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La sindrome POTS e il long COVID: come l’accelerazione del cuore cambia la vita
09 Ott 2025 Scritto da Sabrina Marotta
Cos’è la sindrome da POTS?
La sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS) è un disturbo del ritmo cardiaco caratterizzato da un aumento anomalo della frequenza cardiaca al momento di passare dalla posizione sdraiata o seduta a quella eretta. Questo provoca sintomi debilitanti di intolleranza ortostatica: vertigini, palpitazioni, affaticamento cronico e difficoltà cognitive, spesso indicati come “brain fog”. I pazienti con POTS tendono a stancarsi facilmente e a evitare la posizione eretta.
La diagnosi si basa su un incremento della frequenza cardiaca di almeno 30 battiti al minuto entro 10 minuti dal cambio posturale, senza una concomitante ipotensione. Nei giovani (12-19 anni) l’incremento minimo è di 40 battiti. Questa sindrome colpisce soprattutto donne giovani, con un’età media di insorgenza intorno ai 20 anni ed è associata a una complessa disfunzione del sistema nervoso autonomo e cardiovascolare.
Medicina di precisione per l’intestino: l’antibiotico che prende la mira grazie ad AI
08 Ott 2025 Scritto da Matteo Gizzi
Un nuovo antibiotico contro Crohn e IBD
Una collaborazione tra McMaster University e MIT ha permesso di scoprire ENTEROLIN, antibiotico di nuova generazione, per la prima volta progettato per colpire solo i patogeni dell’intestino e decifrato nell’azione da un modello AI avanzato.
Precisione micidiale: il trattamento “a scalpello” del microbioma
Mentre i vecchi antibiotici, come la vancomicina, eliminano tutto senza distinzione, selectivi e opportunisti inclusi, recenti studi (Nathan et al., 2023) mostrano che farmaci mirati come enterololin riducono drasticamente il rischio di resistenza batterica e proteggono la flora sana (3). “Abbiamo bisogno di molecole intelligenti che aiutino il corpo a difendersi, non che lo lascino vulnerabile a nuove infezioni”, spiega Jon Stokes.
Funghi magici, postpartum e neuroscienze: lo studio di UC Davis che cambia prospettiva
05 Ott 2025 Scritto da Claudia Gianvenuti
La promessa e il dubbio dei “magic mushrooms”
Negli ultimi anni, la psilocibina – principio attivo dei cosiddetti “funghi magici” – è stata proposta come potenziale rivoluzione nel trattamento delle patologie psichiatriche. Tuttavia, una nuova ricerca interdisciplinare condotta dall’Institut for Psychedelics and Neurotherapeutics (IPN) dell’Università della California, Davis, e pubblicata su Nature Communications, mette fortemente in discussione questa applicazione per la depressione postpartum.
Quando il trattamento “miracoloso” non funziona: risultati inattesi nella depressione perinatale
Un team dell’IPN guidato dal professor David E. Olson ha effettuato il primo studio sistematico sugli effetti della psilocibina in un modello murino di depressione postpartum. Contrariamente alle attese, la somministrazione del composto ha amplificato ansia e sintomi depressivi nelle mamme topo, dimostrando che “non tutte le condizioni mentali traggono beneficio dalle stesse terapie”.
Olson chiarisce:
“L’IPN ha dimostrato che una singola dose di un psichedelico può generare effetti benefici duraturi, ma il quadro è complesso in funzione della categoria di pazienti e del loro contesto neuroendocrino.”
IA in neurologia: indietro rispetto al medico, ma promettente alleata del futuro
03 Ott 2025 Scritto da Alessia Di Gioacchino
Un team di ricerca dell'Università degli Studi di Milano e dell’ASST Santi Paolo e Carlo ha condotto il primo studio sperimentale per confrontare le capacità diagnostiche dei Large Language Models (LLMs) più noti, ChatGPT e Gemini, con quelle di medici neurologi esperti. Il confronto si è basato su casi clinici reali di prima visita neurologica.
I risultati hanno dimostrato una netta superiorità dell'intelligenza umana: i neurologi hanno raggiunto un'accuratezza diagnostica del 75%, superando significativamente ChatGPT (54%) e Gemini (46%).
Terapia Genica: Nuova Speranza Contro una Malattia Cerebrale Rara
03 Ott 2025 Scritto da Guido Rossini

Ricerca Cnr-In, Fondazione Stella Maris e Iit apre prospettive per la CTD
Una terapia genica preclinica che promette di ridurre i sintomi della CTD (Creatine Transporter Deficiency), una rara e grave malattia cerebrale con effetti simili all'autismo, è stata messa a punto grazie alla collaborazione tra Cnr-In, Irccs Fondazione Stella Maris e Iit. I risultati, appena pubblicati sulla rivista scientifica Brain, offrono una solida prospettiva per l'attenuazione degli effetti della CTD anche su futuri modelli clinici.
Ripristino delle Funzioni Cerebrali
La CTD è una malattia genetica legata al cromosoma X causata da un deficit del trasportatore della creatina. Colpisce lo sviluppo cerebrale fin dalle prime fasi della vita, manifestandosi con disabilità intellettiva, crisi epilettiche e comportamenti dello spettro autistico. Attualmente, non esistono terapie efficaci per questa patologia, che compromette profondamente la connettività tra le diverse aree del cervello.
Terapia genica: una nuova speranza per una rara malattia cerebrale
02 Ott 2025 Scritto da Francesco Defler
Una nuova terapia genica preclinica, sviluppata da un team di ricerca italiano, offre una potenziale soluzione per la CTD (Carenza del trasportatore della creatina), una rara patologia cerebrale genetica che causa sintomi simili a quelli dell'autismo, disabilità intellettiva e crisi epilettiche.
Questo studio, condotto da ricercatori del Cnr-In di Pisa, dell'IRCCS Fondazione Stella Maris e dell'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), ha dimostrato su modelli di laboratorio che una terapia genica somministrata subito dopo la nascita può prevenire o ridurre significativamente i sintomi della malattia. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Brain.
Alleata Contro il COVID: L'Acqua Termale Euganea Modula l'Infiammazione
01 Ott 2025 Scritto da Alessia Di Gioacchino
Uno Studio dell'Università di Padova Pubblicato su Biomedicine.
Le acque termali salsobromoiodiche della zona euganea, già note per le loro proprietà terapeutiche, possiedono la capacità di ridurre significativamente la risposta infiammatoria scatenata dalla proteina spike del SARS-CoV-2. Questo è il principale risultato della ricerca intitolata Thermal Water Reduces the Inflammatory Process Induced by the SARS-CoV-2 Spike Protein in Human Airway Epithelial Cells In Vitro, condotta da un team dell’Università di Padova su cellule epiteliali delle vie respiratorie umane.
Le Cellule Tumorali Sfruttano i Tessuti Danneggiati del Pancreas per Proliferare
29 Set 2025 Scritto da Alessia Di Gioacchino
Il cancro al pancreas è noto per essere uno dei tumori più aggressivi. Un nuovo studio del Karolinska Institutet, in collaborazione con l'Ospedale Universitario Karolinska, ha rivelato che le cellule tumorali non si sviluppano solo nel tessuto connettivo (un ambiente tipico di questa malattia), ma colonizzano anche le aree danneggiate del pancreas dove il tessuto normale ha subito alterazioni. Questi risultati potrebbero offrire nuove prospettive sulla progressione del tumore e sul suo trattamento.
Il tumore pancreatico è una patologia particolarmente difficile, e a differenza di molte altre neoplasie, i tassi di sopravvivenza sono rimasti quasi immutati. I ricercatori del Karolinska Institutet hanno ora dimostrato che le cellule tumorali pancreatiche, oltre a diffondersi nel ben noto ambiente ricco di tessuto connettivo, si insinuano anche nelle porzioni danneggiate del tessuto pancreatico normale. In queste aree, il cancro è in grado di creare il proprio microambiente.
Sonno REM e Malattie Neurodegenerative: Due Biomarcatori Distinguono in Anticipo Parkinson e Demenza di Lewy
29 Set 2025 Scritto da Francesco Defler
Un gruppo di scienziati dell'Università di Montréal, guidato dal professore di medicina Shady Rahayel, ha compiuto una scoperta fondamentale nella diagnosi previsionale delle patologie neurodegenerative.
Attraverso due ricerche condotte in modo complementare, gli esperti sono ora in grado di determinare con anni di anticipo quali soggetti affetti da uno specifico disturbo del sonno sono destinati a sviluppare la Malattia di Parkinson o la Demenza con Corpi di Lewy (DCL).
L'attenzione si è focalizzata sul Disturbo Comportamentale del Sonno REM Isolato (iRBD), una condizione caratterizzata dal fatto che le persone agiscono i propri sogni – urlando, scalciando o agitando le membra – talvolta con violenza tale da poter ferire il proprio partner.
L'Eclissi della Sincronia: Il Ciclo Mestruale Perde il Legame con la Luna a Causa della Luce Artificiale
28 Set 2025 Scritto da Alessia Di Gioacchino
Uno studio internazionale, con la partecipazione dell’Università di Padova, getta luce sulla progressiva disconnessione tra il ciclo riproduttivo femminile e i ritmi lunari, imputandola all'aumento dell'inquinamento luminoso.
In natura, diverse specie animali hanno sviluppato una sincronizzazione del comportamento riproduttivo con fasi specifiche del ciclo lunare, una strategia che ne potenzia il successo. Sebbene la vicinanza temporale tra il ciclo mestruale umano e quello lunare sia evidente, l’influenza diretta della Luna sulla fertilità umana è sempre stata un argomento controverso nella scienza.
Era già noto che i cicli femminili tendono a sincronizzarsi in modo intermittente sia con le variazioni di luminanza (l'intensità della luce lunare visibile, massima durante il Plenilunio) sia con le forze gravitazionali esercitate dalla Luna (il meccanismo alla base delle maree).

