Le aspettative della Conferenza di Rio

Si apre oggi, 20 giugno, nella città brasiliana di Rio de Janeiro il vertice delle Nazioni Unite che affronta il tema dello Sviluppo Sostenibile.
Alla conferenza, più nota come "Rio +20" in quanto si tiene venti anni dopo il "Summit della Terra", prenderanno parte i delegati dei 193 paesi membri ONU per considerare temi quali: il controllo delle emissioni di CO2, la deforestazione, l'inquinamento dei mari e dei corsi d'acqua dolce, la salvaguardia delle biodiversità, il controllo delle nascite ed il ricorso alle energie rinnovabili.
Sono molte però le ragioni di scetticismo sulle reali capacità e sulle possibilità che i leaders politici mondiali possano adottare misure concrete, al fine di salvaguardare lo stato di salute ambientale.
Lo scetticismo deriva da una serie di fattori concomitanti.
Primo tra questi è il fantasma della crisi economica che aleggia in quasi tutti i mercati internazionali. Un drastico cambiamento degli apparati produttivi, soprattutto di quelli industriali, renderebbe necessario, in molti contesti, investimenti economici volti alla riconversione in favore di economie eco-sostenibili. Investimenti e quindi sacrifici che forse sarebbero paganti solo nel lungo periodo. Un periodo troppo lungo per alcuni leader politici che vedono l'approssimarsi delle scadenze elettorali nei propri Paesi.
I risvolti del clima racchiusi nel ghiaccio delle Alpi

Collaborazione tra Università di Milano-Bicocca, EV-K2 CNR e PNRA. Scopo della missione sul Monte Rosa recuperare carote di ghiaccio lunghe fino a 120 metri, arrivando alla base del ghiacciaio.
Milano, 18 giugno 2012 - Perforare i ghiacciai alpini per estrarre dalla profondità le informazioni sui cambiamenti climatici intercorsi nell'ultimo secolo. È quanto stanno facendo da ieri e fino al 23 giugno ricercatori e tecnici che operano nell'ambito dei programmi di ricerca sui cambiamenti climatici e ambientali dell'Università di Milano-Bicocca, del Comitato EvK2Cnr e del Progetto NextData del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Conferenza di Durban

“Abbiamo raggiunto un accordo storico”. Si è espressa in questi termini Maite Nkoana-Mashabane, Ministro degli Esteri Sudafricano e Presidente della Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima (COP 17) che ha concluso i propri lavori con la firma di un accordo al termine di due settimane di estenuanti trattative nella città di Durban.
Come spesso accade in questi casi però, risultano essere assai discordanti i giudizi relativi ai risultati raggiunti.
L'entusiasmo dei giudizi dei rappresentanti politici presenti a Durban, tra cui quello del Ministro Italiano dell'Ambiente Corrado Clini che intravede nell'accordo raggiunto “una speranza concreta per la stabilità del clima e per la nostra economia...” e del Ministro inglese dell'Energia Chris Huhne che definisce il risultato come “un grande successo della diplomazia europea...”, è stato ridimensionato dalle valutazioni espresse dai rappresentanti delle diverse organizzazioni ambientaliste.
Lo sport nella cultura e la cultura dello sport

Si è tenuta il giorno 30 novembre, presso l'Aula Magna del Rettorato dell'Università di Roma Tre, il primo incontro del ciclo di conferenze intitolato “Le città viste dal loro sport”, organizzato dall'Ufficio Iniziative sportive dell'Ateneo.
Alla presenza di Carlos Cherniak, Ministro diplomatico della Repubblica argentina in Italia, di Maria Rosaria Stabili, Docente di Storia dell'America Latina, di Valerio Piccioni, giornalista della Gazzetta dello Sport, di Paula Calvo e Patricio Demian Mongiano, giocatori di hockey su prato rispettivamente con le squadre della “Libertas San Saba Roma” e della ”HC Roma”, è stato affrontato il tema del rapporto, quasi di simbiosi, tra la città di Buenos Aires e la pratica delle attività sportive.
I relatori della conferenza hanno ricostruito, attraverso l'analisi di materiale audiovisivo e di documenti originali, un percorso storico attraverso il quale hanno dimostrato che lo sport rappresenta uno strumento efficace di indagine per studiare la storia di un popolo e il suo spirito, al fine di comprendere le dinamiche sociali che lo hanno animato.
Durante la lezione si è parlato non solo del gioco del calcio, di cui l'Argentina è illustre rappresentante a livello mondiale, ma anche di Tennis, Hockey, Boxe, Polo e Rugby, ambiti sportivi in cui il grande Paese sudamericano eccelle.
MEDFILM FESTIVAL 2011

Un grande tavolo specchiante a forma di bacino del Mediterraneo. Questa opera di Michelangelo Pistoletto, vincitrice del premio Koinè 2011, è stata premiata durante la cerimonia di apertura della XVII edizione del MedFilm Festival, rassegna cinematografica del Mediterraneo, che ha aperto i propri battenti il 19 novembre a Roma.
La manifestazione, che vanta l’adesione del nostro Presidente della Repubblica, è patrocinata da numerosissime istituzioni italiane ed internazionali tra le quali la Presidenza del Parlamento europeo, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il Ministero per le Pari Opportunità, le Ambasciate di Roma e gli Istituti di Cultura di molti Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Ricco il programma di questa edizione del MedFilm Festival.
Una settimana intensa per gli amanti del cinema e non solo. Oltre alla sezione curata da Vanessa Tonnini, dedicata ai lungometraggi in competizione per l’assegnazione del Premio “Amore e Psiche”, è presente, nell’ambito del Concorso Open Eyes a cura di Gianfranco Pannone, una rassegna di documentari.
Forme e colori dell’Italia unita

“L’arte si fa sempre espressione della Storia. A volte la anticipa, altre volte vi cammina fianco a fianco”. Prendendo spunto dalla predetta considerazione di Francesco Ciaffi, curatore dell’evento insieme a Simone Pastor, è stata allestita, presso il centro culturale Elsa Morante, la mostra di arti figurative “Forme e colori dell’Italia unita”. L’esposizione, che intende celebrare la ricorrenza del 150° Anniversario dall’Unità, è stata organizzata dall’Associazione Culturale Officina Bellatrix in collaborazione con l’ente Biblioteche di Roma. La manifestazione ha stimolato la riflessione da parte di differenti artisti sul nostro Paese. Ad essi è stata lasciata la massima libertà sia nella scelta dei soggetti sia nell'utilizzo delle differenti forme e tecniche espressive. Tutto ciò ha favorito una spiccata eterogeneità. Una varietà stimolata anche dalla presenza di artisti provenienti da differenti regioni d’Italia ed in possesso di un bagaglio di esperienze assai diversificato. Ciò ha spinto alla collaborazione tra giovani promettenti ed artisti ormai affermati sulla scena nazionale ed internazionale.
La scultura elitaria come il teatro

Sculture dalla collezioni Santarelli e Zeri a Palazzo Sciarra
Secondo un filone ideologico iniziato da oltre un decennio, che vuole omaggiare la bellezza della città eterna, ecco un tassello prezioso, in questo senso, offerto ai visitatori più attenti e raffinati. Sculture dalle collezioni Santarelli e Zeri è il titolo della mostra ospitata dal Palazzo Sciarra, fino al primo luglio. Si tratta di un’esposizione singolare per almeno due ragioni: l’ampio arco temporale interessato dai novanta pezzi unici in mostra - che fa da eco alla peculiare stratificazione storica di Roma, città unica al mondo per questo – e la possibilità di godere e fruire di due collezioni private - parte di esse - tra le più prestigiose che, proprio in quanto private, sono precluse alla vista dei più.
Benché la pittura, oggi, abbia raggiunto quotazioni molto alte rispetto alla scultura, considerando gli ultimi venti anni, l’arte scultoria sta registrando un costante aumento del valore. La tridimensionalità nell’arte, effettivamente, è più difficile da gestire, secondo una logica perfettamente in linea, oltretutto, con quella che regge il privilegiato rapporto del pubblico con il cinema, piuttosto che con la presenza fisica, tridimensionale del teatro. Un quadro lo sposti facilmente e si può utilizzare per arredare spazi di diverse ampiezze, operazione più complessa, invece, se riferita agli spazi nei quali collocare con sapienza una scultura, oltre alla maggiore difficoltà di spostamento di una materia ben più pesante – un busto può pesare 3/400 kili, ad esempio. Un errore di pennello lo si risolve facilmente, rispetto ad un colpo di scalpello sbagliato. Il tempo danneggia molto più un’opera d’arte lapidea, spesso ubicata all’aperto, quando non l’interra complicandone l’interpretazione da parte degli esperti, in caso di recupero di reperti poco chiari, perché troppo trasformati dalle stratificazioni delle civiltà e dei secoli che si avvicendano.
Neuroni specchio, ricerca dell’Università di Milano-Bicocca premiata a Pechino

Tre ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca hanno scoperto che il cervello reagisce analogamente alla visione di uno stimolo tattile e allo stimolo tattile diretto. La Organization for Human Brain Mapping li premia come autori del migliore articolo scientifico del 2011 pubblicato sulla rivista Human Brain Mapping.
Milano 7 Giugno 2012 - Nadia Bolognini, Angelo Maravita e Angela Rossetti, del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca verranno premiati a Pechino il 10 Giugno in occasione del 18° raduno annuale della Organization for Human Brain Mapping. Il loro articolo "Seeing Touch In The Somatosensory Cortex: A TMS Study Of The Visual Perception Of Touch” è stato selezionato come migliore articolo scientifico del 2011 pubblicato su Human Brain Mapping, prestigiosa rivista nel campo delle Neuroscienze.
Tartarughe fossili giganti grosse come un'auto, Carbonemys cofrinii.

I paleontologi del North Carolina State University hanno scoperto nell'attuale Colombia un fossile di tartaruga gigante delle dimensioni di una Smart, risalente al Paleocene (circa 60 milioni di anni fà). Il Fossile è stato descritto con il nome di Carbonemys cofrinii, che significa letteralmente Tartaruga Carbone, e fà parte della famiglia di tartarughe conosciute con il nome di Pelomedusoides. Il fossile è stato chiamato Carbonemys perchè ritrovato nel 2005 in una miniera di carbone, che è situata all'interno della formazione geologica northern Colombia’s Cerrejon formation.
Le misure del fossile sono rispettivamente di 24 cm di lunghezza per il cranio, mentre il carapace misura 172 cm di lunghezza, che è uguale alla altezza dello studente Edwin Cadena dottorando della NC State che ha scoperto il fossile. Cadena ha dichiarato che avevano ritrovato molti gusci di tartarughe piccole dal sito paleontologico, ma che dopo 4 giorni di lavoro per dissotterrare il gigantesco carapace si erano accorti che era il fossile più grande mai ritrovato in questa area e di questo periodo, dandoci la prova del gigantismo nei rettili di acqua dolce del Paleocene.
La Cina batte il record del Teletrasporto

Il sogno fantascientifico del teletrasporto sembra sempre più reale, infatti, è di oggi la notizia che la Cina è riuscita a trasferire dei fotoni fino ad una distanza di 97 Km. Poca cosa direte, ma se pensate che tale cosa fino a pochi anni fà era considerata fantascienza, potete comprendere quanto sia strabiliante tale progresso. Il gruppo di scienziati guidati dal Fisico Juan Yin della University of Science and Technology of China di Shanghai, ha stabilito così un nuovo record, visto che il precedente aveva toccato solamente i 16 km.
L'esperimento si è svolto su di un lago a 4''000 metri di altitudine dove fra due stazioni distanti 97 Km è stata trasferita l'informazione dei fotoni tramite un laser della potenza di 1,3 Watt. Infatti è bene specificare che non si tratta del teletrasporto fisico di oggetti ma del trasferimento quantistico delle informazioni che compongono l'oggetto, tale fenomeno viene definito in Fisica "entanglement quantistico".
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