Che la musica sia salutare per il nostro organismo è ormai una cosa risaputa e comprovata, ma sembra che tra i tanti tipi di musica l’opera lirica sia quella più efficace per il benessere del corpo, soprattutto per il cuore, tanto che un team di studiosi ha condotto uno studio specifico dai risultati chiari e rassicuranti pubblicato ultimamente sulla rivista “Circulation”.
La ricerca è stata svolta dal professor Luciano Bernardi, dell’Università di Pavia, il quale ha chiesto a 24 volontari di ascoltare cinque brani di musica classica monitorando le reazioni del loro cuore durante l’ascolto. Fra i brani scelti c’erano parti della Nona di Beethoven, l’aria “Nessun dorma” dalla “Turandot” di Puccini, la Cantata BVW 169 di Bach, i cori “Va’ pensiero” dal “Nabucco” e “Libiam nei lieti calici” dalla “Traviata” di Giuseppe Verdi. Il risultato dell’esperimento è stato un aumento della pressione e del battito cardiaco in presenza dell’accrescimento dell’intensità sonora, ed un rilassamento ad ogni decrescendo, con un abbassamento della pressione ed un rallentamento del ritmo cardiaco e respiratorio.
La regolarità di una tale funzione è naturalmente la condizione ideale per una persona sana, un’idea condivisa anche dalla dottoressa Diana Greeman, direttore esecutivo dell’associazione britannica “Music in Hospital” che fornisce musica dal vivo in ospedali, cliniche e centri di riabilitazione per anziani, ed all’uopo sceglie delle musiche che possano rendere il recupero dei malati più rapido ed efficace.

 

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