Scienzaonline Anno 6° n. 70 Novembre 2009
Scienzaonline Anno 6° n. 70 Novembre 2009
Acqua sulla Luna, trovata dalla sonda LCROSS
Finalmente l’acqua sulla Luna è confermata. Negli anni passati si è dato molto scalpore alle notizie: Acqua si! Acqua no!
Ora non ci sono più dubbi, l’acqua, anche se in alcune zone solamente può esistere e conservarsi sulla superficie lunare.
In una entusiastica conferenza stampa tenuta da Antonio Colaprete, scienziato del progetto LCROSS e ricercatore della NASA presso il Centro Ricerche Ames in California, è stato data la notizia e la conferma ufficiale della scoperta dell’acqua sulla Luna.
La sonda LCROSS inviata dalla Nasa ed il suo stadio propulsore hanno impattato sul suolo lunare nel cratere Cabeus, nelle vicinanze del Polo lunare Sud, lo scorso 6 ottobre. Un pennacchio di detriti è stato espulso ad elevata angolazione al di là del bordo del cratere Cabeus, fino alla luce diretta del Sole, mentre un’altra cortina di materiale si è distribuita lateralmente.
“Ci sono parecchie evidenze che mostrano la presenza di acqua in entrambi i pennacchi di materiale creati dalla LCROSS e dallo stadio Centaur” dice Colaprete, “La concentrazione e la distribuzione dell’acqua e di altre sostanze richiede ulteriori analisi, ma possiamo già affermare fin d’ora con certezza che c’è acqua nel cratere Cabeus”.
Dall’istante dell’impatto, il team di scienziati dell’LCROSS ha iniziato l’analisi della montagna di dati che la sonda aveva raccolto e inviato a Terra. Il team si era concentrato nell’analisi dei dati spettrometrici della sonda, che avrebbero fornito i maggiori indizi sulla presenza di acqua. Uno spettrometro infatti aiuta nella determinazione della composizione di un materiale proprio esaminando la luce che questo emette o assorbe.
Esaminando le ben note “firme” spettrali dell’acqua e di altri materiali nel vicino infrarosso e i dati spettrali ottenuti dall’impatto da parte della sonda LCROSS, gli scienziati sono rimasti estasiati dalla perfetta collimazione degli spettri dell’acqua e del ghiaccio.
Il primo cratere da impatto italiano?
Nei giorni scorsi è stata divulgata la notizia che probabilmente è stato trovato il primo cratere da impatto italiano o quello che ne rimane. Dopo la scoperta di un lago con una forma particolare nei monti abruzzesi (Secinaro – Monte Sirente) che pare sia più il risultato di un raro evento geologico definito mud-vulcano, ora si affaccia la scoperta di una forma geomorfologia nell’appennino meridionale.
Il dott. Giuseppe Francione, geologo e docente di Scienze Naturali, studiando una zona particolare dei Monti Alburni, Appennino Meridionale, riscontra una particolare geomorfologia di un pendio, più precisamente una monoclinale posta a 40-45 gradi di pendenza media.
Su questa pendenza si possono notare delle forme particolari, anelli concentrici, che sembrano perfettamente il risultato di un impatto, quindi quello che rimane deve essere un cratere da impatto.
Termovalorizzatori: una tecnologia sopravvalutata
Lo smaltimento dei rifiuti rappresenta una delle grandi problematiche di questo inizio millennio. Una situazione spesso sottovalutata dalla classe politica che mai interviene con interventi di programmazione e sempre troppo tardi adotta misure straordinarie spesso dettate da situazioni non più controllabili, così come è accaduto poco tempo fa in Campania. Che lo smaltimento dei rifiuti è uno dei problemi del secolo è così evidente che ormai anche i cartoni animati se ne occupano. In Wall-e, colossal prodotto dalla Disney-Pixar, si mostra una Terra deserta rigurgitante spazzatura, abbandonata ormai dagli umani rifugiati a bordo di navi stellari e lasciata in mano a robot pulitori sino al giorno che il Pianeta sarebbe tornato ad essere abitabile. Fortunatamente siamo ancora lontani da questa condizione di non ritorno, ma sicuramente preoccupa la politica di smaltimento dei rifiuti del nostro Paese. Prima di tutto bisogna chiarire che termovalorizzatori, gassificatori, pirolizzatori sono solo alcuni tra i nuovi termini oggi utilizzati per indicare una tecnologia,quella dell’incenerimento, che di nuovo ha ben poco. Il termine ”termovalorizzazione” non andrebbe nemmeno usato, poiché la Comunità Europea, ha diffidato l'Italia dall'utilizzare questo vocabolo, in quanto è fuorviante, visto che gli impianti valorizzano ben poco, ed il termine dà adito a fraintendimenti e confusioni.
Esplorazione Abisso Bueno Fonteno
Nelle date dal 06 al 08 Dicembre 2009 gli speleosubacquei Moi Marcello, Vittorio Crobu e Carla Corongiu del Gruppo speleologico "Vittorio Mazzella" di Dorgali (Nu), sono stati invitati dalla associazione speleologica Progetto Sebino, per esplorare un sifone posto a circa 460 mt di profondità dall'ingresso, nella grotta denominata Abisso Bueno Fonteno e posta nel comune omonimo dell'Alto Sebino bergamasco.
La nostra associazione speleologica priva di scopo di lucro è sorta dall'unione di ben quattro gruppi speleologici locali; lo Speleo CAI Lovere (Bg), il G.S. Montorfano di Coccaglio (Bs), il G.S. Valle Imagna C.A.I.-S.S.I. (Bg) e lo Speleo Valtrompia di Marcheno (Bs), circa 3 anni fà.
Grazie al lavoro esplorativo di mappatura delle cavità e sorgenti compiuto sul territorio del Sebino dai 50 speleologi di questi quattro gruppi è stato possibile raggiungere il primo importante obbiettivo del ritrovamento ed esplorazione della grotta denominata "Abisso Bueno Fonteno", che misura ad oggi circa 17 Km tra cunicoli e grandi ambienti da noi cartografati (15° grotta d'Italia per lunghezza !) con un dislivello dall'ingresso di circa 500 mt.
Angolo UE - Novembre 2009
Informazioni
Fonte CORDIS
1) L'Agenzia esecutiva per la ricerca dell'UE diventa autonoma
Il 15 giugno l'Agenzia esecutiva per la ricerca (REA) si è vista assegnare ufficialmente l'autonomia amministrativa e operativa da parte dell'Unione europea.
La REA ha sede a Bruxelles (Belgio) e sarà la più grande delle sei agenzie esecutive dell'UE esistenti, con un totale di 558 addetti entro il 2013. Gestirà una dotazione di bilancio di 6,5 miliardi di euro, che rappresentano circa il 12% del totale dell'attuale programma quadro per la ricerca dell'UE (7°PQ). Benché il 7° PQ durerà fino al 2013, la REA dovrebbe rimanere attiva fino al 2017 per gestire i progetti finanziati sotto il 7° PQ.
"Siamo pronti e fiduciosi che la REA riuscirà a soddisfare le aspettative della Commissione e della comunità della ricerca," ha detto Graham Stroud, direttore dell'agenzia.
La musica che aiuta i “piccolissimi”
Si sa che una mamma in attesa che ascolta della musica rende felice anche il suo bambino e lo fa crescere più sereno, ma oggi una tale verità diventa ancora più importante grazie ad una nuova ed interessante scoperta dei centri ospedalieri di ricerca canadesi: la musica aiuta i neonati prematuri a crescere e svilupparsi in buona salute.
I ricercatori dell’Università di Alberta, in Canada, hanno infatti notato che i prematuri sottoposti ad un ascolto musicale durante la loro permanenza in incubatrice crescono di peso con più rapidità, sono più tranquilli ed hanno una degenza più breve. La stessa musica ha inoltre degli effetti benefici sulla loro frequenza cardiaca e respiratoria (spesso in una situazione delicata proprio perché insufficiente), così che i piccolissimi pazienti si giovano di una “terapia musicale” indolore ed efficace fin dai primi giorni di vita.
Il Sole e il clima
RIASSUNTO
Le passate evoluzioni del clima suggeriscono che l’attuale riscaldamento del pianeta, come quelli precedenti, è da attribuirsi a cause astronomiche e solo in parte ad un aumento dell’effetto serra di origine antropica. Il sole, che agisce sul clima in modo diretto per irraggiamento e in modo indiretto attraverso i raggi cosmici e la nuvolosità, e` probabilmente la causa principale del riscaldamento globale. Le attuali temperature rientrano nella naturale variabilità sia come valore che come rapidità di cambiamento. L’aumento di temperatura del 21° secolo non superera` verosimilmente 1°C e porterà più benefici che danni.
La cristalleria infranta
La cristalleria infranta.
Una famiglia inglese a Messina tra '800 e '900 nei ricordi di Julia Emma Oates
di Elena Bristotti Bottini Raimondo
Recensione di Guido Donati
In un clima molto commovente il 4 novembre nel Salone degli Specchi nel Palazzo della Provincia
Regionale di Messina è stato presentato il libro “La cristalleria infranta. Una famiglia inglese a
Messina tra '800 e '900 nei ricordi di Julia Emma Oates” scritto da Elena Bristotti Bottini Raimondo
con appendice storica curata da Michela D'Angelo.
Giovanni Papi - Prata Caelestia
La splendida cornice di Palazzo Valentini ospita la nuova personale di Giovanni Papi, Prata Caelestia, in cui l'artista espone i suoi ultimi lavori legati al tema del paesaggio: opere astratto-figurali che, pur riallacciandosi alla grande tradizione paesaggistica del passato, mettono in scena luoghi mentali con caratteristiche informali e di filosofia zen, caratterizzati da delicate vibrazioni cromatiche, luoghi in cui i pensieri sconfinano nella poesia.
In mostra anche una selezione della precedente produzione dell'artista e le recenti pitto-sculture, realizzate in occasione della mostra al Palazzo Comunale di Sabaudia.
Artista e storico, Papi si è dedicato da sempre all'arte ed ha iniziato esponendo alla X Quadriennale d'Arte di Roma. Da allora ha realizzato mostre in prestigiosi luoghi istituzionali, oltre che in numerose gallerie private, in Italia e all'estero. Frequenti sono i suoi viaggi in Europa e nel mondo, in particolare nel Sud-Est Asiatico.
L’attenzione alle forme e al gesto e una vivacità intellettuale non comune contraddistinguono la sua vita e la sua arte. Le opere, enigmatiche ed eleganti, sono caratterizzate da una particolare cifra stilistica, che fonde la gestualità e la forza dell’Espressionismo Astratto con suggestioni orientali.