Accelerazione dei rischi climatici per le aree protette europee

Uno studio internazionale, guidato dalla Sapienza e pubblicato sulla rivista “Global Change Biology”, rivela l’estensione e l’intensità del cambiamento climatico in aree protette dove vivono specie a rischio come la lince iberica e la rana dei Pirenei
Tutti gli ecosistemi sono colpiti dal cambiamento climatico, ma alcune aree subiranno cambiamenti più rapidi rispetto ad altre: conoscere questi pattern è cruciale per valutare la resilienza delle attuali aree protette e per pianificarne l’espansione futura.
Uno studio internazionale, condotto dal Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza all’interno del progetto Horizon Europe “NaturaConnect”, ha identificato le aree protette europee più vulnerabili al cambiamento climatico e i cosiddetti “rifugi climatici”, dove il cambiamento sarà più lento. Pubblicata sulla rivista “Global Change Biology”, la ricerca ha importanti implicazioni per le politiche di conservazione della biodiversità in Europa.
Un nuovo orizzonte per la depurazione dell’acqua: nanotubi di carbonio sonorizzati e catalisi selettiva

“Schema del nuovo processo di depurazione selettiva dell’acqua basato su catalizzatori di nanotubi di carbonio sonorizzati, che consente la rimozione rapida e mirata dei contaminanti tramite vie non radicaliche.”
La crescente scarsità di acqua dolce e la contaminazione delle risorse idriche rappresentano una delle sfide più urgenti per la salute pubblica e la sostenibilità ambientale. In questo scenario, la ricerca guidata dal Prof. Hao Li presso la Tohoku University segna un significativo passo avanti, proponendo una soluzione innovativa e scalabile per la purificazione dell’acqua: l’impiego di catalizzatori a base di nanotubi di carbonio (CNTs) attivati tramite sonificazione, capaci di abbattere in modo selettivo e rapido una vasta gamma di contaminanti industriali e municipali.
Dalla non selettività all’efficacia mirata
Le tecniche di Advanced Oxidation Processes (AOPs) sono da anni al centro delle strategie di depurazione, grazie alla loro capacità di degradare contaminanti persistenti tramite specie reattive dell’ossigeno. Tuttavia, come sottolinea anche una recente review comparativa, la maggior parte degli AOPs tradizionali si basa su processi non selettivi che finiscono per degradare indiscriminatamente sia i contaminanti che i costituenti innocui dell’acqua stessa, con rischi di formazione di sottoprodotti indesiderati e spreco di risorse.
In salvo la memoria del Grand Combin grazie alla sinergia tra Ice Memory e Sea Beyond

Un team di ricerca coordinato da Cnr e Università Ca’ Foscari ha lavorato intensamente per 15 giorni a 4.100 metri di quota sul ghiacciaio Corbassière, sul massiccio del Grand Combin, al confine tra Italia e Svizzera. Estratte due carote di ghiaccio profonde fino alla base del ghiacciaio. Una di queste sarà destinata all'archivio Ice Memory in Antartide perché sia conservata per le future generazioni di scienziati. È stata la prima missione realizzata nell’ambito di “Follow the Ice – La memoria dei ghiacci”, iniziativa della Fondazione Università Ca’ Foscari supportata da SEA BEYOND, progetto del Gruppo Prada condotto in partnership con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (UNESCO-COI) dal 2019.
Ricostruire in laboratorio gli ambienti tumorali per cure su misura e più efficaci

Il bioreattore sviluppato da Sapienza permette di ricreare in laboratorio tumori con vascolatura funzionale e le interazioni con il sistema immunitario. Pubblicata sulla rivista “Biomaterials”, la ricerca integra differenti discipline scientifiche, aprendo la strada a terapie personalizzate
I modelli più tradizionali per la comprensione delle dinamiche tumorali, come le colture bidimensionali su piastra, spesso non riescono a rappresentare in modo accurato l’insorgere della malattia e la complessità del microambiente umano. Il rischio è che le terapie sviluppate da questi modelli, una volta applicate all’uomo, riproducano risultati inattesi e siano meno efficaci.
Uno studio internazionale, pubblicato sulla rivista “Biomaterials” e condotto dal Dipartimento di Scienze e Biotecnologie Medico-Chirurgiche della Sapienza, ha sviluppato un nuovo strumento in grado di ricreare in laboratorio tumori vascolarizzati complessi, fondamentali per comprendere l’insorgenza e la progressione di tumori correlati al sistema vascolare, ai parametri biomeccanici e alle risposte del sistema immunitario.
Pianura Padana: l’irrigazione intensiva contribuisce alla stabilità delle falde acquifere

L’irrigazione agricola intensiva può contribuire in modo significativo alla resilienza delle falde acquifere nella Pianura Padana, anche in presenza di siccità estive intensificate dai cambiamenti climatici: è quanto rivela uno studio frutto della collaborazione tra il Consiglio nazionale delle ricerche, l’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Cnr-Irpi), l’Istituto di ricerca sulle acque (Cnr-Irsa), l’Università di Milano-Bicocca e l’Università di Berkeley, pubblicato sulla rivista Nature Water.
Lo studio ha preso in esame dati satellitari acquisiti tra il 2002 e il 2022 nell’ambito della missione GRACE della NASA - oggi terminata, il cui scopo era migliorare la comprensione dei cambiamenti climatici attraverso la misurazione del movimento delle masse d'acqua a livello planetario -, e una rete di oltre 1.000 pozzi di monitoraggio.
Presentazione del libro “MIO GIUDICE" di Alessandro Giordano

di Alessandro Giordano (magistrato di sorveglianza)
Intervengono: Stefano Ricca, già direttore penitenziario Fabio Rocca, ex detenuto
Modera: Roberto Monteforte, giornalista e volontario presso Rebibbia
Sarà presente l’autore
Martedì 10 giugno ore 19,30
Presso la Cripta Parrocchia di San Saturnino Via Avigliana 3, Roma
"Mio Giudice": Un Viaggio Intimo nella Giustizia e nell'Umanità
Nel panorama editoriale contemporaneo, emergono opere che, più che raccontare una storia, invitano a una profonda riflessione sulla natura umana e sui sistemi che la governano. "Mio Giudice" si inserisce perfettamente in questo filone, distinguendosi come un testo capace di esplorare le complesse dinamiche del diritto, della morale e, soprattutto, dell'essere umano al centro del processo giudiziario.
Il libro non è solo un resoconto, ma un'immersione nelle sfumature più intime di chi si trova a esercitare una delle professioni più gravose e delicate: quella del giudice. L'autore riesce a trasmettere al lettore non solo le sfide legali, ma anche il peso emotivo e morale che ogni decisione comporta. Le pagine di "Mio Giudice" svelano il lato umano della giustizia, mostrando come dietro ogni sentenza ci siano vite, destini e, non di rado, un profondo conflitto interiore.
How brain networks balance learning and memory

A big question in neuroscience is how the brain manages to store and process memories in a stable yet flexible way, especially when dealing with complex or overlapping information. Excitatory (E) and inhibitory (I) neurons are known to work together in so-called E/I assemblies, but how these assemblies stabilize memory storage and facilitate learning remained unclear.
To address this question, a team of FMI neuroscientists developed a computational model based on the activity of a brain region in zebrafish that is involved in odor memory. This part of the brain is similar to regions in mammals that are thought to build abstract mental maps of the world. Unlike previous models, which missed a precise balance between signals that excite and those that inhibit brain activity, their model captures key features of how the brain actually works, including activity that seems random at first but turns out to be stable and consistent when looked at more closely.
“By fine-tuning the balance between excitatory and inhibitory neurons, we can create a network that is both stable and flexible, allowing it to process sensory information,” says study co-author Friedemann Zenke, a group leader at the FMI.
Parkinson: i nanobodies ripristinano la funzione di una proteina fondamentale per i neuroni

Team di ricerca internazionale guidato da Padova e Bruxelles apre nuove possibili terapie per i pazienti affetti dal morbo di Parkinson.
Lo studio Developing nanobodies as allosteric molecular chaperones of glucocerebrosidase function pubblicato su «Nature Communications» e condotto da un team di ricerca internazionale coordinato dall’Università di Padova e dal VIB-VUB Center for Structural Biology di Bruxelles, individua un particolare tipo di anticorpi che migliora la funzione di una proteina coinvolta nella malattia di Parkinson.
«Uno dei fattori che possono portare alla comparsa di questa malattia è infatti la perdita di funzione dell’enzima glucocerebrosidasi – spiega Nicoletta Plotegher, docente del Dipartimento di Biologia
dell’Università di Padova e corresponding author dell’articolo -. Quando questo avviene le cellule cerebrali perdono a poco a poco la loro normale attività. Questi speciali anticorpi, chiamati nanobodies, potrebbero invertire questo meccanismo ristabilendo la normale attività della glucocerebrosidasi e potenzialmente il normale metabolismo cellulare.»
Nel cuore dell'Etna: come le onde sismiche ci raccontano i segreti del vulcano

La mappa mostra il sistema magmatico ricostruito sotto il Monte Etna tra i 6 e i 16 km di profondità. Le zone dove le onde sismiche viaggiano più lentamente sono indicate in rosso/giallo, mentre il sistema di fratture indotte dal magma e ricostruite dalla tomografia è rappresentato con un insieme di piani (superfici di frattura).
Team di ricercatori coordinato dall’Università di Padova fornisce un modello strutturale della crosta al di sotto dell’Etna e spiega perché il magma fuoriesce dalle bocche laterali
Sotto la superficie del Monte Etna, il vulcano più grande d’Europa e uno dei più attivi al mondo, si nasconde un mondo che a prima vista può sembrare immobile, ma nelle profondità della sua crosta cela un magma in continuo movimento che spinge e si accumula, trovando talvolta vie di fuga impensabili verso la superficie e scatenando incredibili eruzioni.
Tonno rosso, da oggi in vigore l’obbligo del sigillo di garanzia

Per il WWF si tratta di un'importante misura che rafforza la tracciabilità e la trasparenza della filiera ittica
Oggi entra in vigore l’obbligo di apporre un sigillo di garanzia su ogni esemplare di tonno rosso sbarcato in porto proveniente da tutte le attività di pesca professionale. Per il WWF si tratta di un’importante misura che rafforza la tracciabilità e la trasparenza della filiera ittica e rappresenta un ulteriore strumento per contrastare la pesca illegale di una specie iconica e di grande valore commerciale come il tonno rosso.
La pesca di questa specie è regolamentata a livello internazionale dall’ICCAT (Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tunnidi dell’Atlantico), di cui l’Unione Europea è Parte Contraente. Tra le misure adottate dall’organismo, il Certificato Elettronico di Cattura (eBCD) assegna un codice univoco a ogni esemplare catturato ed immesso sul mercato, garantendo la tracciabilità e la trasparenza lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Medicina
Sentire con gli occhi: quando è la mente a "decidere" cosa tocca il corpo
La nostra percezione tattile non dipende solo dal contatto fisico,...
Paleontologia
Il Volto Fossile di un Homo erectus Etiopico Ridefinisce le Prime Migrazioni Fuori dall'Africa
L'archeologo Sileshi Semaw, ricercatore presso il Centro Nacional de Investigación sobre la Evolución Humana...
Un archivio sotterraneo rivela...
Uno studio internazionale di grande impatto, guidato dall’Istituto...
Geografia e Storia
Dagli Ipogei del Tepui venezuelano ai terreni marziani: un protocollo innovativo per l'indagine di siti estremi
Un team internazionale ha applicato metodologie analitiche portatili avanzate per esaminare in situ le...
Astronomia e Spazio
L'asteroide minuscolo che sfida la sonda Hayabusa2: scoperte sorprendenti nello spazio
Nel 2031, la sonda giapponese Hayabusa2 avrà un incontro straordinario e...
Scienze Naturali e Ambiente
"I Soliti" a Roma: OIPA e CRI uniti per i senzatetto e i loro amici a quattro zampe
L'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA) ha lanciato a Roma il progetto...







