La fine delle due culture: da Scienza Tabù a Scienza in TV

È un vero e proprio manifesto quello lanciato da Giovanni Bignami ed altri scienziati e che ha trovato attenzione nella stessa Presidente della RAI, Anna Maria Tarantola. La tv pubblica sembra riappropriarsi di un proprio ruolo educativo promuovendo un canale RAI Cultura. E ora ha anche l'occasione di sancire la fine di una divisione culturale, che non ha ragione di essere, tra le discipline umanistiche e quelle scientifiche, creando un canale, grazie alle frequenze del digitale, dedicato alla scienza, una RAI Scienza.
Un canale che sappia coniugare la correttezza dell'informazione scientifica con la necessaria capacità di interessare il pubblico, proprio come si propone di fare l'emittente pubblica con RAI Cultura.
Quando la leggerezza è performante: i materiali ibridi segnano la via per il futuro

In un Workshop in programma il prossimo 28 novembre all’Archivio Storico di Torino, EnginSoft, tra le aziende italiane con maggiore esperienza nella simulazione manufatti prodotti con materiali ibridi di ultima generazione, presenterà le applicazioni delle moderne tecnologie di simulazione per il miglioramento continuo dei materiali più innovati nei trasporti e nel campo aerospaziale, bellico, impiantistico, sportivo e medico.
Bergamo, 26 novembre 2013 - Se oggi i caschi consentono di sopportare urti e a smorzare energie un tempo devastanti a fronte di un peso decisamente ridotto è merito del lavoro di sviluppo realizzato negli ultimi anni sui materiali compositi o ibridi. Così denominati perché realizzati dall’accoppiamento di più materiali di base, i “costituenti”, sono dotati di proprietà meccaniche elevate in relazione al loro peso e per questo largamente impiegati nelle applicazioni dove la leggerezza è cruciale, dalla costruzione degli autoveicoli e dei loro accessori, alle industrie aerospaziale e bellica, dove si utilizzano questi materiali per realizzare le componenti strutturali di stazioni di lancio e di veicoli spaziali, oltre che per caschi e giubbotti antiproiettile.
Buon compleanno stazione spaziale internazionale!

Compie 15 anni "20 novembre 1998-2013" la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), il più importante e ambizioso programma di cooperazione a livello mondiale nel campo scientifico e tecnologico mai intrapreso, considerato come la maggiore opera ingegneristica realizzata dall'uomo.
La Stazione Spaziale Internazionale è stata costruita pezzo per pezzo nello spazio, si compone di moduli e nodi di collegamento contenenti alloggi e laboratori, oltre a elementi esterni per il supporto strutturale e la sperimentazione nello spazio esterno, e pannelli solari che forniscono energia. La ISS è un laboratorio scientifico unico al mondo per le sue due fondamentali condizioni sperimentali: l’ambiente di microgravità e la presenza umana. L'assemblaggio completo della Stazione ha richiesto più di 40 missioni.
Il primo modulo, il modulo russo Zarya, è stato lanciato nel 1998 e due mesi dopo il modulo americano Unity si agganciava a Zarya avviando la costruzione in orbita del più complesso sistema spaziale abitato; l'ultimo è stato l’italiano Permanent Multipurpose Module Leonardo, nel 2011. È previsto un altro modulo pressurizzato da collegare alla Stazione nel 2014, il russo Nauka Multipurpose Laboratory Module. L’idea di costruire una “stazione spaziale con equipaggio permanente” risale già al 1984, quando il presidente USA, Ronald Reagan, lanciò la proposta di una cooperazione internazionale per dare vita a questo ambizioso progetto. L’anno successivo, Giappone, Europa e Canada decidono di partecipare al programma. Nel 1988 viene avviata la fase di sviluppo con la firma del primo accordo intergovernativo tra Stati Uniti, Giappone, Canadae 9 paesi europei Stati membri dell’ESA.
Il Pap Test e la tipizzazione dell'HPV: due test fondamentali

Negli ultimi tempi su alcuni quotidiani e su alcune pagine web è stato scritto che il Pap Test poteva andare in pensione sostituito dall'ormai sperimentata tipizzazione dello Human Papilloma Virus; il virus di cui alcuni sottotipi possono determinare il cancro della cervice uterina.
Niente di più falso, il pap test ci permette di studiare le cellule della portio uterina e di un tratto del canale uterino esterno mentre la tipizzazione dell'HPV ci dice se vi è un'infezione da HPV ed eventualmente di quale sottotipo si tratti.
Comunque lo screening per l'Human Papilloma Virus si sta dimostrando sempre più efficace come emerge da uno studio pubblicato dell'International HPV screening working group, in cui hanno collaborato vari centri europei tra cui “le Molinette” di Torino, sul Lancet del 3 novembre di quest'anno dal titolo "Efficacy of HPV-based screening for prevention of invasive cervical cancer: follow-up of four European randomised controlled trials."
Conferenze per il Centenario dell'Istituto Italiano di Paleontologia Umana

Anagni venerdì 13 dicembre e a Roma sabato 14 dicembre.
In occasione della ricorrenza dei 100 anni dalla fondazione dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana, formalmente costituito nel maggio 1913 come Comitato per le ricerche di Paleontologia Umana in Italia, sono state organizzate due giornate di conferenze rivolte a specialisti e non.
Il programma preliminare del meeting “1913-2013: cento anni di storia naturale dell’uomo. L’Istituto Italiano di Paleontologia Umana a un secolo dalla fondazione”, prevede una prima giornata ad Anagni venerdì 13 dicembre e un secondo incontro a Roma sabato 14 dicembre.
Le conferenze di Roma verranno tenute nella Sala dell’Aranciera presso l’Orto Botanico.
Centenario dalla fondazione dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana
Missione IsIPU in Giordania
Si è appena conclusa la prima campagna di ricerche sul paleolitico della Valle dello Zarqa, condotta dall’Istituto Italiano di Paleontologia Umana insieme alla Universidade de Sao Paulo (Brasile) e alla Hashemite University di Zarqa (Giordania). L’obbiettivo è quello di datare i siti archeologici paleolitici scoperti negli anni ’90 dalla missione dell’Università di Roma coordinanata da Gaetano Palumbo. A quel tempo vennero trovati numerosi giacimenti del Pleistocene inferiore e medio, con grandi quantità di industrie litiche di modo 1 e 2.
Una prima attribuzione cronologica, basata sui dati archeologici e biostratigrafici attribuiva al giacimento più antico un’età di un milione di anni (scarica l’articolo). Successivamente non è stato possibile ritornare sul posto, ma da quest’anno, grazie alla collaborazione tra il nostro Istituto e l’Università di Sao Paulo, si sono create le condizioni minime per la ripresa delle ricerche. Vi partecipano Fabio Parenti (archeologo e coordinatore), Giancarlo Scardia (geologo) Walter Neves (Paleoantropologo), Astolfo Araujo (Geoarcheologo), Bilal Khreishat (geoarcheologo) e Fareed Al-Shishani (studente in gestione dei beni culturali). L’équipe sta lavorando nei dintorni del villaggio di sukhne, prelevando campioni per le datazioni al paleomagntismo, industrie litiche in affioramento e facendo analisi stratigrafichje e geomorfologiche.
La missione è terminata il 12 ottobre 2013.
http://www.isipu.org/
Calamità naturali e coperture assicurative - Il risk management nel governo dei rischi catastrofali
di Antonio Coviello
Collana SIGEA - Dario Flaccovio Editore
ISBN 978-88-579-0209-8 (Pagg. 304, prezzo euro 25)
Il volume si ispira all’attuale dibattito sulla necessità di intervenire sulla prevenzione e sulla tutela dei danni causati dalle catastrofi naturali. Idealmente strutturato in due parti, nella prima parte del volume viene trattato il tema della gestione dei rischi catastrofali dal punto di vista teorico, in particolare del ruolo del risk management, che costituisce 'nelle sue tipologie evolute' un esempio di innovazione manageriale relativa alle problematiche della gestione degli eventi avversi di origine (dolosa ed) accidentale, dalle tecniche di prevenzione al trasferimento assicurativo: l’analisi dei rischi è argomento di grande attenzione da parte degli studiosi ed importante attualità in quanto alla base delle decisioni finanziarie (cap.1). Un'operazione sicuramente difficile che costituisce per l’organo di governo pubblico l’elemento qualificante e, in ultima istanza, determinante per garantire un’evoluzione risonante dei rapporti sistemici. Successivamente viene rappresentato lo stato dell’arte circa le calamità naturali dal punto di vista strettamente geologico- ed i danni socio-economici che essi provocano (cap.2), ipotizzando le possibilità offerte alle amministrazioni locali di destinare le risorse economiche a misure di prevenzione, con effetti di mitigazione delle conseguenze delle calamità naturali su persone, cose ed economie dei territori colpiti. (cap.3). Dopo aver ripercorso l’evoluzione del ruolo dell’assicurazione delle catastrofi naturali in Italia, alla luce dell’esperienza europea, nell’ottica di una “sana e prudente gestione” (cap.4 e 5), viene data rilevanza al ruolo dell’assicuratore pubblico ed alla necessità di un partnerariato pubblico-privato nella copertura dei rischi da calamità naturali (cap.6).
Calamità naturali e assicurazioni

I costi delle calamità naturali arrivano fino al 2,9% del Pil annuo. Singoli eventi recenti hanno procurato danni per decine di miliardi di dollari. Per questo l’Ocse incentiva la copertura assicurativa contro i rischi da calamità, che un ddl presentato al Senato in questi giorni propone di rendere obbligatoria. Un volume sul tema, con contributo dell’Irat-Cnr, viene presentato a Napoli
Tra il 1963 ed il 2012 ben 782 Comuni italiani hanno subito inondazioni e frane, che hanno causato rispettivamente 1.563 e 5.192 vittime tra morti, feriti e dispersi e un totale di 421.227 tra sfollati e senzatetto (dati dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche), con un costo medio dello 0,2% del Pil annuo (Ocse 2012). Nel solo 2011 il numero dei disastri naturali nel mondo è stato impressionante: 332, con oltre 30.000 vittime, 245 milioni di persone colpite e oltre 366 miliardi di dollari statunitensi di danni economici ((Universitè Catholique de Louvain 2012).
“A livello globale i danni causati dalle catastrofi naturali sono aumentati negli ultimi 30 anni, principalmente a causa del crescente valore economico e il settore assicurativo appare il candidato principale per la distribuzione e gestione dei rischi cui sono esposte le famiglie e le imprese, e per la liquidazione dei danni”, spiega il volume 'Calamità naturali e coperture assicurative', curato da Antonio Coviello, ricercatore dell’Istituto di ricerche sulle attività terziarie (Irat) del Cnr e docente di Economia e gestione delle imprese di assicurazione alla Seconda Università di Napoli.
China: Sinuous structure
News tips:
please read this interesting article on de zeen magazine
Sinuous structure by NEXT architects wins Chinese bridge competition
News: Dutch studio NEXT architects has won a competition to design a pedestrian bridge for Changsha, China, with plans for a wavy structure based on the continuous form of a Möbius strip.
NEXT Architects designed the 150-metre bridge to span the Dragon King Harbour River in Changsha's Meixi Lake district - a 6.5 million square-metre development masterplanned by Kohn Pedersen Fox and being built from scratch in the south west of the city.......
http://www.dezeen.com/2013/11/04/next-architects-chinese-bridge-competition/#!
Alcune note per i dati del catalogo storico degli eventi con danni alla popolazione

Da oltre vent’anni, prima nell’ambito delle attività di ricerca condotte dal Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche (GNDCI), del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), e successivamente nell’ambito di attività di ricerca e sviluppo tecnologico svolta per il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, raccogliamo, organizziamo e analizziamo informazioni sull’impatto che eventi di frana e d’inondazione hanno sulla popolazione. Dall’anno 843 al 2012, abbiamo catalogate informazioni di 1676 eventi di frana che hanno causato almeno 17.500 vittime, numero che comprende i morti, dispersi e feriti, avvenute in 1450 diverse località. Per quanto riguarda gli eventi di inondazione dall’anno 589 al 2012, abbiamo notizie di 1346 eventi che hanno causato almeno 42.000 vittime in 1040 diverse località.
Negli ultimi 50 anni trascorsi dal 1963 al 2012 tutte le regioni italiane hanno subito eventi per i quali si sono registrate vittime. Più in particolare le frane avvenute hanno prodotto 5.192 vittime (3.302 morti, 17 dispersi, 1.873 feriti), e nello stesso periodo ci sono le inondazioni hanno prodotto 1.563 vittime (692 morti, 66 dispersi, 805 feriti). Nello stesso periodo la regione Sardegna ha registrato 42 vittime (somma dei morti, dispersi feriti) per frana e 50 per inondazione.
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