contatto con la gente. E, tra le molte iniziative, non poteva mancare la scelta di un nuovo look del sito web (www.asi.it), completamente rinnovato e reso molto più accessibile, anche a chi di spazio non se ne intende.
Empatia
Freddo. Glaciale, penetrante. Odore di umidità e legno marcito. Tenebre oscure, come eterni e insondabili disegni. Fuori, la pioggia. Non faceva altro che piovere, da un po’ di giorni a quella parte. C’è chi avrebbe trovato una simile evenienza tetra, o squallida, o sfortunata. Ma a Antonio Silvera, meglio noto come Empath, la pioggia era sempre piaciuta. Vedere la perfezione azzurra del cielo intaccata dall’addensarsi progressivo delle nubi, fino a quel lungo, straziante pianto di orgoglio sconfitto, lo faceva sentire bene. Come un meraviglioso errore commesso dalla volta celeste. Circondato da assi molli e travi pericolanti, Empath ora sedeva sul pavimento polveroso di quello che un tempo era stato il piano di sopra di una splendida, ricca casa di un’altrettanto prestigiosa famiglia, e che ora si riduceva a una baracca diroccata e fatiscente, in attesa disperata dell’eutanasia di una demolizione. Al centro, un enorme crollo di qualche anno prima permetteva una buona visuale del piano sottostante. Buona, per chi fosse pratico dell’appartamento e abituato a quell’oscurità.
Pannelli solari al cimitero
Pannelli solari al cimitero
Passepartout
Anche il muscolo fa la sua parte: partire dai muscoli volontari per capire la Sclerosi Laterale Amiotrofica
Scriveva Seneca: “Molto resta da fare, molto ne resterà ancora e a nessun uomo, anche fra molti secoli, sarà negata l’occasione di aggiungere ancora qualche cosa”.
La ricerca scientifica è come un puzzle costituito da tante piccole tessere, ogni nuova scoperta, ogni nuovo risultato rappresentano tanti tasselli che nell’insieme permettono di completare il complesso puzzle delle malattie genetiche.
Il nostro gruppo di ricerca, da diversi anni, grazie soprattutto ai finanziamenti Telethon, si occupa di definire le basi molecolari e cellulari di diverse patologie neuromuscolari, tra cui la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).
Dieci anni di Stazione Spaziale Internazionale
Sono trascorsi 121 mesi dal venti novembre del 1998 con il quale si dava il via alla realizzazione della più grande impresa spaziale che il genere umano avesse intrapreso, la costruzione di una stazione orbitante capace di ospitare stabilmente sei astronauti e che univa in tale impresa le due superpotenze spaziali, USA e URSS (o meglio ex URSS) oltre a altri undici paesi più l'Europa nei paesi componenti l'Agenzia Spaziale Europea.
L'Europa dello spazio investe sul futuro
Il principale risultato della ministeriale dell'Agenzia Spaziale Europea svoltasi il 25 e 26 novembre scorso in Olanda a L'Aja non è stato il raggiunto finanziamento di poco meno di dieci miliardi di euro delle sue attività obbligatorie e facoltative, un obiettivo assai ambizioso a poche ore dall'inizio del vertice, quanto piuttosto la scelta dei paesi membri dell'ESA di investire in ricerca e tecnologia, quindi sul futuro, in un momento in cui la crisi economica internazionale dava adito invece a consigli molti più prudenti.
Presentato a Roma il nuovo progetto del CNR: una torre di 30 metri per studiare il clima fra i ghiacci dell’Artico
Il nuovo contributo italiano alla ricerca scientifica dell’Artico si chiama “Amundsen-Nobile Climate Change Tower” (CCT). E’ una torre per studi climatologici alta 30 metri e interamente costruita in alluminio. L’installazione, operativa da giugno 2009, è stata presentata a Roma il 10 dicembre in occasione del convegno “L’Italia del Polo Nord, una nuova prospettiva di ricerca in Artico”, a cura del Dipartimento Terra e Ambiente del CNR.
“Che tempo che fa!” Breve storia dei cambiamenti climatici repentini
Negli anni ’90 comincia ad affermarsi, nel campo della ricerca scientifica, una teoria completamente nuova sulla storia climatica del nostro Pianeta, secondo la quale le temperature polari sarebbero caratterizzate da “cambiamenti repentini e rapidissimi” anziché da processi lenti e continui che si sviluppano nell’arco di decine di migliaia di anni, come invece si credeva fino ad allora.