Premio Nazionale di Fotografia Astronomica 2013: Marco Meniero è il vincitore
La premiazione è avvenuta giovedì 30 gennaio a Roma
“Via Lattea su Balanced Rock” è il nome della foto che ha vinto la prima edizione del Premio Italiano di Fotografia Astronomica (PIFA). L’autore dello scatto è Marco Meniero: è stato premiato nel corso di una cerimonia che si è tenuta a Roma, a Palazzo Ruspoli, giovedì 30 La foto è stata scattata il 10 luglio del 2010 nel Parco Nazionale dello Utah, negli Stati Uniti, con una Canon Eos 5DMKII con EF14 f/2.8 (scatto di 30 secondi con ottica chiusa a f/3.5 e fotoritocco con Photoshop cs6).
Marco Meniero, 41 anni, è un controllore di volo: non è quindi un fotografo professionista, ma un vero appassionato e cultore di fotografia astronomica. Ha collaborato con alcune riviste del settore ed è socio di diverse associazioni di astrofili. “Quando riprendiamo il Cielo, noi ritraiamo noi stessi, o almeno ciò che noi vediamo del contesto rapportato al nostro io. La tecnica fotografica ci fornisce la capacità di estrarre il magico mondo che portiamo dentro”, ha detto Marco Meniero a margine della premiazione, dichiarandosi incuriosito dal cielo e dalle sue costellazioni da sempre, fin da quando era bambino.
The complete genome sequence of a Neandertal from the Altai Mountains
We present a high-quality genome sequence of a Neandertal woman from Siberia. We show that her parents were related at the level of half siblings and that mating among close relatives was common among her recent ancestors.
I 30 anni del Centro Spaziale di Matera

Futura: la missione della prima donna astronauta italiana ha un logo ufficiale
È stato selezionato con il concorso “Disegna la missione di Samantha Cristoforetti”
Dopo il nome della missione, battezzata Futura, è stato selezionato anche il logo ufficiale che caratterizzerà la missione della prima donna italiana nello Spazio: il simbolo è il Sole che brilla nell’alba, fra la Terra azzurra e tante stelle bianche, con la Stazione Spaziale che sfreccia. “Futura - ha detto Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’ESA e pilota dell’Aeronautica Militare - è un bel nome per la missione perché dobbiamo conquistare il futuro e dobbiamo costruirlo pensando che un giorno potremmo decidere di vivere nello spazio o di sfruttarne le risorse”. Il logo ufficiale contiene molti degli elementi più rappresentativi della Missione: scienza, meraviglia, natura e appartenenza italiana.
L’idea grafica alla base del logo è stata presentata mercoledì scorso durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi ed è stata selezionata con il concorso “Disegna la Missione di Samantha Cristoforetti”: il vincitore della competizione, presente alla conferenza, è Valerio Papeti, 32 anni, di Torino, che si è aggiudicato un incontro con Samantha Cristoforetti, nel corso del quale avrà l’opportunità di conoscere dal vivo le sue attività. Inoltre, potrà seguire in diretta dall’Italia il lancio della Missione ISS 42/43.
Futura sarà la seconda missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana: prenderà il via a fine anno, portando nello spazio Samantha Cristoforetti, il settimo astronauta tricolore e prima italiana, che durante la conferenza stampa di mercoledì si è detta “serena, felice di partire e per niente spaventata”.
Nutrition and food safety of edible insects
Contents:
Role of insects in traditional diets
Protein quality is generally high, similar to other animal-source foods
Fat content very variable
Vitamins and minerals
Food hygiene
Allergy
Codex Alimentarius
Child undernutrition
Can insects contribute to better child nutrition?
Global malnutrition – can insects contribute to better diets ?
Anthropoentomophagy in Brazil
Il risveglio di Rosetta
Dopo un viaggio di 10 anni la sonda riprende le attività e inizia le operazioni di avvicinamento alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, sua meta finale
Il 20 gennaio scatterà l’ora X: la sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Rosetta si “risveglierà” e invierà al centro di controllo dell’ESA ESOC tutti i dati relativi al suo stato interno. Il momento della ripresa delle attività è stato codificato nel software di bordo ed il risveglio avverrà in maniera automatica, senza segnali provenienti dalla Terra. A partire dal mese di aprile, seguiranno eventi di check-up per i diversi strumenti scientifici e sottosistemi di bordo. A maggio inizieranno le manovre di avvicinamento alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, previsto per agosto, e l’avvio delle prime osservazioni a distanza (global mapping), prima che il lander si separi (novembre) per posarsi sulla cometa. La sonda e la cometa viaggeranno insieme: Rosetta sarà in grado di comunicare e inviare dati scientifici fino a dicembre del 2015.
Samantha Cristoforetti, a novembre 2014 la sua missione “Futura”
Con l’iniziativa “Dai un nome alla Missione di Samantha Cristoforetti” è stato scelto il nome della missione ISS Expedition 42/43 che vedrà protagonista l’astronauta italiana.
La missione spaziale ISS 42/43 del settimo astronauta tricolore e prima italiana nello spazio, Samantha Cristoforetti, è stata battezzata lo scorso 4 dicembre: si chiamerà “Futura”. Il nome è stato scelto in seguito a una call for ideas lanciata dall’Agenzia Spaziale Italiana, dall’Agenzia Spaziale Europea e dall’Aeronautica Militare. L’iniziativa “Dai un nome alla Missione di Samantha Cristoforetti” ha avuto l’obiettivo di invitare il grande pubblico e tutti gli appassionati di tematiche spaziali, senza limiti di età, a contribuire all’ideazione del nome italiano ufficiale della Missione ISS 42/43.
Al via la missione GAIA. È stato lanciato il satellite che mapperà la via lattea in 3D.
È partita oggi dalla base di Kourou, nella Guiana Francese, a bordo del razzo Soyuz-Fregat: la sonda GAIA (acronimo di Global Astrometric Interferometer for Astrophysics) ha l’ambizioso compito di misurare con precisione movimento, distanza, cambiamento di luminosità e posizione di oltre un miliardo e mezzo di stelle, circa un centesimo dei 200 miliardi di astri della nostra galassia. Si tratta del più grande censimento stellare mai tentato: i sensibili strumenti della sonda saranno anche in grado di osservare i cosiddetti ‘quasar’, corpi celesti la cui luminosità è circa un milione di volte più debole di quelli visibili ad occhio nudo.
“La missione GAIA rivoluzionerà le nostre conoscenze della Via Lattea ed, in particolare, indagherà sulla nascita ed evoluzione di stelle e pianeti extrasolari”, dice Barbara Negri, responsabile ASI dell’Esplorazione e Osservazione dell’Universo. “Ci si aspetta, infatti, che GAIA riveli la storia della nostra Galassia, descrivendo con grande precisione il suo stato attuale e permettendoci così di prevedere la sua futura evoluzione. Il Data Centre realizzato a Torino presso ALTEC, che utilizzerà anche il supercalcolatore FERMI installato presso il CINECA di Bologna, è stato dimensionato per poter gestire ed archiviare l’enorme mole di dati che saranno raccolti dal satellite GAIA durante la sua vita operativa”
La sonda Cassini rivela la profondità di un mare extraterrestre grazie a un radar costruito in Italia
Per la prima volta è stata misurata la profondità di un mare “alieno”: si chiama Ligeia, è uno dei mari del più grande satellite di Saturno, Titano, ed è profondo circa 160 metri.
Gran parte del merito della scoperta è italiano: il raggiungimento di questo importante risultato scientifico è il frutto di uno studio condotto con dei radar planetari concepiti e sviluppati in Italia dall’Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con la Nasa. La ricerca, poi, è stata guidata da ricercatori italiani, a cui hanno contribuito anche americani e francesi: l’analisi dimostra la natura liquida del Mare Ligeia, composto di metano quasi puro (con piccole quantità di etano ed azoto) e fornisce la profondità di un mare extraterrestre che raggiunge più o meno 160 metri.
I risultati dello studio sono stati presentati mercoledì 11 dicembre al congresso dell’American Geophysical Union a San Francisco e saranno pubblicati sulla rivista Journal of Geophysical Research.
“Si tratta di un grande successo che si è potuto conseguire grazie alle competenze scientifiche sviluppate in Italia nel campo dei radar planetari realizzati dall’ASI in collaborazione con la Nasa - ha dichiarato Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana e uno degli autori del lavoro. “Abbiamo un bellissimo esempio di come gli algoritmi ed i metodi di processo dei dati sviluppati nei nostri programmi siano potenti e flessibili e come, grazie all’intuizione di un giovane ricercatore, supportato da un grande team, possano portare a risultati non aspettati, ma anche come la missione Cassini non smetta mai di stupirci”.
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