Venerdì, 15 Gennaio 2021
Venerdì, 15 Gennaio 2021 15:21

LNDC e WWF contro ordinanza anti-cinghiali



Le associazioni hanno diffidato il sindaco di Castigline del Lago chiedendo di revocare il provvedimento emesso per l’abbattimento indiscriminato degli ungulati che, seppur in assenza di incidenti di rilievo, secondo lui rappresenterebbero un pericolo per la sicurezza pubblica.
I dintorni del Comune di Castiglione del Lago, in provincia di Perugia, sono abitati da molti anni da una popolazione di cinghiali, come spesso accade in molte parti d’Italia. Può capitare, di tanto in tanto e senza grossi incidenti, che alcuni esemplari di questi animali si affaccino in paese alla ricerca di cibo o semplicemente di passaggio. Questo ha portato il Sindaco della cittadina a emettere un’ordinanza “contingibile e urgente” per introdurre misure atte al contenimento degli ungulati. In poche parole: caccia libera al cinghiale.

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Finanziato dall’Unione Europea un progetto interdisciplinare per la decifrazione dei papiri di Ercolano


La nostra conoscenza delle scuole filosofiche greche è in gran parte basata sulle “Vite dei filosofi” di Diogene Laerzio (III secolo d.C.). Tra le fonti a cui quest’opera attinge figura la monumentale “Rassegna dei filosofi” del filosofo epicureo Filodemo di Gadara (110-post 40 a.C.), scritta alla fine dell’età ellenistica tra il 75 e il 50 a.C. Da questo trattato, trasmesso dai papiri carbonizzati di Ercolano, è possibile ricavare un resoconto sistematico della storia delle scuole filosofiche greche storicamente più attendibile e cronologicamente più vicino alle figure e ai fatti narrati. I manoscritti originali, sopravvissuti grazie all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e conservati a Napoli presso l’Officina dei Papiri Ercolanesi della Biblioteca Nazionale ‘Vittorio Emanuele III’, sono di difficile lettura e le edizioni attualmente disponibili delle opere in essi contenute sono ampiamente superate.

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Uno studio appena pubblicato a firma di geologi e paleontologi delle Università di Torino, Roma Sapienza, Genova, Zurigo e del MUSE - Museo delle Scienze di Trento, ha istituito un tipo di impronta fossile nuova per la scienza, denominata Isochirotherium gardettensis, in riferimento all’Altopiano della Gardetta nell’Alta Val Maira in cui è stata scoperta.


Un’inattesa scoperta paleontologica, appena pubblicata sulla rivista internazionale PeerJ da un team multidisciplinare di ricercatori italiani e svizzeri, descrive una serie di orme fossili impresse da grandi rettili vagamente simili a coccodrilli nel passato più profondo delle Alpi occidentali, circa 250 milioni di anni fa. Le impronte sono state scoperte a circa 2200 metri di quota nella zona dell’Altopiano della Gardetta nell’Alta Val Maira (Provincia di Cuneo, Comune di Canosio) in seguito al lavoro di tesi del geologo dronerese Enrico Collo. Nel 2008, insieme al prof. Michele Piazza dell’Università di Genova e nel 2009 con Heinz Furrer dell’Università di Zurigo, identificarono nelle rocce della zona alcune tracce di calpestio lasciate da grandi rettili, originariamente lasciate fra i fondali fangosi ondulati di una antica linea di costa marina in prossimità di un delta fluviale.

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