Mentire o dire la verità: il ruolo della dopamina nelle scelte di persone colpite da malattia di Parkinson
Un’analisi della rassegna scientifica pubblicata da NPJ Parkinson’s Disease, parte del gruppo Nature, ha valutato il ruolo della dopamina nella modulazione delle scelte morali di pazienti colpiti da malattia di Parkinson, in particolare sul mentire o dire la verità.
La malattia di Parkinson è un disturbo neurodegenerativo progressivo caratterizzato dalla perdita di neuroni dopaminergici nei gangli della base e nel circuito talamo-corticale, che provocano alterazioni nel controllo motorio. Una mole crescente di evidenze indica inoltre come i gangli della base sottendano anche funzioni di alto livello, come la cognizione, l’emozione e la motivazione.
Un gruppo di ricercatori coordinati da Salvatore Maria Aglioti, e che ha visto il coinvolgimento di Sapienza Università di Roma, Istituto Italiano di Tecnologia, Fondazione Santa Lucia IRCCS, ha pubblicato una rassegna della letteratura volta ad indagare la cognizione morale, e in particolare i processi decisionali di tipo morale, come il mentire o il dire la verità, in pazienti colpiti da malattia di Parkinson.
Scoperto uno dei misteri dell'ipertensione resistente
Gian Paolo Rossi
Pubblicato dalla rivista «European Journal of Preventive Cardiology» lo studio del team internazionale di ricerca coordinato dal Professor Gian Paolo Rossi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova su 1625 pazienti monitorati in 19 centri di eccellenza per la cura dell’ipertensione arteriosa dislocati in quattro continenti
Emergenze ipertensive per emorragie cerebrali, infarti ed edemi polmonari sono riapparsi in tutta la loro gravità: la pandemia COVID e la conseguente riduzione delle visite specialistiche hanno infatti accentuato un problema noto da molti anni. Una quota assai rilevante, variabile tra il 20 e il 40% a seconda dei paesi, dei pazienti affetti da ipertensione arteriosa non raggiunge il target pressorio, ovvero valori di pressione minori di 130/80 mmHg, nonostante l’assunzione di più farmùaci anti-ipertensivi. Questi pazienti sono ad altissimo rischio di eventi cardio e cerebrovascolari imminenti, non solo per i valori pressori incontrollati, ma anche perché hanno già sviluppato un danno agli organi “bersaglio”, quali rene, cuore, arterie e cervello.
Più di mille operatori hanno già partecipato al monitoraggio clinico post vaccinazione anti COVID-19: disponibili i primi dati
Lo studio promosso da Sapienza e dall’AOU Policlinico Umberto I riporta scarsa o nulla rilevanza clinica degli eventi avversi dopo la somministrazione a un mese dalla seconda dose di vaccino Pfizer-Biontech
Sono disponibili i dati dei primi mille operatori sanitari che hanno aderito al monitoraggio, promosso per analizzare il tipo di risposta alla somministrazione vaccinale in relazione ad altre variabili importanti come l'età e il sesso. A un mese dalla seconda dose di vaccino Pfizer-Biontech, il dato che emerge chiaramente è che gli eventi avversi dopo vaccinazione sono di scarsa o nulla rilevanza clinica.
“Il monitoraggio clinico post vaccinazione rappresenta una fase importante della ricerca medica e i risultati dell’indagine che stiamo conducendo sono estremamente incoraggianti - sottolinea la rettrice Antonella Polimeni - Sapienza ancora una volta mette in campo le sue risorse nella lotta alla pandemia a servizio della società civile, anche grazie alla disponibilità del personale sanitario che ha colto l’importanza dello studio sulle risposte vaccinali”.
Mutazioni genetiche e varianti del SARS-CoV-2
Uno studio condotto dal Cnr-Ibiom di Bari insieme all’Università di Bari e all’Università Statale di Milano, con il supporto della piattaforma bioinformatica Elixir Italia, ha sviluppato una nuova e semplice metodologia per la classificazione delle varianti del virus. Lo studio condotto sulle sequenze di oltre 180.000 genomi virali isolati da diversi centri in tutto il mondo ha permesso di caratterizzare le dinamiche evolutive di SARS-CoV-2. Lo studio è pubblicato su Molecular Biology and Evolution.
Un team dell’Istituto di biomembrane, bioenergetica e biotecnologie molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibiom) di Bari, dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e dell’Università Statale di Milano, con il supporto della piattaforma bioinformatica messa a disposizione dal nodo italiano dell’infrastruttura di ricerca europea Elixir per le scienze della vita, ha effettuato uno studio comparativo su oltre 180.000 genomi di SARS-CoV-2 sequenziati in tutto il mondo. I ricercatori, basandosi sulle caratteristiche dei genomi, propongono un metodo per la tipizzazione di quelli genomi virali innovativo ed efficace, sia per monitorare l'attuale distribuzione spazio-temporale del virus che per la predizione della sua diffusione. I dati sono stati pubblicati su Molecular Biology and Evolution.
Meduse, cibo sostenibile del futuro?
L’Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Consiglio nazionale delle ricerche ha raccolto nel volume “European Jellyfish”, edito da Cnr Edizioni, le prime ricette “stellate” in stile occidentale a base di meduse, il cui uso alimentare non è ancora autorizzato. Il libro viene presentato lunedì 29 marzo in un evento on line: ricercatori e chef guideranno il pubblico verso una nuova percezione di queste creature marine, da odiate nemiche a preziosa risorsa.
Piatto tradizionale in Cina e in vari paesi del Sud-est asiatico, le meduse in Europa non sono ancora autorizzate per uso alimentare. Eppure, sono una fonte di proteine, povere di calorie e di grassi, contengono elementi preziosi come aminoacidi, magnesio e potassio, hanno proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. E potrebbero essere anche golose, suggeriscono gli chef coinvolti nel volume “European Jellyfish - Prime ricette a base di meduse in stile occidentale”, edito da Cnr Edizioni – Unità Comunicazione relazioni con il pubblico e curato da Antonella Leone dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa) del Consiglio nazionale delle ricerche di Lecce nell’ambito del progetto europeo “GoJelly”.
Il libro – consultabile come flipbook al link https://doi.org/10.48257/BLE-001 e scaricabile gratuitamente in italiano e in inglese - viene presentato al pubblico lunedì 29 marzo con un evento on line trasmesso in diretta a partire dalle 17 sui canali Facebook e YouTube dell’Unità Comunicazione e Relazioni con il pubblico: ricercatori e chef guideranno il pubblico verso una nuova percezione di queste creature marine, da odiate nemiche di tutti i bagnanti a potenziale risorsa.
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