Ultimi Articoli

Sentire con gli occhi: quando è la mente a "decidere" cosa tocca il corpo

Sentire con gli occhi: quando è la mente a "decidere" cosa tocca il corpo

19 Dicembre 2025

La nostra percezione tattile non dipende solo dal contatto fisico,...

Leggere il pensiero attraverso i muscoli: la nuova frontiera della decodifica motoria

Leggere il pensiero attraverso i muscoli: la nuova frontiera della decodifica motoria

18 Dicembre 2025

Un’equipe di ricerca dell'Università Statale di Milano ha messo a...

Il Volto Fossile di un Homo erectus Etiopico Ridefinisce le Prime Migrazioni Fuori dall'Africa

Il Volto Fossile di un Homo erectus Etiopico Ridefinisce le Prime Migrazioni Fuori dall'Africa

17 Dicembre 2025

L'archeologo Sileshi Semaw, ricercatore presso il Centro Nacional de Investigación...

"I Soliti" a Roma: OIPA e CRI uniti per i senzatetto e i loro amici a quattro zampe

"I Soliti" a Roma: OIPA e CRI uniti per i senzatetto e i loro amici a quattro zampe

17 Dicembre 2025

L'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA) ha lanciato a Roma il...

 Il legame tra disturbi alimentari materni e la salute respiratoria dei figli

 Il legame tra disturbi alimentari materni e la salute respiratoria dei figli

16 Dicembre 2025

Una recente indagine scientifica ha approfondito la correlazione tra la...

Tigre, in Thailandia il cucciolo Gamma accende la speranza

Tigre, in Thailandia il cucciolo Gamma accende la speranza

16 Dicembre 2025

Alla fine del 2023, nel Parco Nazionale di Khlong Lan,...

Sviluppata una Piattaforma di Valutazione In Vitro per le Future Terapie Oncologiche Combinate

Sviluppata una Piattaforma di Valutazione In Vitro per le Future Terapie Oncologiche Combinate

16 Dicembre 2025

Superare la resistenza acquisita ai trattamenti rappresenta una delle sfide...

Dagli Ipogei del Tepui venezuelano ai terreni marziani: un protocollo innovativo per l'indagine di siti estremi

Dagli Ipogei del Tepui venezuelano ai terreni marziani: un protocollo innovativo per l'indagine di siti estremi

15 Dicembre 2025

Un team internazionale ha applicato metodologie analitiche portatili avanzate per...

Dicembre 2025


L’osservatorio Solaris è un innovativo progetto scientifico e tecnologico - frutto di una collaborazione tra diverse istituzioni scientifiche nazionali coordinate dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), dall’Università degli Studi di Milano e dall’Università di Milano-Bicocca nell’ambito del PNRA (Piano Nazionale di Ricerca in Antartide) - finalizzato allo sviluppo di un sistema di monitoraggio continuo del Sole alle alte frequenze radio, per studi di fisica fondamentale, climatologia spaziale e interazioni Terra-Sole.

Nonostante sia attivo da pochissimo tempo e ancora nelle fasi iniziali di sviluppo (è infatti passato poco più di un anno dalla sua costituzione), Solaris ha già prodotto dati interessanti dal punto di vista scientifico per applicazioni di climatologia spaziale, in particolare mappe solari che consentono di studiare in banda radio a 95 gigahertz l'evoluzione della regione attiva che ha prodotto le tempeste solari responsabili dell’aurora di capodanno, visibile anche alle nostre latitudini. Le immagini sono state ottenute nelle scorse settimane, e sono tuttora in fase di analisi e interpretazione da parte di un team multidisciplinare di esperti [scarica le immagini].

Pubblicato in Astrofisica


Una ricerca internazionale, a cui ha contribuito la Sapienza, ha fornito nuove informazioni sulla composizione del sottosuolo marziano e ha definito le caratteristiche dei ghiacciai che ricoprono il polo nord del pianeta. I risultati, pubblicati su Nature, si basano su un'analisi geofisica simile a quella utilizzata sulla Terra per studiare la deformazione della crosta sotto il peso delle masse glaciali
La superficie della Terra e quella di Marte, come degli altri pianeti terrestri, è costituita perlopiù da roccia e metalli. Nonostante l’aspetto apparentemente inalterabile, la crosta di questi pianeti è soggetta a una serie di deformazioni. Ma rispetto al mantello terrestre, quello marziano risulta essere molto più resistente: a questa scoperta, recentemente pubblicata su Nature, ha contribuito il Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale della Sapienza. Gli scienziati sono partiti dallo studio del polo nord di Marte per capire come la superficie del pianeta risponda alla pressione esercitata da una vasta calotta di ghiaccio, documentando per la prima volta in ambito planetario processi di isostasia post-glaciale.

Pubblicato in Astronomia

 

Il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa è partner di LIFE OASIS, un progetto europeo che punta a salvaguardare la biodiversità marina riducendo il rischio intrappolamento che deriva da attrezzi da pesca abbandonati o smarriti

Ogni anno, in Mediterraneo molte tartarughe marine possono rimanere intrappolate in attrezzi da pesca persi o abbandonati. Proteggere gli ecosistemi del ‘Mare Nostrum’ richiede un'azione coordinata e una responsabilità condivisa, fra i diversi paesi e le diverse flotte che operano al suo interno, per proteggere la nostra biodiversità, ma anche la sostenibilità della pesca e la sicurezza marittima. LIFE OASIS è stato istituito per affrontare questo problema, un progetto pionieristico che combina tecnologia, ricerca e collaborazione diretta con il settore della pesca e marittimo a livello internazionale e che vede il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa fra i partner. Il progetto durerà cinque anni e punta a mitigare gli impatti negativi della pesca e dei rifiuti marini sulla biodiversità del Mediterraneo, con particolare attenzione alle tartarughe Caretta caretta, una specie prioritaria, censita anche nella Direttiva Habitat e classificata nella Lista Rossa della IUCN come specie “Vulnerabile” a livello globale.

Pubblicato in Ambiente


Il fenomeno dell’Arctic greening consiste nell’espansione di vegetazione terrestre al circolo polare artico in un ambiente precedentemente coperto da neve o ghiacci e rappresenta una delle risposte più rilevanti degli ecosistemi terrestri al cambiamento climatico. Uno studio internazionale, coordinato dal Cnr-Isp e svolto in collaborazione con Alfred Wegener Institute, Helmholtz Center for Polar and Marine Research e Joint Research Center-Eni-Cnr, fornisce dati scientifici su come questo processo si sia evoluto nel corso del XX secolo. I risultati sono pubblicati su Nature Communications Earth & Environment

 La tundra, vegetazione tipica delle zone polari artiche, è in rapida espansione, non da oggi ma a partire dall’inizio dello scorso secolo. A svelarlo uno studio internazionale coordinato dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) e svolto in collaborazione con l’Alfred Wegener Institute, l’Helmholtz Center for Polar and Marine Research e il Joint Research Center Eni Cnr. Secondo la ricerca, che ha ricevuto per le foto la copertina della rivista Nature Communication Earth & Environment, il fenomeno sarebbe strettamente legato alla diminuzione della copertura di ghiaccio marino e al ritiro dei ghiacciai.

Pubblicato in Ambiente


La ricerca, a cui ha preso parte un team di biologi della Sapienza, ha individuato i meccanismi molecolari che consentono ad alcune microverdure di germogliare e crescere al buio. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Plant Communications”
Tra le principali sfide nella coltivazione di verdure nello spazio, una delle più rilevanti è la limitata disponibilità di risorse energetiche, in particolare la luce, fondamentale per la crescita e il corretto sviluppo delle piante.

L’individuazione di varietà di microverdure in grado di essere coltivate in contesti ambientali estremi, come le missioni spaziali, rappresenta una soluzione ideale soprattutto per rifornire di cibi freschi gli astronauti durante i viaggi e la loro permanenza nello spazio.

Pubblicato in Scienza generale

 

Confronto tra un "burst-like swarm" (pannello d e cerchi rossi nel pannello b) e una sequenza sismica generica caratterizzata da brevi intervalli temporali tra eventi successivi (pannello c e cerchi blu nel pannello b). Si osserva che gli eventi appartenenti alla sequenza di tipo "burst-like" sono prevalentemente localizzati nell’area idrotermale di Solfatara-Pisciarelli, mentre le localizzazioni della sequenza sismica generica si trovano solo nel settore più superficiale del volume sismogenetico

 



Un nuovo studio svolto congiuntamente da Cnr e INGV svela segnali sismici peculiari ai Campi Flegrei: una chiave per comprendere l'attuale dinamica. La ricerca è pubblicata sulla rivista Nature Communications

 Un'importante collaborazione tra ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irea) ha portato alla luce nuovi e significativi risultati sulla sismicità dei Campi Flegrei, area vulcanica attiva che dal 2005 è caratterizzata da processi dinamici che mostrano un graduale incremento nel tempo.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, ha preso in esame alcuni sciami sismici di tipo vulcano-tettonico divenuti evidenti dal 2021, osservando un incremento nella loro frequenza di accadimento, caratterizzata da intervalli di tempo estremamente brevi tra un evento e l’altro: “Questi sciami sismici, definiti "burst-like", si manifestano con una sequenza rapida di piccoli terremoti che rende complessa la distinzione dei singoli eventi nel sismogramma tramite le consuete tecniche di analisi”, racconta Flora Giudicepietro, ricercatrice INGV e prima autrice del lavoro. “Parallelamente, i fenomeni di sollevamento del suolo, l’attività sismica ordinaria e le emissioni di gas, tipici di questa fase di attività, hanno mostrato un’accelerazione”.

Pubblicato in Geologia


Uno studio coordinato dal Cnr ha indagato per la prima volta gli effetti delle inalazioni di nanoplastiche nei mammiferi, rivelando che queste sono in grado di penetrare nel cervello e deteriorare, in particolare, la funzione olfattiva. La ricerca, condotta in collaborazione con il Dipartimento di Fisica della Sapienza Università di Roma è pubblicata sulla rivista Science of The Total Environment.


Le nanoplastiche - piccolissimi frammenti di plastiche, di dimensioni inferiori a un millesimo di millimetro - sono ormai diffuse in quasi tutti gli ecosistemi, compresi suolo, aria e acqua: la massiccia contaminazione determina un rischio per gli organismi viventi, tra cui l’essere umano, che può entrare in contatto con queste sostanze in diversi modi, attraverso la catena alimentare, l'acqua e l'aria. Oggi, per la prima volta, uno studio coordinato dall’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc) di Monterotondo Scalo (Rm) ha approfondito gli effetti dell'inalazione di nanoplastiche nei mammiferi.

Pubblicato in Medicina


Grazie all’analisi isotopica di ossa e denti di oltre 50 individui, uno studio guidato dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova rivela che nell’VIII secolo a.C. la comunità dell’isola di Ischia era formata da immigrati greci, fenici e italici (con una presenza importante di donne anch’esse immigrate)
Nell’VIII secolo a.C. l’isola vulcanica di Ischia vede il primo insediamento greco nel Mediterraneo occidentale e diventa un vero emporio di convivenza tra comunità locali, greci e fenici: a rivelarlo è lo studio dal titolo Where Typhoeus lived. 87Sr/86Sr Analysis of Human Remains in the Volcanic Environment of the First Greek Site in the Western Mediterranean (Pithekoussai, Italy), pubblicato sulla rivista scientifica “iScience”, di un team internazionale di ricerca coordinato da Melania Gigante del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova che ha analizzato i resti umani della necropoli di Pithekoussai (a Ischia) dimostrando la complessità delle interazioni culturali e biologiche in questo sito chiave per lo studio della nascita della Magna Grecia.

Pubblicato in Archeologia

 

Researchers at the University of British Columbia, RIKEN, and Kanazawa University created nano-size, ultra-cold labs to demonstrate superfluidity in hydrogen (Dr. Susumu Kuma, RIKEN).



Hydrogen nano-clusters at low temperatures display ‘superfluidity’—a quantum state of frictionless flow only previously observed in helium. The new research was published today in Science Advances by an international team led by chemists at the University of British Columbia (UBC).

“This discovery deepens our understanding of quantum fluids and could inspire more efficient hydrogen storage and transport for clean energy,” says Professor Takamasa Momose, an expert on cold molecules at UBC and senior author of the paper.

Helium was discovered to possess superfluid characteristics at low temperatures in 1936—helium atoms flowed through extremely narrow channels without friction or viscosity. Some atomic gasses can also behave like superfluids.

Physicist and Nobel laureate Dr. Vitaly Ginzburg did predict liquid hydrogen might also be a superfluid in 1972—but until now, direct observations of hydrogen molecules that can become a superfluid have eluded scientists.

Pubblicato in Scienceonline


Uno studio internazionale, coordinato dalla Sapienza, ha dimostrato sperimentalmente l‘esistenza del ghiaccio VII plastico, la cui presenza è ipotizzata all’interno di alcune lune del sistema solare. La scoperta, pubblicata su “Nature”, apre nuove opportunità di ricerca per la comprensione dell’evoluzione strutturale dei pianeti ghiacciati
Una fase cristallina dell’acqua che si forma a pressioni superiori a 50000 atmosfere e 300 °C: il ghiaccio VII plastico che si differenzia dalle altre forme di ghiaccio per la sua natura ibrida tra un solido e un liquido. Le molecole dell’acqua in questa fase sono disposte in un reticolo cubico denso, ma, a differenza delle altre forme di ghiaccio, sono libere di ruotare attorno alle loro posizioni d’equilibrio in modo simile a un liquido. Questo comportamento dinamico conferisce alla fase una natura plastica, la cui esistenza è stata ipotizzata da simulazioni di dinamica molecolare ma mai osservata sperimentalmente.

Pubblicato in Scienza generale

Medicina

Sentire con gli occhi: quando è la mente a "decidere" cosa tocca il corpo

Sentire con gli occhi: quando è la mente a "decidere" cosa tocca il corpo

19 Dicembre 2025

La nostra percezione tattile non dipende solo dal contatto fisico,...

Paleontologia

Il Volto Fossile di un Homo erectus Etiopico Ridefinisce le Prime Migrazioni Fuori dall'Africa

Il Volto Fossile di un Homo erectus Etiopico Ridefinisce le Prime Migrazioni Fuori dall'Africa

17 Dicembre 2025

L'archeologo Sileshi Semaw, ricercatore presso il Centro Nacional de Investigación sobre la Evolución Humana...

Geografia e Storia

Dagli Ipogei del Tepui venezuelano ai terreni marziani: un protocollo innovativo per l'indagine di siti estremi

Dagli Ipogei del Tepui venezuelano ai terreni marziani: un protocollo innovativo per l'indagine di siti estremi

15 Dicembre 2025

Un team internazionale ha applicato metodologie analitiche portatili avanzate per esaminare in situ le...

Astronomia e Spazio

L'asteroide minuscolo che sfida la sonda Hayabusa2: scoperte sorprendenti nello spazio

L'asteroide minuscolo che sfida la sonda Hayabusa2: scoperte sorprendenti nello spazio

25 Novembre 2025

Nel 2031, la sonda giapponese Hayabusa2 avrà un incontro straordinario e...

Scienze Naturali e Ambiente

"I Soliti" a Roma: OIPA e CRI uniti per i senzatetto e i loro amici a quattro zampe

"I Soliti" a Roma: OIPA e CRI uniti per i senzatetto e i loro amici a quattro zampe

17 Dicembre 2025

L'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA) ha lanciato a Roma il progetto...

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery