Luna: suggestioni
Quando l’uomo posò il piede sulla luna, mi sembrò strano. Non emozionante, non suggestivo: solo strano. Non mi sembrò un miracolo, ma una sfida. Forse perfino uno sfregio. Quell’impronta pesante, quella polvere sollevata come aria secca, quei gesti goffi: niente riusciva ad affascinarmi.
Tutti i miei compagni di classe lo erano, anche tutte le suore del convento delle Figlie della Misericordia dove mi trovavo. Ricordo anche un’immagine del Papa, Paolo VI, che alzava le mani esultando. Avevo nove anni allora. “Siamo arrivati sulla luna”, sentivo esultare intorno.
Quando e come su Marte cap.1
Che il genere umano finirà prima o poi su Marte è inevitabile. Non è certo l'esser comodo o utile quello che spinge gente dotata di spirito di avventura a raggiungere un determinato luogo. L'Antartide è meno gradevole di Marte, il monte Everest non è un luogo di villeggiatura e le isole Kerguelen non scherzano neppur loro. Inoltre, per quanto oggi lo spirito di avventura appaia profondamente addormentato, non credo che sarà sempre così. E' per spirito di avventura allo stato istintivo che alcune Tupaie abbandonarono gli alberi su cui abitavano venti milioni anni fa e s esero a scorrazzare nelle praterie, vivendo arrischiatamente, acquistando la posizione eretta, ed infine producendo la gloriosa specie umana.
Dunque su Marte si andrà. Ma quando?
Killzone 2
Il sequel dello spettacolare e meno conosciuto KILLZONE uscito nel 2004, ha completamente rivoluzionato i parametri della PS3, sfruttando il massimo delle potenzialità della console.
La grafica del gioco è veramente entusiasmante e sembra proiettarti direttamente nel campo di battaglia. Inoltre c’è da segnalare un netto miglioramento delle attività di gioco rispetto al precedente capitolo con l’aggiunta di vari nuovi elementi che aggiungono maggiore imprevedibilità, come il vento che ora incide sulla traiettoria delle granate e dei proiettili. In questa versione esiste anche la possibilità di giocare online che permette di affrontare contemporaneamente diversi giocatori.
Infezioni da papillomavirus e strategie di prevenzione nella popolazione italiana
I Papillomavirus sono un ampio ed eterogeneo gruppo di virus comprendente circa 100 genotipi completamente caratterizzati e più di 100 putativi nuovi tipi [1,2]. L'analisi filogenetica dei papillomavirus umani ed animali ha permesso di distinguere 16 generi identificati con le lettere dell'alfabeto greco (α, β, γ, δ, ε, ζ, η, θ, ι, κ, λ, μ, ν, χ, ο, π). I papillomavirus umani (HPV, dall’inglese Human Papilloma Virus) afferiscono ai generi α (prevalentemente mucosali) e β (cutanei). Il genere alfa comprende 50 genotipi diversi di HPV che infettano prevalentemente la mucosa genitale [2]. Questi virus sono stati distinti in gruppi ad alto o basso rischio oncogeno sulla base di dati epidemiologici relativi alla loro frequenza nelle lesioni neoplastiche di alto grado ed invasive (carcinoma della cervice uterina) [3-5].
Angolo UE luglio 2009
Bandi
La European Science Foundation invita a presentare proposte per i Research Networking Programmes - 2009
Un ESF Research Networking Programme è un'attività di networking che mette insieme attività di ricerca finanziate a livello nazionale per 4-5 anni e che siano dedicate ad un tema o ad una infrastruttura di ricerca rilevanti a livello europeo con l'obiettivo di far avanzare le frontiere della scienza.
Tra gli obiettivi chiave:
Il cranio di Mozart
Sul grande Mozart le storie sono tante, a cominciare da quelle che lo ritraggono come un ex bambino prodigio mai cresciuto, uno scavezzacollo, un genio senza pari, un incompreso rivoluzionario che pagò la sua voglia di libertà con la stessa vita… La sua morte, poi, avvolta da sempre nel mistero, ha fatto scrivere oceani d’inchiostro agli studiosi ed ai romanzieri, dalla malattia all’omicidio ogni tesi è stata presentata.
Anche dopo morto Mozart ha continuato a girare per la mente di tutti. Prova ne è la leggenda del ritrovamento del suo cranio, che narra di un becchino che al momento della deposizione nella fossa comune a Vienna avrebbe messo intorno al collo della salma un filo di metallo in modo da poterla riconoscere. Tale sconosciuto individuo avrebbe in seguito segnalato la presenza della reliquia nella fossa al fine di poterla recuperare e farne dono ad un museo cittadino.
Un ospedale a misura di donna
E’ stato inaugurato il 13 giugno il nuovo punto nascita dell’Azienda Ospedaliera G. Brotzu. Alla manifestazione sono intervenuti l’assessore all’Igiene e Sanità Antonangelo Liori , il presidente della Commissione Sanità Felicetto Contu e Monsignor Giuseppe Mani che ha tagliato il nastro e impartito la benedizione dei locali. Il direttore generale Dottor. Giorgio Sorrentino e il primario di ostetricia e ginecologia Dottor. Costantino Marcello hanno illustrato il reparto, mostrando i nuovi macchinari e le modernissime tecniche di monitoraggio presenti.
Nel nuovo punto nascita gli ambienti sono accoglienti e vivaci , i macchinari se pur altamente tecnologici hanno l’aspetto di oggetti quasi ludici per forma e colore e il tutto da l’impressione di un posto piacevole in cui stare e rassicurante per la propria salute e quella del proprio piccolo.
Ambiente e salute: una relazione a rischio

“Il punto di vista epistemologico ha preso come oggetto del suo esame la particolare configurazione del rapporto causa-effetto che si presenta nella disciplina epidemiologica, quando ricerca il nesso fra esposizione ambientale e effetti sulla salute. Le considerazioni svolte su questo piano sono interessanti non solo per il contributo al chiarimento dello statuto epistemico della ricerca biomedica, ma anche perché aiutano a mettere in rilievo e a definire il ruolo della medicina nella costituzione del paradigma delle scienze umane”. Dalla Presentazione di Giuseppe Cantillo. “È quindi appropriato che il libro sia scritto da tre ricercatori che lavorano, da prospettive diverse, sul triangolo Ambiente-Rischio-Salute. È solo l’approccio multidisciplinare, che integri e sintetizzi saperi diversi, che permetterà di definire in maniera chiara l’impatto dell’ambiente sulla salute e di comunicare quest’impatto in maniera onesta e veridica ai cittadini. Il libro testimonia uno sforzo di condivisione che va nella direzione giusta”. Dalla Prefazione di Eugenio Picano. Vengono analizzati casi-studio di particolare rilevanza:
Hypercontextuality di Michael Herrman
Il volume Hypercontextuality è il risultato dello studio che Michael Herrman ha svolto nell’ultimo decennio attraverso l’analisi e la comparazione dei fenomeni sociali e culturali che caratterizzano i paesi europei e le condizioni umane ed esistenziali di chi li vive ed attraversa con lo sguardo rivolto al concetto di spazio ed all’interpretazione dello spazio – in una parola: all’architettura.
Il titolo dell’opera è già esemplificativo del concetto che l’accompagna: Ipercontestualità, ovvero tutto ciò che intercorre tra un contesto urbano, sociale, culturale e la sua trasposizione a simbolo, a concetto, a stato d’animo. L’autore ha aggiunto come sottotitolo ‘l’architettura dello spostamento e del senza-luogo’ lasciando già intuire che affronta nell’opera una diversa idea di architettura e di spazio urbano, rivolta verso il non-statico, il non-ieratico: come il mondo contemporaneo mira alla fluidità, alla interconnessione tra gli uomini attraverso la comunicazione, la migrazione, il turismo o il commercio, così lo spazio viene letto ed interpretato dall’autore in maniera cinetica e diacronica.
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